07 settembre 2015

Spatial Modeler: un nuovo strumento per la creazione di workflow personalizzati

Chi lavora con dati geospaziali spesso è costretto a impiegare il proprio tempo in operazioni ripetitive e noiose. Tempo sottratto alle attività di maggiore valore come l’analisi dei risultati ottenuti, fondamentale per l’adozione di decisioni. Queste perdite di tempo possono essere drasticamente ridotte o  eliminate, se si adottano processi  automatizzati e flussi di lavoro personalizzati: questa è la finalità per cui Hexagon Geospatial ha messo a punto lo Spatial Modeler, il nuovo tool di ERDAS IMAGINE dedicato alla modellazione di processi di calcolo.



Lo Spatial Modeler consente di modellare operazioni di geoprocessing, anche complesse, attraverso procedure personalizzate e ripetibili, consentendo all'utente di  costruire dei workflow personalizzati per l'elaborazione delle immagini. Il tool fornisce centinaia di funzioni, algoritmi e strumenti analitici (denominati operators, vedi figura a sinistra) che possono essere facilmente concatenati ottenendo dei modelli personalizzati per la soluzione di problemi geospaziali.  I modelli creati possono essere salvati e  riutilizzati in altri progetti o in altre soluzioni in combinazione con altri operatori o con altri modelli.



L'interfaccia grafica dello Spatial Modeler è completamente integrata nel workspace di ERDAS IMAGINE: è costituita da una finestra di colore bianco dedicata all’editing (in cui disegnare il modello) e una finestra che contiene gli operatori da utilizzare per la costruzione del modello. Per costruire il modello è sufficiente  trascinare, con il mouse, gli operatori  nello spazio bianco dedicato all’editing. A ciascun operatore utilizzato corrisponderà un'icona dotata di porte d'ingresso (INPUT) e porte d'uscita (OUTPUT). Per collegare i vari operatori utilizzati è sufficiente connetterli mediante le porte di input e di output.


 E' possibile accere allo Spatial Modeler, per creare un nuovo modello, in due modi: dal menu File cliccando su New>Spatial Model Editor oppure dal ribbon Toolbox cliccando su Spatial Model Editor> Spatial Model Editor. Per utilizzare un modello salvato in precedenza è possibile utilizzare il comando File>Open>Open Spatial Model oppure dal ribbon Toolbox>Spatial Model Editor>Launch Spatial Model. 

sasasa
I modelli spaziali creati con lo Spatial Modeler possono essere pubblicati e resi disponibili su piattaforme web tramite ERDAS APOLLO Professional (tramite il tool Publish to ERDAS APOLLO, vedi figura a sinistra).  I modelli, infatti, possono essere salvati nel catalogo di Apollo ed essere inseriti tra le query che, automaticamente, la piattaforma online proporrà all'utente finale. In questo modo è possibile consentire agli utenti di una piattaforma web di usufruire, tramite interfacce intuitive, di potenti strumenti per l’elaborazione dei dati, con un semplice browser Internet.