Il
WWF Grecia ha intrapreso importanti azioni di ripristino naturalistico della
foresta di Dadia, supportando efficacemente il progetto con le tecnologie geospaziali
INTERGRAPH | ERDAS.
La Foresta di Dadia è un
Parco Nazionale sito nella zona di confine tra Europa e Asia. La zona comprende molte specie di flora e fauna della penisola balcanica – in particolare molte specie di uccelli rapaci - e si trova lungo una delle rotte migratorie più importanti per gli uccelli, caratteristica che la rende una regione chiave del sistema delle aree naturalistiche d’Europa. Per più di 20 anni,
WWF Grecia ha mappato e monitorato la Foresta Nazionale di Dadia. Sfortunatamente l'area è stata oggetto di
devastanti incendi durante la stagione estiva 2011. A causa dei forti venti che alimentarono le fiamme, l'incendio, sviluppatosi su più fronti, divenne incontrollabile tanto da costringere l'
evacuazione delle aree rurali limitrofe e da far dichiarare alle autorità pubbliche greche lo
stato di emergenza il 25 Agosto 2011. Il 26 Settembre 2011 è stato anche attivato dalla Segreteria Generale della Protezione Civile il servizio di
mappatura delle aree colpite dall'incendio, con relativa mappa dei danni, all'interno del Progetto
SAFER del programma europero
GMES, considerando l'evento un test importante per il servizio di gestione delle emergenze.
A seguito di questa calamità, il
WWF Grecia ha deciso di monitorare il Parco Nazionale della Foresta di Dadia avvalendosi di immagini satellitari
GeoEye-1 e dei software
INTERGRAPH | ERDAS per l'elaborazione di questi dati. Nonostante l'approccio seguito fosse per natura multidisciplinare, il progetto ha beneficiato della forte integrazione di workflow tra
ERDAS IMAGINE ed
LPS, le due suite software utilizzate come supporto alle operazioni di monitoraggio del Parco. In tutte le fasi di elaborazione dei dati, processi e i flussi di lavoro integrati all'interno dello stesso ambiente consentono l'ottimizzazione del lavoro di estrazione delle informazioni dalle immagini, di mappatura e di analisi e dei risultati.
ERDAS IMAGINE ed
LPS sono stati utilizzati per l’
ortorettifica e la
classificazione delle immagini object-oriented, la costruzione della
cartografia di Land Cover e la
mappatura delle specie floro-faunistiche.
ERDAS IMAGINE inoltre fornisce strumenti per la visualizzazione dei
risultati in
2D, 3D e in
simulazioni video che supportano molto la consapevolezza situazionale in situazioni di emergenza, grazie all'analisi tridimensionale del territorio e alla simulazione di scenari.
"Il successo del progetto attesta la capacità di aver saputo combinare le avanzate tecnologie geospaziali di Intergraph alla esperienza locale per fornire soluzioni tempestive per la sicurezza ambientale e la conservazione", ha detto Claudio Mingrino, Southern Europe Regional Manager Geospatial di Intergraph
Per ulteriori dettagli, leggete il
comunicato stampa recentemente pubblicato.
Il prezioso supporto che le tecnologie geospaziali (dati, algoritmi,
software, ecc.) offrono al monitoraggio degli incendi boschivi si palesa
quando occorre perimetrare accuratamente, e in tempi brevi, le aree
percorse dal fuoco, integrando i rilievi a terra soprattutto per le aree più difficilmente raggiungibili dagli operatori.
A tal proposito vi segnalo un'altra importante
case history (questa volta sfortunatamente sul nostro territorio italiano) di utilizzo di queste tecnologie da parte della
Regione Sardegna a seguito dei vasti incendi avvenuti nel Luglio 2009. Il
Servizio di Protezione Civile e antincendio ha, infatti, acquisito le immagini satellitari di quasi tutta la regione (sensore
SPOT4 e SPOT5) che, grazie alla disponibilità di più bande spettrali nella porzione dell’infrarosso, consentono di ottenere numerose informazioni sullo stato della vegetazione. Il loro trattamento con
ERDAS IMAGINE ha permesso di riconoscere puntualmente le porzioni di aree bruciate.
Algoritmi di processamento specifici sono stati implementati per calcolare gli indici di incendio BAI (Burned Area Index) e NBR (Normalized Burned Ratio).
Tali indici sono stati utilizzati come base per le procedure automatiche di vettorializzazione delle aree incendiate. Questo approccio ha pertanto messo in evidenza il beneficio di utilizzare procedure automatiche per delimitare correttamente le aree boscate, utilizzando le informazioni dell’infrarosso vicino e medi (NIR e SWIR). Tali informazioni sono molto preziose per integrare le informazioni raccolte in pieno campo mediante GPS o confermarne l’attendibilità al fine dell’imposizione dei vincoli temporali sulle aree percorse da incendio.
Per chi ha voglia di un approfondimento, è disponibile l'intera
case history.