17 maggio 2013

Open Data? Sì, grazie

"Non c'è nessun dubbio che siamo entrati nell'era degli Open Data".
Modifico volutamente l'incipit del recente discorso intitolato "The Big Data revolution" di Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione Europea responsabile per l’attuazione dell’Agenda Digitale (Digital Agenda for Europe) per sottolineare la grande attenzione che anche la Commissione Europea rivolge ai dati open. Riflettendo sul grande valore intrinseco dei Big Data, nel suo intervento Kroes analizza le opportunità di crescita e sviluppo per l'Europa, derivanti dallo sfruttamento di queste fonti informative, delinea i percorsi intrapresi dalla Commissione per perseguire tali obiettivi e pone l'accento anche sulla grande opportunità che i dati open offrono all'innovazione in diversi settori della società.
Abbiamo già visto in un precedente post perché possiamo parlare di Big Data anche in ambito geospaziale e quali sono le tecnologie del portfolio Intergraph che supportano la gestione e l'analisi di queste tipologie di dati.
Oggi sono molteplici le fonti di dati geospaziali liberi e accessibili a tutti via web: da quelle più comuni di tipo consumer (Google Maps, MS Bing Maps, ecc.), alle fonti di tipo collaborativo (OpenStreetMap, WikiMapia, ecc.), fino ai dati di tipo "istituzionale" diffusi a tutti i livelli dalla pubblica amministrazione (locale, regionale, centrale ed europea). Guardando al contesto italiano, un nuovo impulso alla disponibilità di dati liberi e con caratteristiche "open" arriva dalla recente assunzione a livello normativo del principio "open by default": dal 19 marzo 2013 tutti i dati e documenti che le pubbliche amministrazioni pubblicano con qualsiasi modalità, senza l'espressa adozione di una licenza d'uso, si intendono rilasciati come dati aperti (open data by default).
I dati stanno, quindi, diventando sempre più "open". Tuttavia, il loro vero valore non risiede unicamente nella loro disponibilità bensì nella possibilità di poterli elaborare ed utilizzare per derivare nuove applicazioni e servizi per i cittadini e gli utenti in generale, in una logica anche di trasparenza e open government.

Ma quali sono gli strumenti che mi consentono di utilizzare questo tipo di dati?
Le soluzioni server del portfolio Intergraph sono strumenti allo stato dell'arte per la creazione di infrastrutture di dati territoriali e per la loro pubblicazione (ERDAS APOLLO e GeoMedia SDI) ma anche per l'analisi e l'editing delle banche dati su web (GeoMedia WebMap e GeoMedia Smart Client). L'interoperabilità è garantita dal pieno supporto degli standard OGC, caratteristica comune di tutte queste soluzioni. La pubblica amministrazione ha, quindi,  la possibilità di crearsi una propria infrastruttura di dati, di tenerla aggiornata nel tempo, di pubblicarla su web attraverso un portale cartografico con modalità "open" e di offrire strumenti di analisi ed editing agli utenti attraverso un semplice browser web.

Tra tutte queste possibilità, la vera potenzialità nell'ottica dello sfruttamento degli open data risiede nella capacità di elaborare i dati con servizi di processamento messi a disposizione degli utenti on-line. 
In particolare, ERDAS APOLLO consente la pubblicazione di modelli di analisi spaziale personalizzati come servizi WPS (Web Processing Service). Sfruttando l'efficace integrazione tra ERDAS IMAGINE e ERDAS APOLLO, è possibile oggi creare il modello personalizzato nello Spatial Modeler di IMAGINE e pubblicarlo direttamente sul catalogo di APOLLO mediante un comando diretto.

L'utente che accede al portale può:
  • interrogare il catalogo per verificare la disponibilità di dati sull'area di suo interesse;
  • verificare i servizi WPS messi a disposizione sul catalogo stesso;
  • lanciare il servizio WPS di suo interesse (processamento completamente lato server);
  • vederne il risultato in mappa;
  • se ne ha i diritti, può anche scaricare il risultato (oltre anche ai dati di input).

Tutto questo è possibile, senza che l'utente abbia particolari competenze da analista o fotointerprete, senza che abbia licenze di software desktop GIS per lanciare le sue elaborazioni, ma sfruttando semplicemente un browser web come interfaccia e i dati e i servizi WPS messi a disposizione sul catalogo. In questo modo la pubblica amministrazione diventa non solo un fornitore di dati ma anche di servizi basati specificatamente sui dati da essa pubblicati.

Un'applicazione concreta: accedendo alle banche dati multitemporali di immagini disponibili sulla stessa area, è possibile sfruttare un servizio WPS per effettuare un'analisi di change detection che individui automaticamente i cambiamenti intervenuti sul territorio (ad es. relativi all'edificato o alla vegetazione).
 
Guarda questo video per capire come è facile pubblicare e usare un servizio WPS con ERDAS APOLLO (versione 2010).



Un'interessante opportunità

Per vedere dal vivo una demo di ERDAS APOLLO e scoprire tutte le altre tecnologie del Portfolio Intergraph 2013 partecipa all'Intergraph Geospatial World Tour 2013 Italy.
Noi di Planetek Italia, insieme ai nostri colleghi di Intergraph Italia, abbiamo organizzato questo Tour che ci sta portando in giro in questi giorni per tutto il territorio nazionale, da Cagliari a Roma, da Venezia a Milano e Genova e, infine, a Catania.

La settima prossima, martedì 21 Maggio saremo a Catania per l'ultima tappa.
Scopri i dettagli, l'agenda e le modalità di iscrizione sul sito di Planetek Italia.

10 maggio 2013

Rilasciato Service Pack ERDAS 13.0.2

La settimana scorsa è stato rilasciato dalla Intergraph il nuovo Service Pack 2 per la suite desktop ERDAS. Questa patch include numerose migliorie per ERDAS IMAGINE, ER Mapper ed LPS che garantiscono maggiore flessibilità di lavoro, performance e accuratezza del dato.

Da segnalare tra le più importanti novità: 
  • Migliorato il supporto per il formato NITF: ERDAS supporta pienamente le immagini NITF 2.1 (National Imagery Transmission Format) contenenti il segmento chiamato QUICK-LOOK (preview dell'immagine), come previsto dal profilo di implementazione definito dalla NGA statunitense;
  •  Estrazione file .LAS da immagini in formato NITF: ERDAS consente di estrarre nuvole di punti .LAS da dataset NITF e di analizzarle, poi, in ambiente 2D/3D;
  •  Migliorate capacità di analisi iperspettrale: ERDAS supporta le informazioni sulle firme spettrali contenute nel formato ASD Indico v7 spectra format per individuare con maggior efficacia i materiali di interesse (material mapping);
  • Migliorati algoritmi di classificazione delle nuvole di punti: ERDAS classifica i punti appartenenti al suolo (classe Ground), distinguendoli, ad es., dai punti che rappresentano i tetti degli edifici (classe Buildings) o gli alberi (classe Vegetation);
  •  Maggiore flessibilità nella creazione di dati ECW: ERDAS consente di utilizzare uno Shapefile, in aggiunta al file AOI, per creare layer di trasparenza su immagini ECW e per esportare in ECW;
  • Maggiori dimensioni dei dati in ECW: utenti che usano sistemi operativi a 64-bit possono comprimere in ECW file dalle dimensioni maggiori, settando la cache di compressione sino a 3 GB.
Tutti i clienti in possesso della versione ERDAS 2013 potranno installare questa patch.
Per maggiori informazioni su come riceverla e installarla potete contattare lo staff di Planetek Italia scrivendo a intergraph@planetek.it

03 maggio 2013

Le tecnologie Intergraph a supporto delle Smart Cities

Il mondo in cui viviamo oggi è un mondo fortemente urbanizzato, avendo raggiunto già nel 2009 il traguardo del 50% della popolazione mondiale che vive in città e grandi metropoli. Secondo la revisione 2011 del Dipartimento degli Affari Economici e Sociali dell'ONU le proiezioni per il futuro arrivano fino a stime del 70% entro il 2050.
Tali tendenze impongono una ridefinizione e riprogettazione della città che miri a obiettivi di sostenibilità, vivibilità e ad una qualità della vita migliore in termini di sicurezza e salute ambientale. Il concetto di Smart City riassume queste esigenze e la sua attualità ha portato recentemente alla nascita di un Osservatorio Nazionale frutto della collaborazione tra ANCI e FORUM PA.
Le soluzioni implementative per rendere una città "intelligente" accendono i riflettori su diversi fattori: politiche di trasparenza e di e-government, sistemi di monitoraggio basati su reti di sensori, sistemi per la condivisione delle informazioni, l'uso estensivo della rete (Internet delle cose), ecc. Infine, il ruolo centrale del cittadino come "nuovo sensore", capace di produre dati e segnalare eventi attraverso dispositivi PDA (palmari, tablet, smartphone, ecc.) e tecnologie di cloud computing, contribuendo al monitoraggio in tempo reale della città.

Ma cosa c'entra tutto questo con le tecnologie geospaziali?
Le tecnologie geospaziali rappresentano strumenti utili alla pianificazione e gestione delle Smart Cities. Questo perché le città vengono continuamente rilevate e rappresentate mediante tecnologie geospaziali in 4D (geometrie tridimensionali e tempo). Dal punto di vista dell'acquisizione dei dati, basti pensare all'ampio uso dei satelliti (ottici e radar) per individuare, mappare e monitorare determinati eventi, alla tecnologia LiDAR per la misurazione di precisione della componente altimetrica, al telerilevamento di prossimità e alle tecnologie UAV per l'analisi in tempo reale dello streaming dei dati (immagini e full motion video). Le applicazioni sono tutte finalizzate ad una migliore gestione della città: dalla pianificazione territoriale alla prevenzione delle calamità, dalla lotta all'abusivismo alla difesa del suolo, dalla gestione delle emergenze al monitoraggio infrastrutturale.
Di fronte a questo scenario, Intergraph si propone oggi come un provider di tecnologie geospaziali unico sul mercato della geomatica. Il nuovo portfolio Intergraph Geospatial Portfolio 2013 offre soluzioni allo stato dell'arte che supportano le esigenze implementative delle Smart Cities, integrando in una sola piattaforma tecnologie specifiche per il telerilevamento, la fotogrammetria e il GIS.

Per quanto riguarda l'utilizzo di dati telerilevati, la suite integrata ERDAS IMAGINE e GeoMedia offre un ambiente di analisi avanzato che combina i tool di elaborazione raster di IMAGINE con quelli di analisi spaziale GIS di GeoMedia. L'analisi automatica di dati satellitari e fotografie aeree multispettrali consente numerose applicazioni come la lotta e la prevenzione degli incendi, il monitoraggio di particolari siti o fenomeni (change detection), identificazione di specifici materiali o la misura della concentrazione di particolari sostanze (ad es. amianto o agenti inquinanti), ecc. In particolar modo, per quanto riguarda la gestione delle emergenze, la suite radar di ERDAS IMAGINE consente l'utlizzo di dati satellitari radar per la mappatura automatica delle aree inondate o l'analisi degli effetti indotti da eventi sismici (interferometria). 
Per quanto riguarda il rilievo di precisione di edifici, strade e infrastrutture il portfolio di Intergraph offre strumenti sviluppati specificatamente per la gestione e l'analisi di nuvole di punti LiDAR. Gli strumenti di IMAGINE consentono l'analisi, l'editing e la visualizzazione 2D/3D dei dataset mentre GeoMedia offre potenti algoritmi di interpolazione e analisi. Le suite fotogrammetriche di ERDAS LPS e Image Station consentono di derivare nuvole di punti .LAS dalle stereocoppie e ottenere modelli digitali altimetrici molto densi e precisi (DSM e DTM). Questi dati di base consentono poi analisi volumetriche di dettaglio (ad es. per monitorare le volumetrie in aree estrattive o in ambito urbano e individuare fenomeni di abusivismo edilizio), analisi lungo corridoi (reti eletriche o impluvi fluviali), analisi sulla vegetazione (gestione delle foreste), ecc.
Se guardiamo all'acquisizione di video in contesti di sicurezza o gestione delle emergenze, le soluzioni MVE (Motion Video Exploitation) di Intergraph consentono l'analisi in tempo reale dei flussi video in ambiente GIS. In questo modo è possibile georiferire e analizzare i frame del flusso video e contestualizzarli grazie all'integrazione con altri dati come mappe, cartografie, modelli di elevazione, ecc. per avere la massima consapevolezza situazionale dell'area esaminata. Tali strumenti si rivelano fondamentali per applicazioni mirate al monitoraggio di infrastrutture, porti, flussi migratori clandestini e per monitorare eventi catastrofici come inondazioni, incendi o frane.

Perché le tecnologie geospaziali siano effettivamente di supporto alla gestione delle Smart Cities occorre, però, che tutti i dati elaborati e prodotti siano all'occorrenza resi immediatamente disponibili agli utenti. In un recente post ho già affrontato la questione di come gestire e utilizzare appieno i Big Data.
Il portfolio Intergraph offre non solo soluzioni avanzate per l'implementazione di Infrastrutture di Dati Territoriali (GeoMedia Geospatial Portal e GeoMedia SDI) ma anche per il data management (ERDAS APOLLO), l'analisi e la reportistica delle banche dati su web (GeoMedia WebMap), l'editing dei dati e l'utilizzo di workflow customizzati online/offline (GeoMedia Smart Client). La pubblica amministrazione ha la possibilità di crearsi una propria infrastruttura di dati, di tenerla aggiornata automaticamente nel tempo, di pubblicarla su web attraverso un portale cartografico con modalità open (Open Data), e di offrire strumenti di analisi ed editing agli utenti attraverso un semplice browser web.
ERDAS APOLLO consente la pubblicazione di modelli di analisi spaziale personalizzati come servizi WPS (Web Processing Service): l'utente che accede al portale elabora i dati messi a disposizione dal catalogo ed estrae al volo l'informazione desiderata aggiornando lo stato delle conoscenze sull'area investigata (geoprocessing on-demand). Attraverso workflow appositi, GeoMedia Smart Client consente in tempo reale l'editing e la digitalizzazione di nuovi dati via web da parte degli operatori che intervengono sul territorio per effettuare sopralluoghi e verifiche in situ, anche utilizzando dispositivi palmari.

Un'interessante opportunità

Per scoprire tutte le tecnologie geospaziali sopra citate partecipa all'Intergraph Geospatial World Tour 2013 Italy.
Noi di Planetek Italia, insieme ai nostri colleghi di Intergraph Italia, dal 7 al 21 Maggio 2013 saremo in giro per tutto il territorio nazionale, da Cagliari a Roma, da Venezia a Milano e Genova e, infine, a Catania.
In totale 6 tappe per raccontare tutte le novità e le potenzialità del nuovo portfolio Intergraph Geospatial Portfolio 2013, la nuova suite 2013 di prodotti unificati Intergraph e ERDAS.
Scopri i dettagli, l'agenda e le modalità di iscrizione sul sito di Planetek Italia.