tag:blogger.com,1999:blog-30476521904531641752024-03-14T07:48:04.083+01:00Geospatial NewsGeospatial News è un web magazine dedicato al mondo dell'informazione geografica di Hexagon Geospatial | Intergraph ed a tutti gli utenti in Italia che vogliono essere aggiornati rapidamente sulle tante novità riguardanti i prodotti software e le loro applicazioni più interessanti.Massimo Zottihttp://www.blogger.com/profile/10606608873579946565noreply@blogger.comBlogger205125tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-89010216064735013752021-05-20T16:36:00.015+02:002021-05-21T10:44:59.983+02:00Occhialini 3D NVIDIA non più supportati: quali soluzioni adottare per la fotogrammetria?<p></p><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-kjJrzetUwyM/YKUvZPSEdWI/AAAAAAAAmhM/soLvvejlmZcBZOQWRWouq55bxl3Si7LtQCNcBGAsYHQ/s235/asa.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="214" data-original-width="235" height="182" src="https://1.bp.blogspot.com/-kjJrzetUwyM/YKUvZPSEdWI/AAAAAAAAmhM/soLvvejlmZcBZOQWRWouq55bxl3Si7LtQCNcBGAsYHQ/w200-h182/asa.jpg" width="200" /></a></div><br />Come probabilmente saprete, già dall' agosto 2019 la NVIDIA ha annunciato lo stop alla vendita del suo prodotto 3D VISION kit; questi occhialini non sono quindi più disponibili sul mercato e, cosa più grave, la NVIDIA non ne aggiorna più i driver. Se siete già in possesso di questi visori, questo mancato aggiornamento dei driver potrebbe creare problemi di instabilità e malfunzionamenti, ad esempio a seguito di un aggiornamento del sistema operativo. Di seguito vedremo come poter risolvere tecnicamente la questione e quali sono le possibili alternative.</div><h4 style="text-align: left;"><br /></h4><h4 style="text-align: left;"><br /></h4><h4 style="text-align: left;">VISUALIZZAZIONE STEREO E OCCHIALINI 3D VISION NVIDIA</h4><div style="text-align: justify;">Questi occhialini, che funzionano in combinazione con un <i>emitter </i>e un monitor a 120 Hz, furono pensati e prodotti per il <i>gaming,</i> ma in seguito sono stati ampiamenti utilizzati nell'ambito della fotogrammetria per la visualizzazione 3D stereoscopica, in combinazione a software quali <a href="https://www.hexagongeospatial.com/products/power-portfolio/other-producer-products/erdas-extensions-for-arcgis" target="_blank">Stereo Analyst for Arcgis</a>, o <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/estensioni_erdas_imagine" target="_blank">Stereo Analyst per ERDAS IMAGINE</a>. Utilizzando questi software è <span style="text-align: left;">possibile digitalizzare oggetti in un ambiente stereo, guardando quindi gli oggetti in un ambiente 3D che viene ricostruito al volo (<i>on the fly</i>) partendo dalla stereocoppia che può essere satellitare, aerea o da drone. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #2b00fe; text-align: left;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #2b00fe; text-align: left;"><b>Se ti interessa capire meglio il funzionamento delle immagini stereo, scrivici all'indirizzo hexagon@planetek.it e ti invieremo una stereocoppia demo acquisita dal satellite WorldView-3, con uan risoluzione spaziale di 30 cm.</b></span></div><h4 style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></h4><div><span style="text-align: left;"><br /></span></div><h4 style="text-align: left;">LA QUESTIONE DEI DRIVER</h4><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Come si legge nelle <a href="https://nvidia.custhelp.com/app/answers/detail/a_id/4845/~/3d-vision-end-of-life---faq" target="_blank">FAQ sul sito di NVIDIA</a>, </span>il driver R418 (23 settembre 2019) è stato l'ultimo driver a contenere il pacchetto driver 3D Vision, ed è stato supportato ufficialmente fino a fine gennaio 2020. </div><div style="text-align: justify;">NVIDIA ha di seguito disaccoppiato il driver USB di 3D Vision dal driver delle schede grafiche, fornendolo come programma di installazione separato su NVIDIA.</div><div style="text-align: justify;">Le nuove versioni dei driver delle schede grafiche NVIDIA quindi, non supportano più il kit NVIDIA 3D VISION, ma continuano a supportare la tecnologia OPEN-GL <i>quad buffered </i>stereo, che è alla base di alcune soluzioni alternative al KIT NVIDIA, che illustriamo di seguito.</div><h4 style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><b><br /></b></span></h4><div><span style="text-align: left;"><b><br /></b></span></div><h4 style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><b><span style="color: #2b00fe;">Se i tuoi occhialini 3D NVIDIA non funzionano più, contattaci, ti daremo una mano a rendere il tuo sistema nuovamente funzionante (qualora fosse possibile, dipende da molti fattori sia hardware che software) o ti aiuteremo a scegliere l'alternativa migliore in base alle tue esigenze. Contattaci all'indirizzo hexagon@planetek.it</span></b></span></h4><div style="text-align: justify;"><h4><br /></h4><div><br /></div><h4>LE POSSIBILI ALTERNATIVE</h4></div><h4 style="text-align: justify;"><span style="font-weight: normal;">Già da un paio di anni a questa parte, nelle nuove forniture di postazioni fotogrammetriche, ci siamo orientati su soluzioni alternative e tecnologicamente valide, come il monitor 3d Plural View prodotto dalla azienda tedesca Schneider. Questo monitor sfrutta la tecnologia </span><span style="font-weight: 400;">OPEN-GL quad buffered stereo, per cui il suo funzionamento è certificato con schede grafiche quali l' </span>NVIDIA QUADRO RTX 4000<span style="font-weight: 400;"> o analoghe ed è sicuramente garantito per i prossimi anni.<br /><br /></span></h4><h4 style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-tx2g0fswQ7Y/YKUu73zSIgI/AAAAAAAAmhE/fV2p1Uoi0Rg_pY7OmHC6wYDsC_6Ij1YogCNcBGAsYHQ/s570/postazione_stereo_600.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="398" data-original-width="570" src="https://1.bp.blogspot.com/-tx2g0fswQ7Y/YKUu73zSIgI/AAAAAAAAmhE/fV2p1Uoi0Rg_pY7OmHC6wYDsC_6Ij1YogCNcBGAsYHQ/s16000/postazione_stereo_600.jpg" /></a></div><br /><span style="font-weight: 400;">Molto robusto e resistente, questo monitor viene prodotto in diverse dimensioni (24'', 27'' e 28'') e si basa sull'utilizzo di uno specchio riflettente e di occhialini polarizzati (ricorda come approccio quello del suo predecessore, Planar); permette di lavorare in modo continuo mantenendo elevati livelli di comfort per l'operatore (uno dei difetti degli occhialini NVIDIA era che non potevano essere usati per più di alcune ore di seguito).<br /><br />In alternativa al monitor Plural View della Schneider, per la visualizzazione stereoscopica con ERDAS IMAGINE o Stereo Analyst per Arcgis è possibile utilizzare il monitor </span><span>Contour</span><span style="font-weight: 400;"> prodotto dalla azienda inglese </span><span>Vision Engineering</span><span style="font-weight: 400;">. La tecnologia di questo monitor è mutuata dai visori che la Vision Engineering produce da decenni per i controlli di qualità nel settore manifatturiero e garantisce una ottima qualità e percezione dell'immagine 3D. Uno degli vantaggi di questo sistema è che non necessita di occhiali per poter funzionare, un possibile svantaggio rispetto al Plural View è la minore libertà di movimento dell'operatore.</span></h4><h4 style="text-align: justify;"><br /><span style="font-weight: 400;"><div style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-sdCvyXN4cy4/YKZwjjWciTI/AAAAAAAAmhU/bHpsnHZKgRoyQyV-vWhBawnxJBPv0ssWQCNcBGAsYHQ/s582/Contour-3D-stereoscopic-GIS-display-582x582px.png" style="clear: left; font-weight: 700; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="582" data-original-width="582" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-sdCvyXN4cy4/YKZwjjWciTI/AAAAAAAAmhU/bHpsnHZKgRoyQyV-vWhBawnxJBPv0ssWQCNcBGAsYHQ/w400-h400/Contour-3D-stereoscopic-GIS-display-582x582px.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si stanno affacciando sul mercato anche società che producono occhialini attivi "in stile" 3D NVIDIA VISION KIT e che si propongono come alternative. Sebbene questo risolva il problema che gli occhialini NVIDIA non sono più reperibili sul mercato, dal punto di vista tecnico questi occhialini di terze parti sono un'alternativa poco affidabile in quanto basano il loro funzionamento comunque su driver del 3D VISION kit, ormai obsoleto e non più supportato dalla casa madre.</div><div style="text-align: justify;">Qualsiasi soluzione che si basa su un driver obsoleto, non può essere certificata o garantita nel tempo.</div><div style="text-align: center;"><br /></div><h4 style="text-align: left;"><span style="color: #2b00fe;">Se i tuoi occhialini 3D NVIDIA non funzionano più, contattaci, ti daremo una mano a rendere il tuo sistema nuovamente funzionante (qualora fosse possibile, dipende da molti fattori sia hardware che software) o ti aiuteremo a scegliere l'alternativa migliore in base alle tue esigenze. Contattaci all'indirizzo hexagon@planetek.it</span></h4></span></h4><h4 style="text-align: justify;"><br /></h4><h4 style="text-align: justify;"><br /><span style="font-weight: 400;"></span></h4><h4 style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-weight: 400;"></span></div></h4><h4 style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></h4><p></p>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com2Bari BA, Italia41.1171432 16.871871512.806909363821156 -18.2843785 69.427377036178854 52.0281215tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-68453995855732792552021-05-06T10:24:00.001+02:002021-05-06T10:37:18.897+02:00Rimozione del sunglint con ERDAS IMAGINE: un algoritmo implementato da Luigi Dattola di ARPACAL<p> </p><div class="separator" style="clear: both;"><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Qkuo1VRRrnE/YJOmyEozJVI/AAAAAAAAmZ4/x2_M3oe7FQwk88kDOEH8I-lUAo7funeIgCNcBGAsYHQ/s437/dattola.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="229" data-original-width="437" height="210" src="https://1.bp.blogspot.com/-Qkuo1VRRrnE/YJOmyEozJVI/AAAAAAAAmZ4/x2_M3oe7FQwk88kDOEH8I-lUAo7funeIgCNcBGAsYHQ/w400-h210/dattola.png" width="400" /></a></div>Luigi Dattola, geologo di ARPACAL - Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Regione Calabria, ha recentemente messo a punto un algoritmo di <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" target="_blank">ERDAS IMAGINE</a> (Spatial Model) che permette di rimuovere il <i>sunglint</i> (riflesso causato dal sole sulle superfici d’acqua), da immagini acquisite da satellite, da aereo o da drone. Luigi ha deciso di mettere a disposizione della comunità internazionale di utilizzatori di ERDAS IMAGINE il modello, rendendolo gratuitamente scaricabile (vedi link dopo). Lo abbiamo intervistato per conoscere un po' meglio la sua storia e descrivere il funzionamento del modello.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div><p></p><h4>Quando hai iniziato ad occuparti di telerilevamento?</h4><p style="text-align: justify;">Nel 2013, grazie all’interesse dell’allora mio Dirigente Francesco Falco, inizialmente producendo mappature delle coperture di cemento amianto da immagini iperspettrali MIVIS, per poi spostarmi verso applicazioni mirate al monitoraggio marino. Oggi continuo a lavorare in questi ambiti producendo mappature dei fondali, spesso finalizzate al censimento della Posidonia oceanica, pianta protetta, che si trova di frequente lungo le coste calabresi e diffusa nei mari italiani. Sul tema mi è capitato di produrre elaborati che hanno riguardato le coste sarde, lucane e pugliesi. <span style="text-align: left;">Di recente ho iniziato ad affrontare le tematiche di ciò che viene definito “Ocean Color”.</span></p><div style="text-align: justify;"><b style="text-align: left;">Che contributo possono portare, gli attuali sensori satellitari, al monitoraggio degli ecosistemi marini?<br /><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-TZocCbWbuVY/YJKqsKw5AFI/AAAAAAAAmZI/LkEbkyJcc8UVaK9l3IGQ8T4fibhsKh3IwCNcBGAsYHQ/s1110/isola-di-cirella%2B%2528002%2529.tiff" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1110" src="https://1.bp.blogspot.com/-TZocCbWbuVY/YJKqsKw5AFI/AAAAAAAAmZI/LkEbkyJcc8UVaK9l3IGQ8T4fibhsKh3IwCNcBGAsYHQ/s320/isola-di-cirella%2B%2528002%2529.tiff" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">Cirella (Cosenza). Località spesso rilevata da ARPACAL</span></td></tr></tbody></table>Ritengo che oggi, grazie ai numerosi sensori (tra i quali Sentinel 2, 3 e Prisma) con risoluzioni spaziali e spettrali alte o altissime, si possa ottenere molto, anche a scala locale, in tema di monitoraggio marino. Lavorare su specchi d’acqua comporta alcune complicazioni in più rispetto alla terra ferma come ben sa chi elabora immagini satellitari (aeree, drone) per produrre mappature dei fondali marini e riconoscere le strutture sommerse. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><h4 style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Come descriveresti il fenomeno del sunglint?</span></h4><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Il riflesso causato dal sole sulle superfici d’acqua (sunglint) può fortemente compromettere i risultati attesi. Il fenomeno, causato prevalentemente dalle increspature sulla superficie dell’acqua, è maggiormente presente proprio in prossimità della costa e quando le condizioni climatiche sembrerebbero ideali: giornate limpide. Le conseguenze sono la difficoltà di riconoscere visivamente le strutture del fondale e gli ostacoli nella produzione di classificazioni, sia supervisionate che non supervisionate, con accuratezze significative. Sebbene in certi settori dell’immagine possa sembrare che il segnale registrato dal sensore sia esclusivamente composto dal riflesso, nella realtà una porzione del dato registrato sarà certamente dovuto all’energia emergente dopo aver raggiunto il fondale. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Questa porzione di energia riflessa nelle bande del visibile può essere recuperata desaturando il dato. </span></div><h4 style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span><span style="text-align: left;">Quale metodo hai utilizzato per la rimozione del suglint?</span></h4><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Il metodo usato per rimuovere il sunglint, è stato sviluppato da Hochberg et. Al. (2003) e modificato da Hedley et al. (2005), e consente di rimuovere il sunglint dalle bande del visibile, che sono poi quelle di nostro interesse, usando una banda del NIR. Tale procedura si basa fondamentalmente su due assunti:</span></div><p></p><p></p><ol><li>Il segnale nella banda del NIR è composto da solo “sunglint” e da un contributo “ambientale”: non vi è, in ogni caso, alcun contributo proveniente dal fondale;</li><li>Il “sunglint” osservato nelle bande del visibile può considerarsi linearmente correlato con le bande NIR.</li></ol><p></p><p></p><div style="text-align: justify;">Con riferimento al punto 1, sebbene ci si aspetti che il valore della radianza/riflettanza nelle bande del NIR sia pari a 0 in corrispondenza di fondali profondi, nella realtà così non è, soprattutto se le immagini non sono state corrette atmosfericamente, esistono valori residui di radianza dovuti a scattering ad esempio (contributo ambientale). Riguardo il punto 2 si può dire che la correlazione lineare NIR-visibile, anche se non perfetta, può essere ritenuta valida.</div><div style="text-align: justify;">La tecnica, quindi, mira a creare una correlazione di tipo lineare tra le bande del NIR e le bande del visibile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="251" data-original-width="570" src="https://1.bp.blogspot.com/-PkUX5Wpy4Nc/YJKua_eqcYI/AAAAAAAAmZw/GwBJGWlCbmMI2ECwa2EcIqpj6nqORfY8QCNcBGAsYHQ/s16000/de_glint.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Un esempio di applicazione del modello sviluppato da Luigi Dattola, a sinistra l'immagini originale, a destra l'immagine elaborata. Immagini Satellitari WorldView-2 Maxar<br /></i></td></tr></tbody></table></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p><h4>Come hai implementato questo algoritmo?</h4><p style="text-align: justify;">Il modello utilizzato per produrre immagini senza sunglint è stato implementato nello Spatial Modeler di ERDAS IMAGINE e consente, in pochi passaggi, di ottenere elaborati corretti sia che derivino da immagini satellitari, aeree o riprese da drone. Fondamentale è che nell’immagine siano riconoscibili porzioni per i quali si ha la ragionevole certezza che si tratti di fondali sufficientemente profondi. Nelle aree così individuate si procede al campionamento di piccole porzioni di superficie (creazione AOI) con sunglint di intensità differenti e valori percepiti bassi, medi e alti. Tale parametro assieme all’immagine da correggere andrà inserito nel modello che restituirà l’immagine corretta. Nel caso in esame è stata utilizzata un’immagine WV2 ripresa il 15 giugno 2015.</p><p>Per chi avesse interesse ad approfondire l’argomento, suggerisco di visitare <a href="https://www.researchgate.net/publication/241453229_Technical_note_Simple_and_robust_removal_of_sun_glint_for_mapping_shallow-water_benthos" target="_blank">questo link</a>, dove si trova la pubblicazione di Hedley (2005) o di testare l'algoritmo da me sviluppato e che ho condiviso con la comunità internazionale di utenti del software ERDAS IMAGINE.</p><h4><br /></h4><h4>Come scaricare l'algoritmo per la rimozione del sunglint</h4><div>A breve il modello sarà reso disponibile in una sezione dedicata del sito di Planetek Italia, nel frattempo chi volesse testarlo può inviare una richiesta all'indirizzo mail <b>hexagon@planetek.it</b></div><div><br /></div><div><br /></div><p><b><span style="font-size: x-small;">Bibliografia</span></b></p><p><span style="font-size: x-small;">HOCHBERG, E.J., ANDRE´FOUE¨T, S. and TYLER, M.R., 2003</span></p><p><span style="font-size: x-small;">Sea surface correction of high spatial resolution Ikonos images to improve bottom mapping in near-shore environments. IEEE Transactions on Geoscience and Remote Sensing, 41, pp.1724–1729.</span></p><p><span style="font-size: x-small;">J. D. HEDLEY*, A. R. HARBORNE and P. J. MUMBY – 2005</span></p><p><span style="font-size: x-small;">Simple and robust removal of sun glint for mapping shallow-water benthos. International Journal of Remote Sensing Vol. 26, No. 10, 2107–2112</span></p><div><br /></div>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.871871512.806909363821156 -18.2843785 69.427377036178854 52.0281215tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-27337454998788612612021-04-12T16:07:00.007+02:002021-04-12T16:10:32.021+02:00Tutorial: Deep Learning per il riconoscimento automatico di oggetti sulle immagini satellitari<p>Abbiamo pubblicato un video tutorial gratuito che permette di costruire e utilizzare da zero, con il software ERDAS IMAGINE della Hexagon, degli algoritmi di Deep Learning per il riconoscimento automatico di oggetti sulle immagini (satellitare, aeree o da drone).</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-RB40RTGs42k/YHRTfhEGaVI/AAAAAAAAmXg/l5h4Mus9g6kaCGaveLouWSfpBXOmhfucgCNcBGAsYHQ/s550/01.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="288" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-RB40RTGs42k/YHRTfhEGaVI/AAAAAAAAmXg/l5h4Mus9g6kaCGaveLouWSfpBXOmhfucgCNcBGAsYHQ/s16000/01.png" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">Risultato del video tutorial con mappatura automatica delle palme</span></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">In particolare gli algoritmi (Spatial Models) costruiti in questo tutorial permettono di individuare automaticamente le chiome delle palme in un'immagine e di fornirle sottoforma di vettoriale (shapefile)</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">I principi di base e la metodologia presentata nel tutorial possono essere applicati a qualsiasi genere di oggetto, per cui lo stesso algoritmo costruito potrà essere utilizzato per altre tipologie di oggetti. </span></div></div><p></p><h1 style="text-align: center;"><a href="https://mc.planetek.it/webinar-deep-learning-erdas-imagine">Registrati per guardare il video corso gratuito</a></h1><p>Chi volesse approfondire e testare il software può richiedere gratuitamente il tutorial in italiano, i dati demo e una licenza di prova del software ERDAS IMAGINE Professional contattandoci all'indirizzo <b>hexagon@planetek.it </b></p><p><br /></p>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.8718715-4.0900944355417295 -53.4406285 86.324380835541731 87.1843715tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-53962358535432504522021-03-18T18:27:00.004+01:002021-03-18T18:27:32.325+01:00Segmentazione di immagini in ERDAS IMAGINE<p style="text-align: justify;">Nell'ambito dell'image processing, per <b>segmentazione </b>si intende un processo che raggruppa i pixel di una immagine in segmenti o "cluster", in funzione del valore del pixel e della loro posizione.</p><p></p><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Ihr5ruDzNtQ/YFOKnwtp5bI/AAAAAAAAmOs/g5ry4D3psh8Y2BP8u4Zpu4fRJPkVimQWACNcBGAsYHQ/s1436/Results.PNG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="917" data-original-width="1436" height="255" src="https://1.bp.blogspot.com/-Ihr5ruDzNtQ/YFOKnwtp5bI/AAAAAAAAmOs/g5ry4D3psh8Y2BP8u4Zpu4fRJPkVimQWACNcBGAsYHQ/w400-h255/Results.PNG" width="400" /></a></div><p></p><div style="text-align: justify;">Pixel collegati spazialmente e che hanno valori simili vengono raggruppati in un unico segmento o cluster.</div><div style="text-align: justify;">La segmentazione è di presente di frequente come <i>step</i> intermedio in workflow più complessi, finalizzati ad esempio all'estrazione di oggetti (<i>feature extraction</i>) o alla classificazione ad oggetti di una immagine (o<i>bject based classification</i>) e viene seguita spesso da una conversione raster > vettoriale dei segmenti</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In ERDAS IMAGINE sono disponibili due tool di segmentazione:</div><div style="text-align: justify;"><ul><li><b>Image Segmentation;</b></li><li><b>FLS Image Segmentation</b></li></ul><div>Li trovate sotto <b>Raster > Unsupervised</b>. Il secondo (FLS) è disponibile anche in versione Spatial Modeler. Di recente, per un corso di formazione, abbiamo approfondito il funzionamento di questi due algoritmi, indagando il significato e il funzionamento dei vari parametri che li controllano. Trovate la presentazione, in versione pdf, qui:<br /><br /></div></div>
<div style="text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="485" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//www.slideshare.net/slideshow/embed_code/key/4qtfch27c3Wegt" style="border-width: 1px; border: 1px solid #CCC; margin-bottom: 5px; max-width: 100%;" width="595"> </iframe></div><div style="margin-bottom: 5px;"> <strong> <a href="//www.slideshare.net/planetek/image-segmentation-in-erdas-imagine" target="_blank" title="Image segmentation in erdas imagine">Image segmentation in erdas imagine</a> </strong> from <strong><a href="https://www.slideshare.net/planetek" target="_blank">Planetek Italia Srl</a></strong> </div><div style="margin-bottom: 5px;"><br /></div><div style="margin-bottom: 5px;">Nella presentazione ci sono anche degli esercizi, che potete rifare utilizzando delle immagini Sentinel-2.</div><div style="margin-bottom: 5px;">Nei prossimi articoli vedremo come utilizzare la segmentazione in abbinamento ad algoritmi di deep learning, per la classificazione ad oggetti. Per ulteriori informazioni scrivete a <b>hexagon@planetek.it</b></div>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.8718715-27.813449320894975 -123.7531285 90 157.4968715tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-21975885624051736592021-03-10T19:16:00.006+01:002021-03-10T19:23:16.878+01:00Anomaly Detection su dati iperspettrali PRISMA in ERDAS IMAGINE<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-6HyB5d6fb1g/YEkOLj4dZzI/AAAAAAAAmNs/jUadyzlF9345huAYnhkR3KHgc7wz-zsBQCNcBGAsYHQ/s644/anomaliesss.JPG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="644" height="174" src="https://1.bp.blogspot.com/-6HyB5d6fb1g/YEkOLj4dZzI/AAAAAAAAmNs/jUadyzlF9345huAYnhkR3KHgc7wz-zsBQCNcBGAsYHQ/w200-h174/anomaliesss.JPG" width="200" /></a></div>Nell'ambito dell'<i>image processing</i>, l'<b>anomaly detection</b> è il processo attraverso il quale si analizza un'immagine di input per identificare quei pixel che hanno una firma spettrale che si discosta notevolmente dalla maggior parte degli altri pixel nell'immagine.<p></p><p style="text-align: justify;">Lo scenario applicativo più semplice è quello in cui non si conosce né la firma del materiale di interesse né la firma del background. Ci si può chiedere: "C'è qualcosa di insolito in questa scena?" Esempi potrebbero essere dei veicoli in un'area disabitata o la vegetazione in un terreno desertico. </p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Nel video di seguito viene mostrato un esempio di applicazione dell'algoritmo di Anomaly Detection, disponibile in <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" target="_blank">ERDAS IMAGINE</a>, applicato su un'immagine acquisita dal sensore iperspettrale dell'AGENZIA SPAZIALE ITALIANA - PRISMA - su un'area a sud della Sardegna il 4 Ottobre del 2019. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="432" src="https://www.youtube.com/embed/uStNgBAhaik" width="520" youtube-src-id="uStNgBAhaik"></iframe></div><p>L'algoritmo, applicato su un'area coperta da foreste, permette di individuare facilmente delle strutture artificiali isolate (palazzi, antenne, ecc.), come conferma anche la visualizzazione delle stesse aree in Google Earth (è possibile sincronizzare la vista di ERDAS IMAGINE a quella di Google Earth, mediante il tab apposito).</p><p>Per ulteriori informazioni contattare <b>hexagon@planetek.it</b></p><div><br /></div>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.8718715-33.206949880087933 -123.7531285 90 157.4968715tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-68171967482504318532021-03-04T12:55:00.017+01:002021-03-04T13:09:27.496+01:00Machine Learning e Deep Learning in ERDAS IMAGINE: un bignami<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-drCyUU0UWrs/YD-RqJmooEI/AAAAAAAAmKg/INTqsXVprWs53e4CF_ixozmktG2C6S9PgCNcBGAsYHQ/s722/Untitled.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="722" height="192" src="https://1.bp.blogspot.com/-drCyUU0UWrs/YD-RqJmooEI/AAAAAAAAmKg/INTqsXVprWs53e4CF_ixozmktG2C6S9PgCNcBGAsYHQ/w200-h192/Untitled.png" width="200" /></a></div>Il <b>Machine Learning</b> è un sottoinsieme dell'intelligenza artificiale che utilizza metodi statistici per consentire ai sistemi di apprendere senza essere programmati esplicitamente. Questo di solito comporta l'utilizzo di algoritmi di addestramento (training) e la disponibilità di dati di esempio. Il <i><b>deep learning</b></i> è una branca del machine learning che utilizza le Deep Neural Networks (Reti Neurali Profonde) ovvero algoritmi ispirati alla struttura e alla funzione del cervello. </div><div><br /></div><div>Il software di <i>image processing</i> <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" target="_blank">ERDAS IMAGINE</a> dispone di diversi tipi di algoritmi di machine learning e deep learning pensati principalmente per tre tipologie di applicazioni:</div><div><ul style="text-align: left;"><li>Classificazione supervisionata di immagini, mediante approccio pixel based o object based;</li><li>Riconoscimento automatico di oggetti;</li><li>Utilizzo di algoritmi regressione (algoritmi predittivi);</li></ul><div>Gli algoritmi di deep learning, disponibili in ERDAS IMAGINE, sono utilizzati per il riconoscimento automatico degli oggetti, tutte le altre applicazioni vengono tramite algoritmi di Machine Learning.</div><h4 style="text-align: left;"><br /><p style="text-align: left;">Differenza tra Machine Learning e Deep Learning (in ERDAS)</p></h4><h4 style="text-align: left;"><div style="text-align: left;"><span style="font-weight: normal;">L'immagine seguente sintetizza le differenze tra algoritmi di Machine Learning e Deep Learning in ERDAS. Lo step di training nel caso degli algoritmi di Machine Learning è semplificato dal punto di vista computazionale: questi algoritmi richiedono infatti un numero inferiore di dati di training con dei tempi ridotti di calcolo, anche utilizzando la CPU; nel caso degli algoritmi di deep learning l'utilizzo delle GPU (n.b. Nvidia Quadro) è fondamentale per poter abbattere i tempi di processing. <br /><br /></span><a href="https://1.bp.blogspot.com/-LiGxrw5gkMg/YD-ZGxL25_I/AAAAAAAAmKw/Ed8c_HOkkLc9xQ5xmOkxo5CPWyrWuoHtQCNcBGAsYHQ/s1106/machine_learning_deep_learning.JPG" style="clear: left; display: inline; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="436" data-original-width="700" height="159" src="https://1.bp.blogspot.com/-LiGxrw5gkMg/YD-ZGxL25_I/AAAAAAAAmKw/Ed8c_HOkkLc9xQ5xmOkxo5CPWyrWuoHtQCNcBGAsYHQ/w400-h159/machine_learning_deep_learning.JPG" width="400" /></a><br /><br /><span style="font-weight: normal;">La differenza chiave tra algoritmi di Machine Learning e Deep Learning (in ERDAS) è riscontrabile però nella seconda riga: nel caso degli algoritmi di machine learning è l'operatore umano (esperto di elaborazione dati) che deve "scegliere" quali attributi definire e costruire per i dati di training, nel caso degli algoritmi di deep learning è l'algoritmo stesso che sceglie quali attributi utilizzare, partendo dall'analisi delle immagini.</span></div><div style="text-align: left;"><h4 style="text-align: left;"><br />Algoritmi per la classificazione supervisionata di immagini</h4><span style="font-weight: normal;">Tutti gli algoritmi di intelligenza artificiale di ERDAS sono disponibili nello Spatial Modeler, se non sapete cosa sia potete recuperare tramite </span><a href="http://geospatialnews.planetek.it/2015/09/spatial-modeler-un-nuovo-strumento-per.html" style="font-weight: normal;" target="_blank">questo articolo</a><span style="font-weight: normal;"> e questo </span><a href="https://www.youtube.com/watch?v=oBUFW4DHg5M&ab_channel=PlanetekItalia" style="font-weight: normal;" target="_blank">webinar</a><span style="font-weight: normal;">. </span><span style="font-weight: 400;">Per la classificazione delle immagini (pixel based o object based), troviamo i seguenti algoritmi:</span></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-weight: normal;">CART;</span></li><li><span style="font-weight: normal;">K-Nearest Neighbors</span></li><li><span style="font-weight: normal;">Random Forest;</span></li><li><span style="font-weight: normal;">Support vector Machine (SVM);</span></li><li><span style="font-weight: normal;">Naive Bayes;</span></li></ul></div></h4><h4 style="text-align: left;"><br />Reti Neurali per il riconoscimento di oggetti</h4><div style="text-align: left;"><span style="font-weight: normal;">Per il riconoscimento automatico di oggetti su un'immagine (satellitare, aerea o da drone) all'interno dello Spatial Modeler troviamo le seguenti reti neurali:<br /><br /></span></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><b>Inception</b>: una rete neurale convoluzionale a 22 strati sviluppata da Google;</li><li><b>Faster R-CNN RESNET 101: </b><a href="https://towardsdatascience.com/r-cnn-fast-r-cnn-faster-r-cnn-yolo-object-detection-algorithms-36d53571365e" target="_blank">qui</a> trovate qualche informazione in più su questa rete;</li></ul><div><a href="https://1.bp.blogspot.com/-xzhMit4HhJQ/YD-2XRFa1PI/AAAAAAAAmLA/xcWEUujPmoAlxTtam2i18a0aq_xY00A7ACNcBGAsYHQ/s589/deep_intellect.JPG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="589" data-original-width="497" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-xzhMit4HhJQ/YD-2XRFa1PI/AAAAAAAAmLA/xcWEUujPmoAlxTtam2i18a0aq_xY00A7ACNcBGAsYHQ/w169-h200/deep_intellect.JPG" width="169" /></a><span style="font-weight: 400;">E' possibile inoltre, utilizzando lo Spatial Modeler, costruire in modo grafico delle reti neurali personalizzate, definendo i diversi nodi, i vari livelli, ecc. </span></div><div>Il grande vantaggio di usare delle reti neurali all'interno dello Spatial Modeler è quello di poter essere subito operativi e non dover impiegare del tempo a predisporre e<i>nvironment</i>, librerie, ecc.: le reti sono lì pronte che aspettano solo di essere addestrate per riconoscere l'oggetto che ti interessa.<br />Utilizzando ERDAS IMAGINE è possibile anche costruire un dataset di dati di training per algoritmi di machine Learning (su questo punto ci torneremo in uno dei prossimi articoli).</div><div><span style="font-weight: 400;"><br /></span></div><h4 style="text-align: left;"><br /></h4><h4 style="text-align: left;">Algoritmi di Regressione per Analisi Predittive</h4><div><span style="font-weight: normal;">Gli algoritmi di regressione disponibili in ERDAS IMAGINE sono i seguenti:</span></div><div><ul style="text-align: left;"><li>Cart Regressor;</li><li>Random Forest Regressor;</li></ul><span></span></div><div>L'analisi della regressione è una tecnica usata per analizzare una serie di dati che consistono in una variabile dipendente e una o più variabili indipendenti. Lo scopo è stimare un'eventuale relazione funzionale esistente tra la variabile dipendente e le variabili indipendenti. La regressione si differenzia nettamente dalla classificazione, poiché quest’ultima si limita a discriminare gli elementi in una determinato numero di classi (label), mentre nella regressione l’input è un dato e il sistema ci restituisce un valore (predetto, solitamente reale).<br /><br />Se vi interessa approfondire il tema del machine learning e del deep learning con ERDAS IMAGINE, richiedi una copia gratutita del WhitePaper sul Machine Learning in ERDAS IMAGINE, scrivendo una mail all'indirizzo <b>hexagon@planetek.it</b></div></div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.8718715-13.395958364931175 -53.4406285 90 87.1843715tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-55443100385615619412021-02-22T15:37:00.006+01:002021-02-22T16:09:37.194+01:00Dati satellitari ad altissima risoluzione e ERDAS IMAGINE per l'aggiornamento della linea di costa: un caso di studio dell'Università dell'Aquila<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Condividiamo di seguito una recente esperienza del gruppo di ricerca del laboratorio di Geomatica dell'Università dell'Aquila presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA), istituito e diretto dalla Professoressa Donatella Dominici, che riguarda l'utilizzo di ERDAS IMAGINE e dei dati satellitari ad altissima risoluzione per lo studio della linea di riva.<br />Conoscere il territorio nel quale viviamo è un importante passo per la sua conservazione e manutenzione. L'ambiente costiero è un ambiente dinamico, soggetto a continui cambiamenti, quali, ad esempio: geologici, geomorfologici, idrodinamici, biologici, climatici e antropici. Il monitoraggio di queste aree risulta, quindi, essere fondamentale per la salvaguardia, sia del patrimonio culturale che della popolazione che vive in queste zone. L'attuale disposizione di tecnologie avanzate, come le immagini satellitari, permette di studiare e analizzare vaste aree del territorio in maniera rapida e fornisce a utenti professionali e ad istituzioni, quali Regioni, Protezione Civile, etc.., la possibilità di gestire prontamente le emergenze ambientali.<p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: justify;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-wJj0be2Ocuo/YC40Fa9nDmI/AAAAAAAAmFY/3H5z3VrRydc2ml6RaoIvyY3kcV4qo_iNgCNcBGAsYHQ/s425/univerist%25C3%25A0_aquila.JPG" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="L'attuale laboratorio di Geomatica. A partire da sinistra: Professoressa D. Dominici, Ricercatrice M. Alicandro, Dottoranda S. Zollini" border="0" data-original-height="187" data-original-width="425" height="146" src="https://1.bp.blogspot.com/-wJj0be2Ocuo/YC40Fa9nDmI/AAAAAAAAmFY/3H5z3VrRydc2ml6RaoIvyY3kcV4qo_iNgCNcBGAsYHQ/w331-h146/univerist%25C3%25A0_aquila.JPG" title="L'attuale laboratorio di Geomatica. A partire da sinistra: Professoressa D. Dominici, Ricercatrice M. Alicandro, Dottoranda S. Zollini" width="331" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: xx-small;">L'attuale Laboratorio di Geomeatica. <br />A partire da sx: Professoressa D. Dominici, Ricercatrice M.Alicandro, Dottoranda S.Zollini</span></td></tr></tbody></table><span style="text-align: justify;"><div style="text-align: left;">Il laboratorio di Geomatica dell'Università dell'Aquila ha, fin dalla sua fondazione, riposto grande impegno nelle attività riguardanti l’analisi delle aree costiere.</div></span><div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Dal 2010 il laboratorio è partito con l'analisi</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">di immagini satellitari ad alta ed altissima risoluzione e negli ultimi anni sta lavorando sulle potenzialità del radar (SAR).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"> </span></div><span style="text-align: justify;"><br /></span><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-RaBFL3UDF-M/YC4-YR_bOXI/AAAAAAAAmFk/kxV8w7hO0gQ1k5dgS5K9BnMBRJTJXXPBACNcBGAsYHQ/s1256/aqu_01.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="681" data-original-width="1256" height="182" src="https://1.bp.blogspot.com/-RaBFL3UDF-M/YC4-YR_bOXI/AAAAAAAAmFk/kxV8w7hO0gQ1k5dgS5K9BnMBRJTJXXPBACNcBGAsYHQ/w320-h182/aqu_01.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><div><span style="font-size: xx-small;"><i>Figura 1: Una delle fasi di pre-elaborazione, inserimento dei GCP <br />(Ground Control Points) per l'ortorettifica di immagini satellitari</i></span></div></td></tr></tbody></table><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 10px;"><div style="text-align: justify;">Con il software <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" target="_blank">ERDAS IMAGINE Professional</a>, per esempio, è stato possibile pre-elaborare le immagini satellitari (in figura 1 è rappresentata una delle fasi di pre-elaborazione) e, in seguito, applicare indici e algoritmi comunemente utilizzati in letteratura per questi scopi. Tra i più efficaci vanno sicuramente menzionati il WVWI (WorldView Water Index, Figura 2) e l'NDVI (Normalized Difference Vegetation Index) dai quali è stato possibile definire ed estrarre in maniera netta la linea di riva. Anche la classificazione (figura 3) ha fornito risultati interessanti. Da questa analisi è stato possibile evidenziare le differenze di profondità del mare e quelle tra sabbia asciutta e bagnata.</div></blockquote></blockquote><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">I principali vantaggi che risiedono nell'utilizzo di tecniche di </span><i style="text-align: left;">enhancement</i><span style="text-align: left;"> e nell'applicazione di filtri e/o indici su immagini satellitari sono:</span></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>La disposizione di immagini e dati in tempi brevi;</li><li>I costi relativamente contenuti rispetto alle tecniche tradizionali;</li><li>La possibilità di acquisire immagini di grandi estensioni in qualunque zona (anche in quelle critiche dal punto di vista della sicurezza dell'operatore);</li><li>L'alta ripetibilità della presa (dipendente dal tempo di rivisitazione dei satelliti).</li></ul></div><div style="text-align: left;"><br /></div></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-yN2UpA3D73E/YC5ENSCEcbI/AAAAAAAAmF4/sZL4ji7VYmo9Mj0U6HyEke-UZ9Sf7l0DgCNcBGAsYHQ/s703/figura_2_.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="419" data-original-width="703" src="https://1.bp.blogspot.com/-yN2UpA3D73E/YC5ENSCEcbI/AAAAAAAAmF4/sZL4ji7VYmo9Mj0U6HyEke-UZ9Sf7l0DgCNcBGAsYHQ/s320/figura_2_.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><p class="MsoCaption" style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><i><span color="windowtext" style="font-size: 8.5pt;">Figura 2: Applicazione del WorldView Water Index </span></i></div><i><div style="text-align: center;"><i><span color="windowtext" style="font-size: 8.5pt;">su
immagine satellitare ad altissima risoluzione<br /><br /></span></i></div></i><p></p></td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"> <span style="text-align: justify;">Effettuando un'analisi multi-temporale, è inoltre </span><span style="text-align: justify;">possibile eseguire una </span><i style="text-align: justify;">change detection</i><span style="text-align: justify;"> per </span><span style="text-align: justify;">individuare le trasformazioni territoriali avvenute </span><span style="text-align: justify;">nell'arco di tempo di riferimento, quali, ad esempio, </span><span style="text-align: justify;">eventuali zone erose e/o sedimentate, sia a livello </span><span style="text-align: justify;">qualitativo e quantitativo. In questo modo è </span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"> possibile </span><span style="text-align: justify;">garantire lo sviluppo di opportuni piani di </span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"> intervento per la salvaguardia del territorio.</span></div><br /><div style="text-align: justify;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ALmGzXWbRhs/YC5GgIHxbZI/AAAAAAAAmGQ/aqkZI8mwqTQztCM0b5s2uwZxFbaXU5idQCNcBGAsYHQ/s695/FIG4.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-size: xx-small;"><img border="10" data-original-height="419" data-original-width="695" height="243" src="https://1.bp.blogspot.com/-ALmGzXWbRhs/YC5GgIHxbZI/AAAAAAAAmGQ/aqkZI8mwqTQztCM0b5s2uwZxFbaXU5idQCNcBGAsYHQ/w400-h243/FIG4.png" width="400" /></span></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: xx-small;">Figura 3: Classificazione su immagine satellitare ad altissima risoluzione</span></td></tr></tbody></table><div style="text-align: center;"><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><b>RIFERIMENTI</b></div><div style="text-align: justify;"><div><ol><li>ALICANDRO, M., BAIOCCHI, V., BRIGANTE, R., & RADICIONI, F. (2019). <i>Automatic Shoreline Detection from Eight-Band VHR Satellite Imagery</i>. Journal of Marine Science and Engineering, 7(12), 459.</li><li>BAIOCCHI, V., DEL GUZZO, F., DOMINICI, D., & LELO, K. (2007, June). <i>Comparative methods for the extraction of coastal areas from VHR images</i>. In Proceedings 27th EARSeL Symposium (pp. 7-9).</li><li>DE GIROLAMO P, BELTRAMI G.M, VISCA C, DEL GUZZO F, DOMINICI D. (2006). <i>Monitoraggio costiero a scala regionale mediante utilizzo di immagini satellitari ad alta risoluzione</i>. IDRA. 10-15 settembre. </li><li>DOMINICI D, BAIOCCHI V., RADICIONI F., BRIGANTE R. (2012). <i>Dètermination de la ligne de còte par des imabes multi-spectrales haute rèsolution</i>. GÉOMATIQUE EXPERT, vol. 86, p. 28-35, ISSN:<tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"> 1620-4859.</tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></li><li>DOMINICI D., BAIOCCHI V., DEL GUZZO F., <i>Utilisation des images a’ haute rèsolution pour la surveillance d’unè zone cotiere</i>. Geomatique Expert- N.51- Jun-Juillet 2006- ISSN<tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:16204859" title="Call 1620-4859. with 3CX Click to Call"> 1620-4859.</tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></li><li>DOMINICI D., BELTRAMI G.M., DE GIROLAMO P., <i>Ortorettifica di immagini satellitari ad alta risoluzione finalizzata al monitoraggio costiero a scala regionale</i>. STUDI COSTIERI –Dinamica e difesa dei litorali- Gestione integrata della fascia costiera. N.11 2006 .ISSN<tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"><tcxspan tcxhref="tel:11298588" title="Call 1129-8588. with 3CX Click to Call"> 1129-8588.</tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></tcxspan></li><li>DOMINICI, D., ZOLLINI, S., ALICANDRO, M., DELLA TORRE, F., BUSCEMA, P. M., & BAIOCCHI, V. (2019). <i>High Resolution Satellite Images for Instantaneous Shoreline Extraction Using New Enhancement Algorithms</i>. Geosciences, 9(3), 123.</li><li>PALAZZO, F., BAIOCCHI, V., DEL FRATE, F., GIANNONE, F., DOMINICI, D., LATINI, D. & REMONDIERE, S. (2011). <i>Remote Sensing as a Tool to Monitor and Analyse Abruzzo Coastal Changes: Preliminary Results from the ASI COSMO-Coast Project</i>. In 5th EARSeL Workshop on Remote Sensing of the Coastal Zone Proceedings.</li><li>PALAZZO, F., BAIOCCHI, V., LELO, K., MILONE, M. V., MORMILE, M., MINCHELLA, A.& DOMINICI, D. (2012). <i>Observing Coastlines with Satellite Data: a Case Study in Abruzzo (Italy)</i>. In Proc. 32 EARSEL Symposium Advances in Geosciences (Eds KG Perakis, AK Moysiadis).</li><li>PALAZZO, F., LATINI, D., BAIOCCHI, V., DEL FRATE, F., GIANNONE, F., DOMINICI, D., & REMONDIERE, S. (2012). <i>An application of COSMO-Sky Med to coastal erosion studies</i>. European Journal of Remote Sensing, 45(1), 361-370.</li><li>ZOLLINI, S., ALICANDRO, M., CUEVAS-GONZÁLEZ, M., BAIOCCHI, V., DOMINICI, D., & BUSCEMA, P. M. (2020). <i>Shoreline Extraction Based on an Active Connection Matrix (ACM) Image Enhancement Strategy</i>. Journal of Marine Science and Engineering, 8(1), 9.</li></ol></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p><br /></p></div>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com067100 L'Aquila AQ, Italia42.3498479 13.3995091-34.709068923072152 -127.2254909 90 154.0245091tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-6909468948552133942021-02-15T17:20:00.001+01:002021-02-15T17:20:09.516+01:00Scopri le novità di ERDAS IMAGINE 2020 Update 2<p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-0QdMi1n6vSM/YCqeO1XwuxI/AAAAAAAAmFE/Si_Rf_GXJLUpaaHwRDZdhSgUa3KVSWAdQCNcBGAsYHQ/s800/dsds.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-0QdMi1n6vSM/YCqeO1XwuxI/AAAAAAAAmFE/Si_Rf_GXJLUpaaHwRDZdhSgUa3KVSWAdQCNcBGAsYHQ/w400-h225/dsds.png" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: justify;">Una nuvola di punti estratta da una stereocoppia Maxar WorldView-3, utilizzando il nuovo tool di ERDAS, DSM EXTRACTOR</span></td></tr></tbody></table><br />La Hexagon ha da poco rilasciato un aggiornamento di ERDAS IMAGINE 2020: l’Update 2, release<tcxspan tcxhref="tel:16602000" title="Call 16.6.0.2000. with 3CX Click to Call"> 16.6.0.2000.</tcxspan></p><p><span style="text-align: justify;">Ci sono diverse novità interessanti che possono rendere più semplice e performante il tuo lavoro con le immagini satellitari, da aereo o da drone:</span></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><div style="text-align: justify;"><b>IMAGINE DSM Extractor</b>: Questo nuovo modulo dispone di algoritmi SGM (Semi-Global Matching) che permettono di generare, in modo più rapido, modelli 3D della superficie terrestre molto accurati e dettagliati. Sostituisce i precedenti algoritmi presenti in AutoDTM e permette di generare modelli 3D da stereocoppie satellitari (ad esempio dati Maxar Worldview-3 o OPSAT-3000) e da dati aerei.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></li><li><div style="text-align: justify;"><b>Nuovi sensori e formati supportati</b>: questo update di ERDAS gestisce diversi nuovi sensori, tra i più importanti il sensore iperspettrale dell’Agenzia Spaziale Italiana PRISMA, i minisatelliti ottici della costellazione AIRBUS Pleiades Neo e della costellazione Planet, i minisatelliti SAR della costellazione ICEYE e i dati del satellite Sentinel 3 del programma Copernicus;</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></li><li><div style="text-align: justify;"><b>Nuovi tool per il processamento di dati SAR Sentinel-1</b>: tra cui il tool per la calibrazione radiometrica e quello per la correzione dei parametri orbitali;</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></li><li><div style="text-align: justify;">Possibilità di gestire in ERDAS IMAGINE <b>dati SAR acquisiti da drone</b>: grazie alla funzionalità In-Phase e Quadrature to/from Magnitude e Phase conversion;</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></li><li><div style="text-align: justify;">Diversi nuovi operatori dello <b>Spatial Modeler</b>: lo strumento di ERDAS che permette di automatizzare i flussi di lavoro si arricchisce di anno in anno di nuove funzionalità che permettono di processare grandi quantità di dati in modo automatico. Questo Update contiene nello specifico numerosi operatori per la fotogrammetria aerea;</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></li><li style="text-align: justify;">Altre nuove funzionalità che migliorano l’interfaccia e la user-experience (opzioni nel tool Image Chain, Layout Machine Learning, altri tool, ecc.).</li></ul><p></p><p style="text-align: justify;">Per una descrizione dettagliata delle nuove funzionalità ti invito a consultare il documento “Release Guide”, scaricabile dal seguente link.</p><p style="text-align: justify;">Ti ricordo inoltre che, qualche mese fa, Planetek Italia ha rilasciato gratuitamente, per tutti gli utenti ERDAS italiani con un contratto di manutenzione attivo, il plugin “<b>PRISMA for ERDAS IMAGINE</b>”; questo plugin consente di processare i dati iperspettrali del sensore PRISMA della Agenzia Spaziale Italiana ottenendo automaticamente utili informazioni sulla zona di interesse. Se sei interessato al plugin, o a conoscere meglio le possibilità che offre il sensore PRISMA, </p><p style="text-align: justify;">Per ricevere una licenza demo di ERDAS IMAGINE 2020 e/o del plugin gratuito per gestire i dati PRISMA contattaci all'indirizzo h<b>exagon@planetek.it</b></p><p><br /></p><div><br /></div>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.8718715-7.1480656439251575 -53.4406285 89.382352043925152 87.1843715tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-52456517167565935532020-09-17T17:00:00.005+02:002020-09-17T17:13:16.780+02:00 Come pubblicare sul web i tuoi dati ECW con ARCGIS Server<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9MNgtZ4wut4/X2N5wk2F61I/AAAAAAAAkPw/YeTn7KQ6K_smuzrh_dvjYvpMP0__QoKwwCNcBGAsYHQ/s336/esri.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="150" data-original-width="336" src="https://1.bp.blogspot.com/-9MNgtZ4wut4/X2N5wk2F61I/AAAAAAAAkPw/YeTn7KQ6K_smuzrh_dvjYvpMP0__QoKwwCNcBGAsYHQ/s320/esri.png" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">ARCGIS server è il prodotto server principale della ESRI, permette di pubblicare via web (usando i protocolli OGC e altri servizi) dati geospaziali (raster e vettoriali) mappe e applicazioni. I servizi di ARCGIS Server sono la colonna portante del contenuto geospaziale in ArcGIS Enterprise. Pubblicare una risorsa GIS come servizio è la chiave per renderla disponibile ad altri utenti. Quando si distribuisce ArcGIS Server, è possibile creare delle risorse in ArcGIS Desktop e pubblicarle come servizi utilizzabili dalle applicazioni client.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Per poter pubblicare con ARCGIS Server dati raster compressi nel formato ECW è sufficiente installare, sullo stesso server, il plugin ECW for ARCGIS Server. Il plugin è installabile su piattaforma Windows o Linux e vi consente di pubblicare senza problemi le immagini compresse nel formato ECW, senza doverle riconvertire in altri formati perdendo qualità, risoluzione e performance.</p><p style="text-align: justify;">Per informazioni sul plugin scrivete al seguente indirizzo: hexagon@planetek.it, Eliana, Francesca, Giuseppe o Massimiliano risponderanno alle vostre domande con piacere.</p><p style="text-align: justify;">Al prossimo articolo!</p>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.871871512.806909363821156 -18.2843785 69.427377036178854 52.0281215tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-37070682218210433592020-09-08T09:47:00.002+02:002020-09-08T09:51:51.430+02:00Come pubblicare sul web i tuoi dati ECW con Geoserver<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-GOA7tTOvL20/X1c3yjpx6_I/AAAAAAAAjr4/L1zf6RA6RlEsZluWQeKMwOdFrdVBB8krQCPcBGAYYCw/s324/geoserver.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="253" data-original-width="324" height="160" src="https://1.bp.blogspot.com/-GOA7tTOvL20/X1c3yjpx6_I/AAAAAAAAjr4/L1zf6RA6RlEsZluWQeKMwOdFrdVBB8krQCPcBGAYYCw/w204-h160/geoserver.png" width="204" /></a></div><br />GeoServer</b><span style="text-align: left;"> è un map server open source che permette di pubblicare via web (usando i protocolli OGC) dati geospa</span><span style="text-align: left;">ziali (raster e vettoriali). Una delle prerogative più interessanti di GeoServer è quella di pe</span><span style="text-align: left;">rmettere di pubblicare dati geospaziali sia vettoriali che raster, tramite i più diffusi standard OCG (WMS, WFS, WCS e WPS) con estrema facilità. </span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Per pubblicare con Geoserver dati raster compressi nel formato ECW è sufficiente installare, sullo stesso server, il <b>plugin ERDAS ECW JP2 SDK</b>. Il plugin ERDAS ECW JP2 SDK è installabile su piattaforma Windows, Linux o MacOSX, e vi consente di pubblicare senza problemi le immagini compresse nel formato ECW, senza doverle riconvertire in altri formati perdendo qualità, risoluzione e performance.</span></p><p style="text-align: justify;">Per informazioni sul plugin scrivete al seguente indirizzo: <b>hexagon@planetek.it</b>, Eliana, Francesca, Giuseppe o Massimiliano risponderanno alle vostre domande con piacere.</p><p style="text-align: justify;">Al prossimo articolo!</p>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.871871512.806907315197581 -18.284381182209014 69.427379084802425 52.028124182209012tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-63151273832840022282020-09-01T14:48:00.003+02:002020-09-01T14:56:25.103+02:00Come pubblicare sul web i tuoi dati ECW con Qgis Server<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-xwm7lrozs_I/X05ClqmOIsI/AAAAAAAAjqw/1SejM3FvmuwJQ2Vo3SkswKFn6GV0ZMGWwCNcBGAsYHQ/s725/QGIS_server-e1470913917468.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="https://geomappando.com/" border="0" data-original-height="375" data-original-width="725" height="170" src="https://1.bp.blogspot.com/-xwm7lrozs_I/X05ClqmOIsI/AAAAAAAAjqw/1SejM3FvmuwJQ2Vo3SkswKFn6GV0ZMGWwCNcBGAsYHQ/w328-h170/QGIS_server-e1470913917468.png" title="https://geomappando.com/" width="328" /></a></div><div style="text-align: justify;"><b>Qgis server </b>è un map server open source che permette di pubblicare via web (usando i protocolli OGC) dati geografici (raster e vettoriali) gestiti con QGis, uno dei più popolari GIS open source sul mercato,</div><p></p><p style="text-align: justify;">E' sufficiente prendere un progetto realizzato con QGIS (file *.qgs), spostarlo nella cartella di QGIS server ed esso sarà già disponibile come webmap tramite protocollo WMS. Per pubblicare i progetti Qgis che includono anche dati raster compressi nel formato compresso ECW è sufficiente installare, sullo stesso server di Qgis Server, il plugin <b>ERDAS ECW JP2 SDK</b>. Il plugin ERDAS ECW JP2 SDK è installabile su piattaforma Windows, Linux o MacOSX, e vi consente di pubblicare senza problemi le immagini compresse nel formato ECW, senza doverle riconvertire in altri formati perdendo qualità, risoluzione e performance.</p><p style="text-align: justify;">Per informazioni sul plugin scrivete al seguente indirizzo: <b>hexagon@planetek.it</b>, Eliana, Francesca, Giuseppe o Massimiliano risponderanno alle vostre domande con piacere.</p><p style="text-align: justify;">Al prossimo articolo!</p><div><br /></div><p><br /></p>Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.8718715-11.771136685842876 -53.4406285 90 87.1843715tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-67401485916967109822020-03-30T11:58:00.001+02:002020-03-30T17:16:08.078+02:00Webinar: Change detection satellitare per la progettazione delle infrastruttureDove sono localizzati i nuovi edifici che devi servire con la tua infrastruttura? Quali sono i cambiamenti avvenuti alla orografia o alla copertura del suolo della nella tua zona di interesse?<br />
Che tu sia un tecnico di una PA o un professionista di un ente privato sicuramente ti sarai confrontato con l'esigenza di monitorare i cambiamenti del territorio.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-iLkoI8dXH-4/XoGjvYnVp3I/AAAAAAAAiJ8/igMv3s8fs_4jW_MSZAu8ZlH1LMo3caiqgCPcBGAYYCw/s1600/02_Palermo_OneAtlas%2B-%2BCopy.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="438" data-original-width="1024" height="171" src="https://1.bp.blogspot.com/-iLkoI8dXH-4/XoGjvYnVp3I/AAAAAAAAiJ8/igMv3s8fs_4jW_MSZAu8ZlH1LMo3caiqgCPcBGAYYCw/s400/02_Palermo_OneAtlas%2B-%2BCopy.PNG" width="500" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Esempio di change detection sulla citta di Palermo. Image credits: <b>AIRBUS</b></td></tr>
</tbody></table>
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I dati satellitari ad altissima risoluzione, elaborati con algoritmi di machine learning, rappresentano la tecnologia tecnicamente ed economicamente più adeguata per rispondere a queste domande. Ne abbiamo,con un taglio pratico, in questo webinar gratuito.<br />
Grazie al webinar potrai capire:<br />
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<ul>
<li>Quali tipi di cambiamenti è possibile individuare con i satelliti;</li>
<li>Quali sono gli algoritmi di change detection più utilizzati;</li>
<li>Quali sono i satelliti più giusti per le tue analisi;</li>
</ul>
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Registrati su questa pagina e riceverai il link per accedere al video corso gratuito:<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://mc.planetek.it/webinar_change_detection" target="_blank"><img border="0" data-original-height="66" data-original-width="253" height="51" src="https://1.bp.blogspot.com/-r_IssruVX_Q/XoGkmwZiYWI/AAAAAAAAiKQ/Ss0I8YM2w4sfZ4wPYKvWlKX7vOVd_MlGgCNcBGAsYHQ/s200/registrati.PNG" width="200" /></a></div>
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Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-81521869692488442902020-03-19T15:20:00.003+01:002020-03-19T18:06:21.993+01:00Solidarietà digitale: Planetek fornisce licenze temporanee Hexagon “Home Office"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
L'emergenza coronavirus (COVID-19) ha fatto sì che molte organizzazioni si siano mosse verso modalità di smart working e per supportare le esigenze lavorative dei clienti da casa durante la pandemia globale del virus, <a href="https://www.planetek.it/" target="_blank">Planetek Italia</a>, Platinum Partner di Hexagon Geospatial, ha deciso di offrire licenze temporanee di “home office” ai propri clienti dei prodotti desktop per l’analisi e gestione dei dati geografici e delle immagini satellitari.</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-6G9xTYxJYx4/XnN_OaRHzMI/AAAAAAAAh-A/3phuH634YjoNWVR2QEBLpcWWa8DJg4QeQCNcBGAsYHQ/s1600/Presentation1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /><img border="0" data-original-height="517" data-original-width="1078" height="190" src="https://1.bp.blogspot.com/-6G9xTYxJYx4/XnN_OaRHzMI/AAAAAAAAh-A/3phuH634YjoNWVR2QEBLpcWWa8DJg4QeQCNcBGAsYHQ/s400/Presentation1.jpg" width="400" /></a><br />
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Il momento molto delicato causato dalla pandemia globale ha stimolato all’adozione del lavoro da casa per i dipendenti di molte società; per supportare il lavoro e le attività da remoto, alcune delle quali fondamentali per la continuità di servizi pubblici e commerciali, sono state rese disponibili licenze “home office” di tre mesi valide per tutte le <a href="https://community.hexagongeospatial.com/t5/Products-support-life-cycle/Power-Portfolio-Support-Life-Cycle/ta-p/35116" target="_blank">versioni supportate</a> dei prodotti desktop Power Portfolio. Queste licenze temporanee saranno disponibili da oggi fino al 15 giugno 2020 per i nostri clienti con nessun costo aggiuntivo. Per poter beneficiare di questa offerta, la società richiedente deve essere un cliente corrente con una o più licenze con un contratto di manutenzione attiva. Per partecipare al programma, il cliente accetta e dichiara di essere responsabile dell'uso delle licenze temporanee da parte dei suoi dipendenti e della conformità a tali condizioni, nonché dei termini e condizioni di licenza esistenti. Al termine del periodo dei tre mesi, gli utenti torneranno alle condizioni della licenza originaria. Le licenze temporanee sono fornite a discrezione della divisione <b>Hexagon Geospatial</b> e possono essere estese, se sarà necessario.</div>
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Modalità di accesso</h3>
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Per richiedere le licenze occorre contattare Planetek all’indirizzo <b>hexagon @ planetek . it</b>, fornendo i dettagli del prodotto, la versione e il numero di licenze richieste; Planetek provvederà ad effettuare controlli riguardo lo stato delle licenze esistenti. Una volta verificati i requisiti richiesti, sarà inviato una email con le informazioni per accedere alle licenze temporanee.<br />
Per ulteriori informazioni su questo programma, è possibile mandare una mail allo stesso indirizzo.<b> </b></div>
</div>
</div>
Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.871871540.925727200000004 16.549148000000002 41.3085592 17.194595tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-68344168769084625702020-03-13T18:09:00.000+01:002020-03-13T18:09:12.679+01:00Video Tutorial: Come fare rapidamente il pansharpening di dati Worldview-3 utilizzando la GPUQuante volte hai dovuto aspettare ore - magari fissando il monitor per i primi 5-10 minuti - per avere il tuo dato satellitare pronto per le successive analisi?<br />
<br />
Il <b>pan-sharpening</b>, ovvero la fusione tra immagini pancromatiche ad alta risoluzione geometrica ed immagini ad alta risoluzione spettrale (e più bassa risoluzione geometrica), oltre ad essere un grande classico del telerilevamento, è una di quelle attività che richiede tipicamente molte ore macchina.<br />
<br />
Per fortuna oggi, grazie all'utilizzo delle schede grafiche GPU, i tempi di processing per questo tipo di elaborazioni si sono ridotti di molto. In <a href="https://www.planetek.it/" target="_blank">Planetek Italia</a> abbiamo registrato un video tutorial che mostra come utilizzare la GPU e lo <a href="http://geospatialnews.planetek.it/2015/09/spatial-modeler-un-nuovo-strumento-per.html" target="_blank">Spatial Modeler</a> (ambiente di modellazione) di <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" target="_blank">ERDAS IMAGINE</a> per fare il pan sharpening e la correzione atmosferica di dati <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/worldview_3" target="_blank">WorldView-3</a> (dati a 30 cm nel pancromatico e 8 bande multispettrali).<br />
<br />
Il tutorial ti permetterà di capire:<br />
<ul>
<li>Come abilitare l'elaborazione tramite GPU;</li>
<li>Quali operatori dello Spatial Modeler utilizzare e come connetterli;</li>
<li>Come creare un sottomodello dello Spatial Modeler</li>
<li>Come visualizzare una preview prima di lanciare il processing;</li>
<li><br /></li>
</ul>
<h3>
Per accedere al video tutorial è sufficiente registrarsi a <b><a href="https://mailchi.mp/planetek/geospatial_video_tutorial_2020_pansharpening" target="_blank">questo indirizzo</a>.</b></h3>
<div>
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-kfpC4xyzlCQ/Xmuyk7AbLGI/AAAAAAAAhyo/Ly7EuAZfD7wVU7kZvt8J1vBfSyuz7MongCNcBGAsYHQ/s1600/pan_01.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="861" data-original-width="1600" height="215" src="https://1.bp.blogspot.com/-kfpC4xyzlCQ/Xmuyk7AbLGI/AAAAAAAAhyo/Ly7EuAZfD7wVU7kZvt8J1vBfSyuz7MongCNcBGAsYHQ/s400/pan_01.PNG" width="400" /></a></div>
<br />
Questo video tutorial rientra nell'attività di formazione gratuita on-line Geospatial Video Tutorial di <a href="https://www.planetek.it/" target="_blank">Planetek Italia</a>. Per ulteriori informazioni e per ricevere i dati demo WorldView-3 scrivete una mail a <b>hexagon@planetek.it</b><br />
<br />Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0Bari BA, Italia41.1171432 16.871871540.925727200000004 16.549148000000002 41.3085592 17.194595tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-70374965089761681422018-09-24T16:26:00.000+02:002018-09-24T16:27:50.873+02:00DIgitalizzazione automatica della linea di costa con immagini satellitari Worldview-3 e ERDAS IMAGINE 2018<div style="text-align: justify;">
L'ambiente costiero è, per natura, uno degli ambienti più dinamici e in costante cambiamento del globo. Monitorare e misurare questi cambiamenti è fondamentale per poterli gestire al meglio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Da diversi anni <a href="https://www.planetek.it/" target="_blank">Planetek Italia</a> supporta le pubbliche amministrazioni e i privati in questo difficile compito, grazie a <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/preciso_coast" target="_blank">Preciso Coast</a>, prodotto geoinformativo per il monitoraggio e la classificazione della linea di costa. Grazie all'esperienza maturata con Preciso Coast e utilizzando <a href="https://www.hexagongeospatial.com/products/power-portfolio/erdas-imagine">ERDAS IMAGINE</a> 2018, abbiamo sviluppato un algoritmo che permette di estrarre in modo semplice e automatico la linea di costa (in formato shapefile), utilizzando immagini satellitari <a href="https://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/worldview_3">WorldView-3</a>. Tutti i nostri clienti ERDAS IMAGINE con un contatto di manutenzione attivo possono contattarci (sales@planetek.it) per ricevere gratuitamente il modello dell'algoritmo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pQBZ-4yCObY/W6jzrlHJiWI/AAAAAAAAbDE/ZolbReE7hhcFPeKXF-dG8SucPsMXxMgQQCLcBGAs/s1600/screenshot55.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="326" data-original-width="580" src="https://1.bp.blogspot.com/-pQBZ-4yCObY/W6jzrlHJiWI/AAAAAAAAbDE/ZolbReE7hhcFPeKXF-dG8SucPsMXxMgQQCLcBGAs/s1600/screenshot55.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<h4>
Dettagli sull'implementazione</h4>
<div>
<div>
Per la costruzione dell'algoritmo abbiamo seguito l'approccio di <a href="https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.5721/EuJRS20144739">questa pubblicazione scientifica</a> (Maglione, 2014) e utilizzando lo Spatial Modeler di ERDAS 2018 abbiamo costruito un modello che permette di estrarre automaticamente la linea di costa istantanea, senza considerare la marea. L'identificazione del litorale è basata sull'utilizzo dell'indice NDWI, costruito utilizzando la banda 1 (Coastal) e la banda 8 (NIR 2) :</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-UYdhc3QYjm4/W6jk7vcJ3NI/AAAAAAAAbCc/G3uKUjmaN1gZzjnxcFCbvai61QYS0plrQCLcBGAs/s1600/ndwi.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="128" data-original-width="441" height="57" src="https://3.bp.blogspot.com/-UYdhc3QYjm4/W6jk7vcJ3NI/AAAAAAAAbCc/G3uKUjmaN1gZzjnxcFCbvai61QYS0plrQCLcBGAs/s200/ndwi.PNG" width="200" /></a></div>
<div>
La Coastal Band del sensore WorldView-3 (400 - 450 nm) è molto utile per lo studio di aree costiere, grazie alle sue caratteristiche di penetrazione nell'acqua. Dopo aver eseguito il calcolo dell'indice, tutti i pixel dell'immagine sono stati raggruppati in tre classi differenti: mare, terra e vegetazione, utilizzando una classificazione non supervisionata. Dopo aver distino le tre classi, il raster ottenuto è stato convertito in vettoriale. Grazie all'utilizzo degli utilissimi nuovi operatori dello Spatial Modeler 2018 per il trattamento dei dati vettoriali (Feature Analysis, Geometry Manipulation), siamo stati in grado di "ripulire" e migliorare il dato vettoriale, ottenendo in fine uno shapefile di tipo lineare. Come puoi vedere meglio dal video seguente, per ottenere la linea di costa è sufficiente disegnare un' area di interesse e poi lanciare il modello. Gli output sono i seguenti:</div>
<div>
<ul>
<li>Raster NDWI (opzionale);</li>
<li>Raster tematico tre classi (mare, terra, vegetazione);</li>
<li>Linea di costa areale (opzionale);</li>
<li>Linea di costa lineare;</li>
</ul>
</div>
<div>
<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/_q1Rs7lhqFY" width="560"></iframe>
<br />
E' preferibile utilizzare il modello su immagini Worldview-3 o Worldview-2 (a 8 bande) ortorettificate e sulle quali sia stato eseguito il processo di pan sharpening (per ottenere la risoluzione del pancromatico su tutte le bande). Per ricevere il modello (gratuito per tutti i nostri clienti ERDAS IMAGINE con un contatto di manutenzione attivo) scrivi a <b>sales@planetek.it</b>. A presto!</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
</div>
Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-91245751544098470972018-09-22T17:51:00.002+02:002018-09-23T17:42:06.729+02:00Dati Sentinel per la mappatura geologica: un test in ERDAS IMAGINE 2018<br />
<div style="text-align: justify;">
Aggiornare una carta geologica è sicuramente un'impresa costosa e dispendiosa in termini di tempo e risorse. Le immagini satellitari non possono, di certo, sostituire il ruolo prezioso dei geologi e l'importanza delle indagini in campo ma possono rappresentare un importante dato di supporto, come dimostra questo <a href="https://www.esa.int/Our_Activities/Observing_the_Earth/Sentinels_helping_to_map_minerals" target="_blank">recente progetto</a> supportato dall'<a href="https://www.esa.int/ESA" target="_blank">ESA</a> in Africa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Seguendo l'approccio metodologico di una autorevole pubblicazione scientifica, abbiamo creato in ERDAS IMAGINE due algoritmi automatici, per dati <a href="https://sentinel.esa.int/web/sentinel/missions/sentinel-2" target="_blank">Sentinel-2</a>, che permettono di ricavare con facilità una mappa utile alla fotointerpretazione in ambito geologico. Potrete liberamente scaricare gli algoritmi che abbiamo sviluppato e testarli sui vostri pc.</div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-4I-q7Jg7VmI/W6X66t-xRLI/AAAAAAAAa_c/e2IBbZ-DJWwaygZcsghiTCV7guKnXYx6QCLcBGAs/s1600/Geological_mapping_node_full_image_2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="629" data-original-width="700" height="286" src="https://4.bp.blogspot.com/-4I-q7Jg7VmI/W6X66t-xRLI/AAAAAAAAa_c/e2IBbZ-DJWwaygZcsghiTCV7guKnXYx6QCLcBGAs/s320/Geological_mapping_node_full_image_2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Esempio di Carta Geologica creata con dati Sentinel- ESA</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Molto importante, nell'ambito della mappatura geologica, è il ruolo delle bande dell'infrarosso ad onde corte (SWIR) che permettono di distinguere con facilità la risposta di materiali differenti. Il satellite del programma <a href="http://www.copernicus.eu/">Copernicus</a>, <a href="https://sentinel.esa.int/web/sentinel/missions/sentinel-2">Sentinel-2</a>, i cui dati sono liberamente utilizzabili e scaricabili tramite <a href="https://scihub.copernicus.eu/dhus/#/home">questo portale</a>, è dotato di ben tre bande nello SWIR (bande 10, 11 e 12). Negli ultimi anni sono state pubblicate numerose pubblicazioni scientifiche volte a sperimentare e a verificare l'utilizzo dei dati Sentinel-2 per la mappatura geologica. Molto interessante, ad esempio, <a href="https://www.isprs-ann-photogramm-remote-sens-spatial-inf-sci.net/IV-4-W4/63/2017/isprs-annals-IV-4-W4-63-2017.pdf">questa ricerca</a> di Al-Nahmi Et al. in cui sono stati utilizzati dei dati Sentinel-2 per la mappatura geologica di una regione dello Yemen. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<h4>
Optimum Index Factor e Independent Component Analysis </h4>
</div>
<div>
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;">Volendo raccontare in modo semplice l'approccio della ricerca di </span><span style="text-align: justify;">Al-Nahmi Et al, gli step eseguiti sono principalmente due:</span></div>
<div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><b>Calcolo dell'indice</b> <b>Optimum Index Factor</b> <b>(OIF)</b> per diverse combinazioni di bande e selezione della combinazione migliore per la mappatura geologica. L'OIF è un valore statistico che si basa sulla varianza totale all'interno delle bande e sul coefficiente di correlazione tra le bande.</li>
<li style="text-align: justify;"><b>Utilizzo del metodo Independent Component Analysis (ICA) </b>per estrarre le mappe geologiche strutturali. L'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Analisi_delle_componenti_indipendenti" target="_blank">ICA</a> è è un metodo di elaborazione computazionale che serve per separare un segnale multivariante nelle sue sotto-componenti additive, ed'è un buon metodo pratico per l'estrazione di mappe geologiche.</li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<h4>
</h4>
<h4>
Test effettuato su un'area della Sardegna con ERDAS IMAGINE 2018</h4>
</div>
<div>
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-lHbcYfcgHnk/W6YWrIkw1GI/AAAAAAAAa_o/OVFDyhFU5iMoBbONVgiMsDfZooFfPS6VACLcBGAs/s1600/sardegna.PNG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a>
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-lHbcYfcgHnk/W6YWrIkw1GI/AAAAAAAAa_o/OVFDyhFU5iMoBbONVgiMsDfZooFfPS6VACLcBGAs/s1600/sardegna.PNG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="605" data-original-width="663" height="181" src="https://4.bp.blogspot.com/-lHbcYfcgHnk/W6YWrIkw1GI/AAAAAAAAa_o/OVFDyhFU5iMoBbONVgiMsDfZooFfPS6VACLcBGAs/s200/sardegna.PNG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="200" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine Sentinel-2 sulla Sardegna</td></tr>
</tbody></table>
Dopo aver scaricato, tramilte il Sentinel Hub, il dato acquisito dal satellite Sentinel 2B il 12 Agosto 2018 sul sud della Sardegna (ovviamente per i vostri test potete usare qualsiasi dato Sentinel 2) abbiamo costruito nello Spatial Modeler un modello per il calcolo dell' <b>Optimum Index Factor</b>, modello che potete scaricare <a href="https://www.planetek.it/media/download/erdas_imagine_0">qui.</a> L'utilizzo di questo modello è molto semplice, basta selezionare la combinazione di bande da utilizzare - tramite i tre operatori <i>band selection</i> posti all'inizio del modello - e poi eseguire il modello per ottenere in output il valore calcolato. Abbiamo utilizzato diverse combinazioni di bande (le stesse utilizzate nel paper di Al-Nahmi Et al., già citato) fino a ricavare la combinazione con il valore più alto di OIF che è risultata essere la seguente: bande 12, 11, 8a (due SWIR + RedEdge).<br />
<br />
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ycX4JHwFp6M/W6ZBRGLGA4I/AAAAAAAAbAg/icOsiKVyMBUXAEbUMe-kl1X7fSvD_ttzACLcBGAs/s1600/Ica_sentinel_2.PNG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="537" data-original-width="988" height="173" src="https://1.bp.blogspot.com/-ycX4JHwFp6M/W6ZBRGLGA4I/AAAAAAAAbAg/icOsiKVyMBUXAEbUMe-kl1X7fSvD_ttzACLcBGAs/s320/Ica_sentinel_2.PNG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Spatial Modeler </td></tr>
</tbody></table>
<br />
Dopo aver individuato la combinazione di bande da utilizzare abbiamo realizzato il modello per l'algoritmo Independent Component Analysis che vedete nell'immagine a sinistra e che potete scaricare da <a href="https://www.planetek.it/media/download/erdas_imagine_0">qui.</a> Il modello prende in input dati Sentinel 2 a 13 bande e permette di lavorare sull'intera scena o su una determinata area di interesse (Bounding Box). L'utilizzo del modello è mostrato nel seguente video.<br />
<br />
<b>Tutorial:</b><br />
<br />
<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/QDhxHx-5_QY" width="560"></iframe>
<br />
<h4>
</h4>
<h4>
Considerazione Finali</h4>
Con questo semplice esempio abbiamo voluto dimostrare le potenzialità e la ricchezza di informazioni delle tredici bande del Sentinel-2 e la comodità e rapidità di utilizzo dello Spatial Modeler di ERDAS IMAGINE. Come potete constatare, il risultato ottenuto può essere utile come layer di supporto di un lavoro di fotointerpretazione. E' importante sottolineare comunque che, in questo tipo di applicazioni, svolge un ruolo importante (in negativo) la vegetazione che coprendo il substrato sottostante ne altera la risposta spettrale. Miglioramenti potrebbero essere raggiunti mascherando le aree totalmente vegetate e le aree urbane (strade, edifici, ecc.).<br />
Volendo poi proseguire il processo, al fine di ottenere una carta tematica tramite classificazione automatica o semiautomatica, può essere sicuramente utile in funzione della scala dei prodotti da restituire, utilizzare dati a maggiore risoluzione sia geometrica che spettrale.<br />
Il sensore WorldView-3 ad, esempio, potendo disporre di ben otto bande della fascia dello SWIR, può risultare davvero utile per questo tipo di applicazioni. Un approccio potenzialmente utilizzabile per automatizzare il processo, con i dati sia Sentinel-2 che Worldview-3, prevede l'utilizzo degli algoritmi di Machine Learning (ad esempio Random Forest, Support Vector Machines e altri) che sono disponibili in ERDAS 2018 e che utilizzeremo in un prossimo esempio.<br />
Scaricate i modelli e testateli sui vostri pc :-)<br />
Per qualsiasi tipo di approfondimento contatatteci a questo indirizzo e-mail: sales@planetek.it</div>
<div>
<br /></div>
<h3 style="text-align: justify;">
</h3>
<br />
<br />Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-5334805693307398022017-11-20T14:20:00.001+01:002017-11-23T17:10:58.162+01:00Copernicus made simple: come sfruttare al meglio i dati ed i servizi Copernicus con ERDAS IMAGINE<a href="https://3.bp.blogspot.com/-kGptf03ox1w/WhKuLwdqU1I/AAAAAAAAUY8/dnW_uCtVov0GL7tEvi719CtLQFVtZjd4ACLcBGAs/s1600/Copernicus-Services-Data-Hub_button.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /><img border="0" data-original-height="173" data-original-width="185" src="https://3.bp.blogspot.com/-kGptf03ox1w/WhKuLwdqU1I/AAAAAAAAUY8/dnW_uCtVov0GL7tEvi719CtLQFVtZjd4ACLcBGAs/s1600/Copernicus-Services-Data-Hub_button.jpg" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Oggi è possibile disporre in modo gratuito di una formidabile fonte informativa per attivare processi di monitoraggio continuativo del territorio. La Commissione Europea nell’ambito del programma <a href="http://www.copernicus.eu/" target="_blank">Copernicus</a> rende disponibili, in modo completamente gratuito, le immagini acquisite dalla costellazione di satelliti <a href="https://sentinels.copernicus.eu/web/sentinel/home" target="_blank">Sentinel</a> e le mappe tematiche derivate (i cosiddetti <a href="http://www.copernicus.eu/main/services" target="_blank">servizi Core</a>).
Utilizzare queste fonti informative, tuttavia, richiede conoscenza, competenze e strumenti. Conoscenza della disponibilità delle fonti, competenza nella loro elaborazione e strumenti software appropriati. </div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-ke_VyZqs7PA/WhKue8vidXI/AAAAAAAAUZA/tJdyBbVeTiI2jtI43NSTfuPW1mN9lCSzwCLcBGAs/s1600/Screen_shot_01.PNG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="179" src="https://2.bp.blogspot.com/-ke_VyZqs7PA/WhKue8vidXI/AAAAAAAAUZA/tJdyBbVeTiI2jtI43NSTfuPW1mN9lCSzwCLcBGAs/s320/Screen_shot_01.PNG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Copernicus Made Simple è la soluzione basata sul software <a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" target="_blank">ERDAS IMAGINE Professional</a>, ideale per sfruttare al meglio i dati ed i servizi Copernicus: scaricare in modo semplice i dati, archiviarli ed elaborarli in modo automatico per creare mappe tematiche.
L’utilizzo ottimale della soluzione è garantita attraverso l’erogazione di una attività di formazione e consulenza. Obiettivo: l’utilizzo delle immagini Sentinel e dei servizi Core, per l’ideazione e la creazione di workflow per la produzione automatica di mappe tematiche attraverso la ricerca, il download e l’elaborazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
L’attività di training viene erogata on-site (presso l’utente) in modalità “learning by doing” con la creazione di workflow elaborativi per la realizzazione di esempi concreti di applicazioni.
L’attività di formazione/consulenza si estende nel tempo grazie al supporto on-line della durata di 12 mesi per garantire un adeguato livello di assistenza nelle fasi operative di creazione ed utilizzo dei workflow elaborativi.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-F9QRHJw0_TE/WhKuuUVoamI/AAAAAAAAUZI/URMqDzaUPz4zu3yndIlUPZ0nEv9wLniigCLcBGAs/s1600/Screen_shot_03.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="115" data-original-width="991" height="64" src="https://1.bp.blogspot.com/-F9QRHJw0_TE/WhKuuUVoamI/AAAAAAAAUZI/URMqDzaUPz4zu3yndIlUPZ0nEv9wLniigCLcBGAs/s640/Screen_shot_03.PNG" width="550" /></a></div>
<br />
La soluzione “Copernicus Made Simple” include:<br />
<ul>
<li> 1 licenza permanente di ERDAS IMAGINE Professional + Moduli software “Copernicus Made Simple”;</li>
<li>1 giornata di training on-site;</li>
<li>1 anno di supporto on-line;</li>
<li>1 anno di manutenzione.</li>
</ul>
<h3>
I vantaggi della promozione</h3>
Fino alla fine dell’anno puoi usufruire della promozione che prevede uno sconto sul prezzo di listino. L’offerta è valida solo per il mercato italiano fino al 31/12/2017.<br />
<h3>
Chiamaci</h3>
Antonio, Francesca e Giuseppe sono a tua disposizione per chiarimenti ed informazioni.<br />
Tel. +39 0809644200 E-mail: sales@planetek.itGiuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-11849153309021695912017-09-06T15:51:00.001+02:002017-09-08T09:51:05.293+02:00Rivediamo il webinar: ATCOR Workflow for IMAGINE<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify;">Sul </span><a href="https://www.youtube.com/user/planetekitalia" style="background-color: white; color: #c27ba0; font-family: arial, tahoma, helvetica, freesans, sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify; text-decoration-line: none;">canale</a><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify;"> YouTube di </span><a href="http://www.planetek.it/" style="background-color: white; color: #c27ba0; font-family: arial, tahoma, helvetica, freesans, sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify; text-decoration-line: none;">Planetek Italia</a><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify;"> abbiamo pubblicato il video del webinar tenutosi lo scorso 17</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify;"> Luglio, sul tema della correzione atmosferica delle immagine con il nuovo add-on di </span><a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" style="background-color: white; color: #c27ba0; font-family: arial, tahoma, helvetica, freesans, sans-serif; font-size: 12.87px; text-decoration-line: none;">ERDAS IMAGINE</a>, <a href="https://www.geosystems.de/en/products/atcor/atcor-workflow-for-imagine/overview/" target="_blank"><b>ATCOR Workflow for ERDAS IMAGINE</b>.</a><br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/87smNI6EXjA" width="560"></iframe>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>ATCOR Workflow,</b> evoluzione tecnologica del robusto predecessore ATCOR, è in grado di ridurre drasticamente gli effetti dell'atmosfera e dell'illuminazione solare, dispone di un nuovo e potente algoritmo di <i>dehazing </i>e permette di correggere le immagini tenendo conto anche degli effetti dovuti alla morfologia del terreno. Di seguito un esempio di dehazing su di un'immagine Sentine-2:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Vxu-AurKt7c/WbJKjoRt9VI/AAAAAAAATU4/dwoyrPjbbnwkX_6WAgJq2GdOMLMqh3dKQCLcBGAs/s1600/dehazing_example.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="415" data-original-width="788" height="303" src="https://2.bp.blogspot.com/-Vxu-AurKt7c/WbJKjoRt9VI/AAAAAAAATU4/dwoyrPjbbnwkX_6WAgJq2GdOMLMqh3dKQCLcBGAs/s400/dehazing_example.PNG" width="570" /></a></div>
<br />
<b>ATCOR Workflow </b>supporta più 30 sensori commerciali e non commerciali e ti consente di ottenere rapidamente immagini corrette, utilizzabili con successo in analisi multitemporali e di change-detection. Grande novità rispetto al predecessore ATCOR è inoltre rappresentata dalla possibilità di utilizzare il tool all’interno dello Spatial Modeler di ERDAS, con numerosi vantaggi in termini di automatizzazione dei processi e personalizzazione dei workflow.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il webinar è stato realizzato in collaborazione con Geosystems, azienda partner di Planetek Italia che sviluppa il tool.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Richiedi informazioni a <a href="http://www.planetek.it/" target="_blank">Planetek Italia</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Si ringrazia per la collaborazione <a href="https://www.geosystems.de/en/products..." target="_blank">GEOSYSTEMS GmbH </a></div>
Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-79915060129464774872017-04-21T17:16:00.000+02:002017-04-21T17:22:25.266+02:00Catalogare e condividere nuvole di punti con ERDAS APOLLO <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-A6ozag0hTHs/WPohrjGY7wI/AAAAAAAAOtQ/Wjw_apCgN40rraSeWK3bX657S7Q5S0FxgCLcB/s1600/provider_suite_callout_img.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="104" src="https://2.bp.blogspot.com/-A6ozag0hTHs/WPohrjGY7wI/AAAAAAAAOtQ/Wjw_apCgN40rraSeWK3bX657S7Q5S0FxgCLcB/s200/provider_suite_callout_img.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
ERDAS APOLLO, soluzione <a href="http://www.hexagongeospatial.com/" target="_blank">Hexagon Geospatial</a> per catalogare le informazioni geospaziali distribuite all'interno di un'organizzazione e renderle facilmente fruibili e condivisibili con gli utenti finali, permette di gestire in modo ottimale anche le nuvole di punti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come mostra rapidamente il seguente video-tutorial, ERDAS APOLLO è in grado di leggere ed archiviare direttamente i dati in formato LAS o HPC (formato compresso). I dati archiviati nel catalogo di APOLLO possono essere resi disponibili per gli utenti finali sotto forma di <i>webservices </i>conformi agli standard OGC, servizi di tile caching, o mendiante i protocolli di streaming ECWP e JPIP.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/eDoBjFDGsg0" width="560"></iframe>
<br />
<br />
Questo video mostra come è possibile:<br />
<ul>
<li>Pubblicare una nuvola di punti utilizzando lo streaming ECWP;</li>
<li>Visualizzare lo streaming ECWP in ERDAS IMAGINE;</li>
<li>Visualizzare lo streaming ECWP in un client web.</li>
</ul>
Per ulteriori informazioni<br />
http://www.planetek.it/<br />
sales@planetek.itGiuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-48589594295887529692017-02-23T12:23:00.001+01:002017-09-06T15:50:28.515+02:00Rivediamo il webinar: Estrazione di nuvole di punti e modelli del terreno in 3d da stereocoppie satellitari ad altissima risoluzione<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify;">Sul </span><a href="https://www.youtube.com/user/planetekitalia" style="background-color: white; color: #c27ba0; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify; text-decoration: none;">canale</a><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify;"> YouTube di </span><a href="http://www.planetek.it/" style="background-color: white; color: #c27ba0; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify; text-decoration: none;">Planetek Italia</a><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify;"> abbiamo pubblicato il video del webinar tenutosi lo scorso 25</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px; text-align: justify;"> Novembre, sul tema della </span><span style="background-color: white;"><span style="font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif;"><span style="font-size: 12.87px;">estrazione di nuvole di punti e modelli del terreno in 3d da stereocoppie satellitari ad altissima risoluzione con </span></span></span><a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" style="background-color: white; color: #c27ba0; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 12.87px; text-decoration: none;">ERDAS IMAGINE </a><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px;">2016.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 12.87px;"><br /></span>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/cm3b3_ccKf0" width="560"></iframe><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
La conoscenza della morfologia del territorio e dei suoi mutamenti rappresenta un’informazione imprescindibile in molti settori applicativi, quali la progettazione di infrastrutture ed opere ingegneristiche o la pianificazione territoriale. La disponibilità attuale di dati ad altissima risoluzione, acquisiti mediante satelliti VHR (Very High Resolution) quali World-View3, Geoeye-1, QuickBird, ecc. consente di analizzare in maniera rapida e completa su aree anche remote.</div>
<br />
<br />
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Mt_cmjSsG8E/WK7ExqgymXI/AAAAAAAAN6w/ILJjV0qZG18Dv0yNbCqn52UK_EOxCXMHgCLcB/s1600/webinar_pointcloud_dtm_1.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /><img border="0" height="112" src="https://1.bp.blogspot.com/-Mt_cmjSsG8E/WK7ExqgymXI/AAAAAAAAN6w/ILJjV0qZG18Dv0yNbCqn52UK_EOxCXMHgCLcB/s200/webinar_pointcloud_dtm_1.png" width="200" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Durante il webinar abbiamo descritto l’intera procedura da seguire per ottenere un modello 3D della superficie, partendo da una stereocoppia satellitare ad alta risoluzione utilizzando i software <a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine" target="_blank">ERDAS IMAGINE</a> e <a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/imagine_photogrammetry_lps" target="_blank">IMAGINE PHOTOGRAMMETRY</a>, della Producer Suite di <a href="http://www.hexagongeospatial.com/" target="_blank">Hexagon Geospatial</a>. Utilizzando una stereocoppia <a href="http://worldview3.digitalglobe.com/" target="_blank">Worldview-3</a>, acquisita sulla città di Lisbona, è stata ottenuta una nuvola di punti molto densa, costituita da più di 5 milioni di punti con un passo medio di 30 cm.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h3 style="text-align: justify;">
Scarica il tutorial sulla generazione di modelli 3D da stereocoppie satellitari</h3>
<div style="text-align: justify;">
Durante il webinar è stato presentato il tutorial “Estrazione di nuvole di punti e modelli del terreno in 3D da stereocoppie satellitari ad altissima risoluzione con ERDAS IMAGINE 2016”, della serie <a href="http://www.planetek.it/newsrisorse/geoxperience/magazine" target="_blank">Geoxperience</a> Academy. Il tutorial, corredato di dati demo, è stato fornito gratuitamente a tutti i partecipanti al webinar e può essere richiesto all'indirizzo sales@planetek.it </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
A presto!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-75802315402098173122016-12-07T15:25:00.004+01:002016-12-07T15:29:04.633+01:00Catalogare e pubblicare immagini COSMO-SkyMed come servizi web con ERDAS APOLLO<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_apollo">ERDAS® APOLLO</a>, software <a href="http://www.hexagongeospatial.com/">Hexagon Geospatial</a> per la gestione, l'analisi, e la distribuzione dei dati geografici, offre strumenti avanzati per catalogare automaticamente e pubblicare come servizi web, dataset complessi di grandi dimensioni che includono immagini satellitari, dati vettoriali, file CAD, nuvole di punti LiDAR, modelli altimetrici, video, documenti, ecc. In un recente progetto abbiamo messo ERDAS APOLLO alla prova in un'attività che ha previsto la catalogazione e la pubblicazione di una grande quantità di dati SAR <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/COSMO-SkyMed">COSMO-SkyMed</a>.<br />
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-JWxLKiHhCtI/VsXexFhAmZI/AAAAAAAAA3w/O1cMhmXZvSM/s1600/cosmo.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><br />
<br />
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-JWxLKiHhCtI/VsXexFhAmZI/AAAAAAAAA3w/O1cMhmXZvSM/s1600/cosmo.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="146" src="https://4.bp.blogspot.com/-JWxLKiHhCtI/VsXexFhAmZI/AAAAAAAAA3w/O1cMhmXZvSM/s200/cosmo.png" width="200" /></a>Come la maggior parte di voi saprà, <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/COSMO-SkyMed">COSMO-SkyMed</a> è una costellazione di satelliti radar ad apertura sintetica (SAR), finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana, il cui primo lancio risale ormai al lontano 2007. I satelliti della costellazione COSMO/SkyMed lavorano in banda X e possono operare sia di giorno che di notte. Sono molto utilizzati per applicazioni sia di tipo civile che militare, in particolare per il monitoraggio ambientale, la gestione delle emergenze e delle calamità naturali, i servizi di intelligence e sorveglianza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-3lx1v7g6D80/VsXg5EfVdzI/AAAAAAAAA4A/dRmEfRQWgkc/s1600/0208.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="https://3.bp.blogspot.com/-3lx1v7g6D80/VsXg5EfVdzI/AAAAAAAAA4A/dRmEfRQWgkc/s200/0208.jpg" width="200" /></a></div>
L’organizzazione e il “packaging” dei dati Cosmo/Skymed per uso civile avviene secondo lo standard HDF5 (Hierarchical Data Format 5). I file HDF5 hanno estensione “H5” e i dati sono memorizzati e organizzati in maniera gerarchica con due strutture primarie che sono:
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Groups (I◦ livello)</div>
<div style="text-align: justify;">
- Datasets (II◦ livello).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-CbyHI_WLOLw/VsXgX_OH4nI/AAAAAAAAA38/2wlxImhHxKE/s1600/hdf5.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><br /><br /><img border="0" height="141" src="https://3.bp.blogspot.com/-CbyHI_WLOLw/VsXgX_OH4nI/AAAAAAAAA38/2wlxImhHxKE/s200/hdf5.png" width="200" /></a>La particolare struttura dei dati HDF5 non ha rappresentato un problema per ERDAS APOLLO che dispone di diversi <i>tool </i>di configurazione che rendono il sistema flessibile ed adattabile a qualsiasi formato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo il primo <i>step</i> di configurazione, si è passati alla fase di catalogazione dei dati. In questa fase è stato davvero possibile apprezzare uno dei principali vantaggi di APOLLO: la funzione di <b>catalogazione (crawling) automatica</b>. Tramite questa funzione è stato possibile catalogare con grande facilità una grande quantità di dati, in tempi rapidi: è stato sufficiente indicare al software la cartella in cui andare a "pescare" i dati HDF5, tutto il resto lo ha fatto da sè, in modo molto snello ed efficace. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo breve video descrive la procedura seguita per la catalogazione automatica di un dato CosmoSkyMed, Il video mostra come, inserendo i dati CosmoSkyMed nel catalogo APOLLO, si ha la possibilità di poterli consultare e scaricare dal GeoPortale di Apollo o consultarli da qualsiasi altra applicazione in grado di consultare e interrogare servizi OGC.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/yLJw3en5Z7Y" width="560"></iframe>
<br />
<br />
Per informazioni aggiuntive sul software ERDAS APOLLO contatta lo staff di Planetek Italia a questo indirizzo: sales@planetek.it</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-11547544864718306452016-11-29T17:52:00.000+01:002016-11-29T17:54:50.760+01:00Rivediamo il webinar: Change Detection con dati Sentinel-2 in ERDAS IMAGINE 2016<span style="text-align: justify;">Sul </span><a href="https://www.youtube.com/user/planetekitalia" style="text-align: justify;">canale</a><span style="text-align: justify;"> YouTube di </span><a href="http://www.planetek.it/" style="text-align: justify;">Planetek Italia</a><span style="text-align: justify;"> abbiamo pubblicato il video del webinar tenutosi lo scorso 4 Novembre, sul tema della <i>c</i></span><i>hange detection</i> con dati <a href="http://www.esa.int/Our_Activities/Observing_the_Earth/Copernicus/Sentinel-2">Sentinel-2</a> in <a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine">ERDAS IMAGINE </a>2016.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/vd_OGDYtzbE" width="560"></iframe></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La conoscenza del territorio nelle sue dinamiche, in particolar modo dei cambiamenti a cui è soggetto, rappresenta un elemento fondamentale e necessario per intraprendere qualsiasi azione di pianificazione futura e per progettare correttamente azioni di riqualificazione territoriale ed ambientale. L’analisi di “change detection” risponde a questa esigenza, e si basa sul confronto multitemporale di immagini telerilevate, per individuare le trasformazioni territoriali avvenute in un arco temporale di riferimento.</div>
<br />
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-3xmgUpDZ078/WD2wEm8qTUI/AAAAAAAABZI/Xf59XmlAAE4El7BmzMtydYjdhqzAY6DCQCLcB/s1600/Picture1.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /><img border="0" height="127" src="https://4.bp.blogspot.com/-3xmgUpDZ078/WD2wEm8qTUI/AAAAAAAABZI/Xf59XmlAAE4El7BmzMtydYjdhqzAY6DCQCLcB/s200/Picture1.png" width="200" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Il software <a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine">ERDAS IMAGINE</a>, potente suite software della <a href="http://www.hexagongeospatial.com/">Hexagon Geospatia</a>l, fornisce strumenti professionali di rapido e semplice utilizzo per gestire immagini satellitari, e per la change detection. Il webinar presenta i diversi algoritmi di change detection disponibili in ERDAS IMAGINE, dai più semplici algoritmi di image difference al più potente e versatile Zonal Change Detection, mostrando diversi esempi applicativo di analisi di change detection utilizzando dati Sentinel-2A.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
Gli a<b>rgomenti</b> del webinar:</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>Change Detection con ERDAS IMAGINE: algoritmi disponibili;</li>
<li>Change Detection con dati Sentinel2A: esempi applicativi;</li>
<li>Analisi dei risultati</li>
</ul>
<br />
<h3>
Scarica il tutorial sulla change detection con i dati Sentinel-2<br /></h3>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Durante il webinar è stato presentato il <i>tutorial</i> “<b>Change Detection con dati Sentinel-2 in ERDAS IMAGINE 2016</b>”, della serie <a href="http://www.planetek.it/newsrisorse/geoxperience/magazine">Geoxperience</a> Academy. Nel tutorial vengono presentati alcuni casi applicativi che guidano l’utente nell'esecuzioni di analisi di change detection con alcuni degli algoritmi disponibili in ERDAS IMAGINE. Il tutorial è corredato da un dataset di dati demo che permette di seguire con facilità i vari passaggi. Il tutorial, corredato di dati demo, è stato fornito gratuitamente a tutti i partecipanti al webinar e può essere <b>richiesto</b> all'indirizzo <b>sales@planetek.it </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div>
A presto!</div>
</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-87212396677160606112016-10-18T14:25:00.001+02:002016-10-18T14:29:13.654+02:00Rivediamo il webinar: Processing automatizzato con lo Spatial Modeler di ERDAS IMAGINE 2016<div style="text-align: justify;">
Sul <a href="https://www.youtube.com/user/planetekitalia">canale</a> YouTube di <a href="http://www.planetek.it/">Planetek Italia</a> abbiamo pubblicato il video del webinar tenutosi lo scorso 14 ottobre, sul tema del processing automatizzato con lo Spatial Modeler di ERDAS IMAGINE 2016:</div>
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/oBUFW4DHg5M" width="560"></iframe>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
Nel corso degli ultimi anni la quantità di informazioni e dati offerte dai sistemi di osservazione della Terra è andata progressivamente crescendo. Affinché questi dati possano esprimere tutto il loro valore è necessario trovare delle soluzioni tecnologiche che permettano di estrarre in tempi brevi le informazioni, mediante dei processi automatizzati di elaborazione dei dati.<br />
<br />
Lo <a href="http://geospatialnews.planetek.it/2015/09/spatial-modeler-un-nuovo-strumento-per.html">Spatial Modeler</a> di ERDAS IMAGINE (vedi anche sul sito Hexagon Geospatial) consente di modellare operazioni di geoprocessing, anche complesse, attraverso procedure personalizzate e ripetibili, consentendo all'utente di costruire dei workflow personalizzati per l'elaborazione delle immagini.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questi i temi del webinar configurato come un seminario on-line in cui, dopo una breve introduzione teorica, sono stati illustrati passo passo alcuni esempi pratici,</div>
<br />
Gli <b>argomenti</b> trattati:<br />
<ul>
<li>Caratteristiche principali dello Spatial Modeler di ERDAS IMAGINE;</li>
<li>Tipologie di operatori disponibili;</li>
<li>Modellazione grafica e configurazione del processing;</li>
<li>Spatial Modeler e Python;</li>
<li>Esempi di modelli di processing automatico di dati;</li>
<li>Esempi di elaborazione di Dati Sentinel-2 e Landsat-8;</li>
<li>Preview e analisi dei risultati;</li>
<li>Salvataggio di un modello, export di un modello criptato;</li>
</ul>
<h3>
<br /> Scarica il tutorial sull'utilizzo dello Spatial Modeler</h3>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Durante il webinar è stato presentato il <i>tutorial</i> “P<b>rocessing automatizzato con lo Spatial Modeler di ERDAS IMAGINE 2016</b>”, della serie <a href="http://www.planetek.it/newsrisorse/geoxperience/magazine">Geoxperience</a> Academy. Nel tutorial vengono presentati alcuni casi applicativi che guidano l’utente nella costruzione di modelli personalizzati, nella valorizzazione dei modelli già costruiti, disponibili in ERDAS IMAGINE e/o scaricabili gratuitamente dal web. Inoltre il tutorial presenta una guida passo-passo per la trasformazione dei propri algoritmi costruiti con lo Spatial Modeler in pulsanti personalizzati all’interno della toolbar di ERDAS IMAGINE. Il tutorial è corredato da un dataset di dati demo che permette di seguire con facilità i vari passaggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tutorial, corredato di dati demo, è stato fornito gratuitamente a tutti i partecipanti al webinar e può essere <b>richiesto</b> all'indirizzo <b>sales@planetek.it </b></div>
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<br />I prossimi webinar</h3>
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<div style="text-align: justify;">
Il webinar presentato è stato presentato in collaborazione con <a href="http://www.hexagongeospatial.com/">Hexagon Geospatial</a> e fa parte del programma <a href="http://www.planetek.it/newsrisorse/geoxperience/magazine">GeoXperience</a> Webinar: seminari su web, gratuiti, guidati da un moderatore con l'obiettivo di condividere esperienze tecniche e applicative su temi specifici o di particolare importanza. Questi i prossimi appuntamenti;</div>
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<ul>
<li style="text-align: justify;">04 novembre 2016: <b>Change Detection con dati SENTINEL-2 e ERDAS IMAGINE 2016</b></li>
</ul>
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<a href="http://www.planetek.it/formazione/webinar/change_detection_con_erdas_imagine_2016"> Info</a></div>
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<ul>
<li style="text-align: justify;">25 novembre 2016: <b>Estrazione di nuvole di punti e modelli del terreno in 3D da stereocoppie satellitari ad altissima risoluzione.</b></li>
</ul>
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<a href="http://www.planetek.it/formazione/webinar/estrazione_di_nuvole_di_punti_e_modelli_del_terreno_in_3d_da_stereocoppie_satellitari_ad_altissima_risoluzione">Info </a></div>
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<br />
A presto!</div>
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Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-90638246815873934682016-10-05T17:15:00.002+02:002016-10-05T17:26:06.657+02:00Rivediamo il webinar: Open data satellitari: ricerca, download e import in ERDAS IMAGINE 2016<div style="text-align: justify;">
Sul <a href="https://www.youtube.com/user/planetekitalia">canale</a> YouTube di <a href="http://www.planetek.it/">Planetek Italia</a> abbiamo pubblicato il video del webinar tenutosi lo scorso 14 settembre, sul tema degli Open Data satellitari (Sentinel 1&2, Landsat-8).</div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/AS-ESJk9CO8" width="560"></iframe><br />
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<div style="text-align: justify;">
Come si effettua la ricerca e il download dei dati free e open <a href="http://www.esa.int/Our_Activities/Observing_the_Earth/Copernicus/Sentinel-1">Sentinel-1</a>, <a href="http://www.esa.int/Our_Activities/Observing_the_Earth/Copernicus/Sentinel-2">Sentinel-2</a> e <a href="http://landsat.usgs.gov/landsat8.php">LANDSAT-8</a>? Quali caratteristiche hanno e come gestiamo questi dati all'interno del software di elaborazione <a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine">ERDAS IMAGINE 2016</a>?</div>
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Questi i temi del webinar configurato come un seminario on-line in cui, dopo una breve introduzione teorica, sono stati illustrati passo passo alcuni esempi pratici,</div>
<br />
Gli <b>argomenti</b> trattati:<br />
<ul>
<li>Le caratteristiche dei dati S<b>entinel-1, Sentinel-2 e LANDSAT-8</b>; </li>
<li>Ricerca e <b>download</b> dei dati;</li>
<li>Import di <b>file singoli</b> in ERDAS IMAGINE;</li>
<li>Import di <b>file multipli</b> in ERDAS IMAGINE;</li>
</ul>
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<br /> Scarica il tutorial sui dati Sentinel 1, Sentinel 2 e LANDSAT-8</h3>
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Durante il webinar è stato presentato il <i>tutorial</i> “<b>Elaborazione di Open Data satellitari con ERDAS IMAGINE</b>”, della serie <a href="http://www.planetek.it/newsrisorse/geoxperience/magazine">Geoxperience</a> Academy. Nel <i>tutorial</i> vengono descritte le caratteristiche principali dei dati satellitari open Sentinel1, Sentinel2 e LANDSAT8 e viene mostrata la procedura per la ricerca e il download dei dati e l’importazione degli stessi in ERDAS IMAGINE.</div>
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Il tutorial, corredato di dati demo, è stato fornito gratuitamente a tutti i partecipanti al webinar e può essere <b>richiesto</b> all'indirizzo <b>sales@planetek.it </b></div>
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<br />I prossimi webinar</h3>
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Il webinar presentato è stato presentato in collaborazione con <a href="http://www.hexagongeospatial.com/">Hexagon Geospatial</a> e fa parte del programma <a href="http://www.planetek.it/newsrisorse/geoxperience/magazine">GeoXperience</a> Webinar: seminari su web, gratuiti, guidati da un moderatore con l'obiettivo di condividere esperienze tecniche e applicative su temi specifici o di particolare importanza. Questi i prossimi appuntamenti;</div>
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<ul>
<li style="text-align: justify;">14 ottobre 2016: <b>Processing automatizzato con lo Spatial Modeler di ERDAS IMAGINE </b></li>
</ul>
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<a href="http://go.hexagongeospatial.com/l/64872/2016-10-04/994p8f"> Iscriviti</a></div>
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<ul>
<li style="text-align: justify;">04 novembre 2016: <b>Change Detection con ERDAS IMAGINE 2016</b></li>
</ul>
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<a href="http://www.planetek.it/formazione/webinar/change_detection_con_erdas_imagine_2016"> Info</a></div>
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<li style="text-align: justify;">25 novembre 2016: <b>Estrazione di nuvole di punti e modelli del terreno in 3D da stereocoppie satellitari ad altissima risoluzione.</b></li>
</ul>
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<a href="http://www.planetek.it/formazione/webinar/estrazione_di_nuvole_di_punti_e_modelli_del_terreno_in_3d_da_stereocoppie_satellitari_ad_altissima_risoluzione">Info </a></div>
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A presto!</div>
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Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3047652190453164175.post-68652349730656073342016-07-21T16:29:00.000+02:002016-07-21T16:39:38.644+02:00Scopri le principali novità di ERDAS IMAGINE 2016<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-sBw7IMIKLgE/V49KZ3gN2pI/AAAAAAAABSc/Pz8kKBnxWQcxlxB3V-_F3QdJ8PdFmLOBwCLcB/s1600/Capturedss.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="127" src="https://4.bp.blogspot.com/-sBw7IMIKLgE/V49KZ3gN2pI/AAAAAAAABSc/Pz8kKBnxWQcxlxB3V-_F3QdJ8PdFmLOBwCLcB/s400/Capturedss.JPG" width="500" /></a></div>
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Come recentemente ci ha raccontato Massimo Zotti nell'e-book gratuito <a href="http://www.massimozotti.it/">"Il futuro dell'osservazione della Terra da satellite"</a>, il mondo dell'Earth Observation è in continua evoluzione: nuovi satelliti , nuovi sensori, nuovi algoritmi, nuovi dati. </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_HlkZrO-zCE/V49LqA40HrI/AAAAAAAABSs/sAyMPICELi8rrHkvOdfZ3ddNcFiDjcmMQCLcB/s1600/logo-us-products.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://1.bp.blogspot.com/-G8z1bMZmWqQ/V49MrqVpQcI/AAAAAAAABS4/NZb8rCIo-pACgyilQL-tHZx94yMH4nFQwCLcB/s1600/HexagonGeospatial.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-G8z1bMZmWqQ/V49MrqVpQcI/AAAAAAAABS4/NZb8rCIo-pACgyilQL-tHZx94yMH4nFQwCLcB/s1600/HexagonGeospatial.gif" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo sanno bene gli sviluppatori della <a href="http://www.hexagongeospatial.com/">Hexagon Geospatial</a> che nella loro continua attività di sviluppo, mese dopo mese, anno dopo anno, cercano di anticipare i tempi e le tendenze del mondo del mapping, soddisfacendo il più possibile le esigenze tecnologiche degli utenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il <a href="https://www.scribd.com/doc/315562141/Hexagon-Geospatial-Power-Portfolio-2016-What-s-New-ITA">Power Portfolio® 2016</a>, così si chiama la suite di prodotti software della Hexagon Geospatial (dai software desktop sino alle soluzioni mobile), coniuga la ultrantrentennale esperienza di Intergraph, ERDAS, Leica Geosystems, ER Mapper, ecc. (da qualche anno riunite sotto il cappello Hexagon Geospatial), con le soluzioni informatiche più attuali, sviluppate da una rete di sviluppatori e <a href="http://www.hexagongeospatial.com/hexagon-geospatial-partner-program">partner</a> tecnologici globale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-vwnMWYKHVGQ/VkC_zk4u_rI/AAAAAAAAAwA/j-p2WH42rUsTMJnd_L7XU_u9Sb0iBHBqACKgB/s1600/PLANETEK.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="176" src="https://2.bp.blogspot.com/-vwnMWYKHVGQ/VkC_zk4u_rI/AAAAAAAAAwA/j-p2WH42rUsTMJnd_L7XU_u9Sb0iBHBqACKgB/s200/PLANETEK.png" width="200" /></a><a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine">ERDAS IMAGINE</a> è uno degli strumenti desktop di punta del Power Portfolio, una potente piattaforma per il processing di immagini acquisite con qualsiasi tipo di sensore (satellitare, aereo, UAV, ecc), uno strumento che noi di <a href="http://www.planetek.it/">Planetek Italia</a> utilizziamo, tutti i giorni, da più di dieci anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
La versione 2016 di ERDAS IMAGINE offre numerose nuove funzionalità rispetto alla precedente versione (15.1), che è possibile sintetizzare nei seguenti aspetti principali:<br />
<br /></div>
<ul>
<li>Più di cento nuovi operatori a disposizione nello <a href="http://geospatialnews.planetek.it/2015/09/spatial-modeler-un-nuovo-strumento-per.html">Spatial Modeler</a>;</li>
<li>Pieno supporto per i dati <a href="https://earth.esa.int/web/guest/missions/esa-operational-eo-missions/sentinel-2">SENTINEL 2</a>;</li>
<li>Possibilità di fare analisi interferometriche con i dati <a href="https://earth.esa.int/web/guest/missions/esa-operational-eo-missions/sentinel-1">SENTINEL 1</a>;</li>
<li>Nuovi modelli geometrici per l’ortorettifica <a href="https://directory.eoportal.org/web/eoportal/satellite-missions/k/kazeosat-1">KazEOSat-1</a> e -2, <a href="http://www.telespazio.com/it/programmes-programmi/gokturk">GokTurk-1</a>;</li>
<li> Potenziamento del tool per l’enhancement on-the-fly delle immagini, <a href="https://www.youtube.com/watch?v=5sMiVwOE7bI">Image Chain</a>;</li>
<li>Nuovo Connettore per eseguire query sul catalogo di <a href="http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_apollo">ERDAS APOLLO</a> e connettersi con facilità ai dati;</li>
<li>Possibilità di eseguire misure (puntuali, lineari, puntuali) sui dati LIDAR, direttamente nella vista 3D.</li>
<li>Supporto per Windows 10 Pro;</li>
</ul>
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-n_RSRMQTwDE/VeghVCB9i4I/AAAAAAAAAsg/BDNWipKoCJgRfpoVDOXLs2Rahn4EgNBXACKgB/s1600/intergraph1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /><img border="0" height="149" src="https://1.bp.blogspot.com/-n_RSRMQTwDE/VeghVCB9i4I/AAAAAAAAAsg/BDNWipKoCJgRfpoVDOXLs2Rahn4EgNBXACKgB/s200/intergraph1.jpg" width="200" /></a><br />
Per chi volesse testare con mano le nuove funzionalità dei software
ERDAS IMAGINE, ERDAS APOLLO e degli altri software del Power Portfolio
sono disponibili delle licenze demo di 30 giorni. <br />
Se siete interessati s<span id="goog_325369209"></span><span id="goog_325369210"></span>crivete a sales@planetek.it o <a href="http://www.planetek.it/azienda/contatti/sedi_e_recapiti">telefonateci</a> e vi forniremo la licenza in pochissimo tempo. <br />
Nei prossimi articoli tratteremo, con maggiore dettaglio, alcuni aspetti tecnici, per chi intanto volesse approfondire è disponibile la seguente presentazione (in italiano) o <a href="https://www.scribd.com/doc/315562141/Hexagon-Geospatial-Power-Portfolio-2016-What-s-New-ITA">questo documento</a>. A presto!<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="485" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//www.slideshare.net/slideshow/embed_code/key/tgfXia54IkZtuX" style="border-width: 1px; border: 1px solid #ccc; margin-bottom: 5px; max-width: 100%;" width="595"> </iframe> <br />
<div style="margin-bottom: 5px;">
<b> </b><b><a href="https://www.slideshare.net/planetek" target="_blank"></a></b> </div>
Giuseppe Malderahttp://www.blogger.com/profile/09859272931700900482noreply@blogger.com0