Come probabilmente saprete, già dall' agosto 2019 la NVIDIA ha annunciato lo stop alla vendita del suo prodotto 3D VISION kit; questi occhialini non sono quindi più disponibili sul mercato e, cosa più grave, la NVIDIA non ne aggiorna più i driver. Se siete già in possesso di questi visori, questo mancato aggiornamento dei driver potrebbe creare problemi di instabilità e malfunzionamenti, ad esempio a seguito di un aggiornamento del sistema operativo. Di seguito vedremo come poter risolvere tecnicamente la questione e quali sono le possibili alternative.
20 maggio 2021
Occhialini 3D NVIDIA non più supportati: quali soluzioni adottare per la fotogrammetria?
Come probabilmente saprete, già dall' agosto 2019 la NVIDIA ha annunciato lo stop alla vendita del suo prodotto 3D VISION kit; questi occhialini non sono quindi più disponibili sul mercato e, cosa più grave, la NVIDIA non ne aggiorna più i driver. Se siete già in possesso di questi visori, questo mancato aggiornamento dei driver potrebbe creare problemi di instabilità e malfunzionamenti, ad esempio a seguito di un aggiornamento del sistema operativo. Di seguito vedremo come poter risolvere tecnicamente la questione e quali sono le possibili alternative.
Già da un paio di anni a questa parte, nelle nuove forniture di postazioni fotogrammetriche, ci siamo orientati su soluzioni alternative e tecnologicamente valide, come il monitor 3d Plural View prodotto dalla azienda tedesca Schneider. Questo monitor sfrutta la tecnologia OPEN-GL quad buffered stereo, per cui il suo funzionamento è certificato con schede grafiche quali l' NVIDIA QUADRO RTX 4000 o analoghe ed è sicuramente garantito per i prossimi anni.
06 maggio 2021
Rimozione del sunglint con ERDAS IMAGINE: un algoritmo implementato da Luigi Dattola di ARPACAL
Quando hai iniziato ad occuparti di telerilevamento?
Nel 2013, grazie all’interesse dell’allora mio Dirigente Francesco Falco, inizialmente producendo mappature delle coperture di cemento amianto da immagini iperspettrali MIVIS, per poi spostarmi verso applicazioni mirate al monitoraggio marino. Oggi continuo a lavorare in questi ambiti producendo mappature dei fondali, spesso finalizzate al censimento della Posidonia oceanica, pianta protetta, che si trova di frequente lungo le coste calabresi e diffusa nei mari italiani. Sul tema mi è capitato di produrre elaborati che hanno riguardato le coste sarde, lucane e pugliesi. Di recente ho iniziato ad affrontare le tematiche di ciò che viene definito “Ocean Color”.
Cirella (Cosenza). Località spesso rilevata da ARPACAL |
Come descriveresti il fenomeno del sunglint?
Quale metodo hai utilizzato per la rimozione del suglint?
- Il segnale nella banda del NIR è composto da solo “sunglint” e da un contributo “ambientale”: non vi è, in ogni caso, alcun contributo proveniente dal fondale;
- Il “sunglint” osservato nelle bande del visibile può considerarsi linearmente correlato con le bande NIR.
Un esempio di applicazione del modello sviluppato da Luigi Dattola, a sinistra l'immagini originale, a destra l'immagine elaborata. Immagini Satellitari WorldView-2 Maxar |
Come hai implementato questo algoritmo?
Il modello utilizzato per produrre immagini senza sunglint è stato implementato nello Spatial Modeler di ERDAS IMAGINE e consente, in pochi passaggi, di ottenere elaborati corretti sia che derivino da immagini satellitari, aeree o riprese da drone. Fondamentale è che nell’immagine siano riconoscibili porzioni per i quali si ha la ragionevole certezza che si tratti di fondali sufficientemente profondi. Nelle aree così individuate si procede al campionamento di piccole porzioni di superficie (creazione AOI) con sunglint di intensità differenti e valori percepiti bassi, medi e alti. Tale parametro assieme all’immagine da correggere andrà inserito nel modello che restituirà l’immagine corretta. Nel caso in esame è stata utilizzata un’immagine WV2 ripresa il 15 giugno 2015.
Per chi avesse interesse ad approfondire l’argomento, suggerisco di visitare questo link, dove si trova la pubblicazione di Hedley (2005) o di testare l'algoritmo da me sviluppato e che ho condiviso con la comunità internazionale di utenti del software ERDAS IMAGINE.
Come scaricare l'algoritmo per la rimozione del sunglint
Bibliografia
HOCHBERG, E.J., ANDRE´FOUE¨T, S. and TYLER, M.R., 2003
Sea surface correction of high spatial resolution Ikonos images to improve bottom mapping in near-shore environments. IEEE Transactions on Geoscience and Remote Sensing, 41, pp.1724–1729.
J. D. HEDLEY*, A. R. HARBORNE and P. J. MUMBY – 2005
Simple and robust removal of sun glint for mapping shallow-water benthos. International Journal of Remote Sensing Vol. 26, No. 10, 2107–2112
12 aprile 2021
Tutorial: Deep Learning per il riconoscimento automatico di oggetti sulle immagini satellitari
Abbiamo pubblicato un video tutorial gratuito che permette di costruire e utilizzare da zero, con il software ERDAS IMAGINE della Hexagon, degli algoritmi di Deep Learning per il riconoscimento automatico di oggetti sulle immagini (satellitare, aeree o da drone).
Risultato del video tutorial con mappatura automatica delle palme |
Registrati per guardare il video corso gratuito
Chi volesse approfondire e testare il software può richiedere gratuitamente il tutorial in italiano, i dati demo e una licenza di prova del software ERDAS IMAGINE Professional contattandoci all'indirizzo hexagon@planetek.it
18 marzo 2021
Segmentazione di immagini in ERDAS IMAGINE
Nell'ambito dell'image processing, per segmentazione si intende un processo che raggruppa i pixel di una immagine in segmenti o "cluster", in funzione del valore del pixel e della loro posizione.
- Image Segmentation;
- FLS Image Segmentation
10 marzo 2021
Anomaly Detection su dati iperspettrali PRISMA in ERDAS IMAGINE
Lo scenario applicativo più semplice è quello in cui non si conosce né la firma del materiale di interesse né la firma del background. Ci si può chiedere: "C'è qualcosa di insolito in questa scena?" Esempi potrebbero essere dei veicoli in un'area disabitata o la vegetazione in un terreno desertico.
Nel video di seguito viene mostrato un esempio di applicazione dell'algoritmo di Anomaly Detection, disponibile in ERDAS IMAGINE, applicato su un'immagine acquisita dal sensore iperspettrale dell'AGENZIA SPAZIALE ITALIANA - PRISMA - su un'area a sud della Sardegna il 4 Ottobre del 2019.
L'algoritmo, applicato su un'area coperta da foreste, permette di individuare facilmente delle strutture artificiali isolate (palazzi, antenne, ecc.), come conferma anche la visualizzazione delle stesse aree in Google Earth (è possibile sincronizzare la vista di ERDAS IMAGINE a quella di Google Earth, mediante il tab apposito).
Per ulteriori informazioni contattare hexagon@planetek.it
04 marzo 2021
Machine Learning e Deep Learning in ERDAS IMAGINE: un bignami
- Classificazione supervisionata di immagini, mediante approccio pixel based o object based;
- Riconoscimento automatico di oggetti;
- Utilizzo di algoritmi regressione (algoritmi predittivi);
Differenza tra Machine Learning e Deep Learning (in ERDAS)
L'immagine seguente sintetizza le differenze tra algoritmi di Machine Learning e Deep Learning in ERDAS. Lo step di training nel caso degli algoritmi di Machine Learning è semplificato dal punto di vista computazionale: questi algoritmi richiedono infatti un numero inferiore di dati di training con dei tempi ridotti di calcolo, anche utilizzando la CPU; nel caso degli algoritmi di deep learning l'utilizzo delle GPU (n.b. Nvidia Quadro) è fondamentale per poter abbattere i tempi di processing.
La differenza chiave tra algoritmi di Machine Learning e Deep Learning (in ERDAS) è riscontrabile però nella seconda riga: nel caso degli algoritmi di machine learning è l'operatore umano (esperto di elaborazione dati) che deve "scegliere" quali attributi definire e costruire per i dati di training, nel caso degli algoritmi di deep learning è l'algoritmo stesso che sceglie quali attributi utilizzare, partendo dall'analisi delle immagini.
Algoritmi per la classificazione supervisionata di immagini
Tutti gli algoritmi di intelligenza artificiale di ERDAS sono disponibili nello Spatial Modeler, se non sapete cosa sia potete recuperare tramite questo articolo e questo webinar. Per la classificazione delle immagini (pixel based o object based), troviamo i seguenti algoritmi:- CART;
- K-Nearest Neighbors
- Random Forest;
- Support vector Machine (SVM);
- Naive Bayes;
La differenza chiave tra algoritmi di Machine Learning e Deep Learning (in ERDAS) è riscontrabile però nella seconda riga: nel caso degli algoritmi di machine learning è l'operatore umano (esperto di elaborazione dati) che deve "scegliere" quali attributi definire e costruire per i dati di training, nel caso degli algoritmi di deep learning è l'algoritmo stesso che sceglie quali attributi utilizzare, partendo dall'analisi delle immagini.
Algoritmi per la classificazione supervisionata di immagini
Tutti gli algoritmi di intelligenza artificiale di ERDAS sono disponibili nello Spatial Modeler, se non sapete cosa sia potete recuperare tramite questo articolo e questo webinar. Per la classificazione delle immagini (pixel based o object based), troviamo i seguenti algoritmi:- CART;
- K-Nearest Neighbors
- Random Forest;
- Support vector Machine (SVM);
- Naive Bayes;
Reti Neurali per il riconoscimento di oggetti
- Inception: una rete neurale convoluzionale a 22 strati sviluppata da Google;
- Faster R-CNN RESNET 101: qui trovate qualche informazione in più su questa rete;
Utilizzando ERDAS IMAGINE è possibile anche costruire un dataset di dati di training per algoritmi di machine Learning (su questo punto ci torneremo in uno dei prossimi articoli).
Algoritmi di Regressione per Analisi Predittive
- Cart Regressor;
- Random Forest Regressor;
Se vi interessa approfondire il tema del machine learning e del deep learning con ERDAS IMAGINE, richiedi una copia gratutita del WhitePaper sul Machine Learning in ERDAS IMAGINE, scrivendo una mail all'indirizzo hexagon@planetek.it
22 febbraio 2021
Dati satellitari ad altissima risoluzione e ERDAS IMAGINE per l'aggiornamento della linea di costa: un caso di studio dell'Università dell'Aquila
Conoscere il territorio nel quale viviamo è un importante passo per la sua conservazione e manutenzione. L'ambiente costiero è un ambiente dinamico, soggetto a continui cambiamenti, quali, ad esempio: geologici, geomorfologici, idrodinamici, biologici, climatici e antropici. Il monitoraggio di queste aree risulta, quindi, essere fondamentale per la salvaguardia, sia del patrimonio culturale che della popolazione che vive in queste zone. L'attuale disposizione di tecnologie avanzate, come le immagini satellitari, permette di studiare e analizzare vaste aree del territorio in maniera rapida e fornisce a utenti professionali e ad istituzioni, quali Regioni, Protezione Civile, etc.., la possibilità di gestire prontamente le emergenze ambientali.
L'attuale Laboratorio di Geomeatica. A partire da sx: Professoressa D. Dominici, Ricercatrice M.Alicandro, Dottoranda S.Zollini |
Figura 1: Una delle fasi di pre-elaborazione, inserimento dei GCP
(Ground Control Points) per l'ortorettifica di immagini satellitariCon il software ERDAS IMAGINE Professional, per esempio, è stato possibile pre-elaborare le immagini satellitari (in figura 1 è rappresentata una delle fasi di pre-elaborazione) e, in seguito, applicare indici e algoritmi comunemente utilizzati in letteratura per questi scopi. Tra i più efficaci vanno sicuramente menzionati il WVWI (WorldView Water Index, Figura 2) e l'NDVI (Normalized Difference Vegetation Index) dai quali è stato possibile definire ed estrarre in maniera netta la linea di riva. Anche la classificazione (figura 3) ha fornito risultati interessanti. Da questa analisi è stato possibile evidenziare le differenze di profondità del mare e quelle tra sabbia asciutta e bagnata.
- La disposizione di immagini e dati in tempi brevi;
- I costi relativamente contenuti rispetto alle tecniche tradizionali;
- La possibilità di acquisire immagini di grandi estensioni in qualunque zona (anche in quelle critiche dal punto di vista della sicurezza dell'operatore);
- L'alta ripetibilità della presa (dipendente dal tempo di rivisitazione dei satelliti).
Figura 2: Applicazione del WorldView Water Index su
immagine satellitare ad altissima risoluzione |
- ALICANDRO, M., BAIOCCHI, V., BRIGANTE, R., & RADICIONI, F. (2019). Automatic Shoreline Detection from Eight-Band VHR Satellite Imagery. Journal of Marine Science and Engineering, 7(12), 459.
- BAIOCCHI, V., DEL GUZZO, F., DOMINICI, D., & LELO, K. (2007, June). Comparative methods for the extraction of coastal areas from VHR images. In Proceedings 27th EARSeL Symposium (pp. 7-9).
- DE GIROLAMO P, BELTRAMI G.M, VISCA C, DEL GUZZO F, DOMINICI D. (2006). Monitoraggio costiero a scala regionale mediante utilizzo di immagini satellitari ad alta risoluzione. IDRA. 10-15 settembre.
- DOMINICI D, BAIOCCHI V., RADICIONI F., BRIGANTE R. (2012). Dètermination de la ligne de còte par des imabes multi-spectrales haute rèsolution. GÉOMATIQUE EXPERT, vol. 86, p. 28-35, ISSN:
1620-4859. - DOMINICI D., BAIOCCHI V., DEL GUZZO F., Utilisation des images a’ haute rèsolution pour la surveillance d’unè zone cotiere. Geomatique Expert- N.51- Jun-Juillet 2006- ISSN
1620-4859. - DOMINICI D., BELTRAMI G.M., DE GIROLAMO P., Ortorettifica di immagini satellitari ad alta risoluzione finalizzata al monitoraggio costiero a scala regionale. STUDI COSTIERI –Dinamica e difesa dei litorali- Gestione integrata della fascia costiera. N.11 2006 .ISSN
1129-8588. - DOMINICI, D., ZOLLINI, S., ALICANDRO, M., DELLA TORRE, F., BUSCEMA, P. M., & BAIOCCHI, V. (2019). High Resolution Satellite Images for Instantaneous Shoreline Extraction Using New Enhancement Algorithms. Geosciences, 9(3), 123.
- PALAZZO, F., BAIOCCHI, V., DEL FRATE, F., GIANNONE, F., DOMINICI, D., LATINI, D. & REMONDIERE, S. (2011). Remote Sensing as a Tool to Monitor and Analyse Abruzzo Coastal Changes: Preliminary Results from the ASI COSMO-Coast Project. In 5th EARSeL Workshop on Remote Sensing of the Coastal Zone Proceedings.
- PALAZZO, F., BAIOCCHI, V., LELO, K., MILONE, M. V., MORMILE, M., MINCHELLA, A.& DOMINICI, D. (2012). Observing Coastlines with Satellite Data: a Case Study in Abruzzo (Italy). In Proc. 32 EARSEL Symposium Advances in Geosciences (Eds KG Perakis, AK Moysiadis).
- PALAZZO, F., LATINI, D., BAIOCCHI, V., DEL FRATE, F., GIANNONE, F., DOMINICI, D., & REMONDIERE, S. (2012). An application of COSMO-Sky Med to coastal erosion studies. European Journal of Remote Sensing, 45(1), 361-370.
- ZOLLINI, S., ALICANDRO, M., CUEVAS-GONZÁLEZ, M., BAIOCCHI, V., DOMINICI, D., & BUSCEMA, P. M. (2020). Shoreline Extraction Based on an Active Connection Matrix (ACM) Image Enhancement Strategy. Journal of Marine Science and Engineering, 8(1), 9.
15 febbraio 2021
Scopri le novità di ERDAS IMAGINE 2020 Update 2
Una nuvola di punti estratta da una stereocoppia Maxar WorldView-3, utilizzando il nuovo tool di ERDAS, DSM EXTRACTOR |
La Hexagon ha da poco rilasciato un aggiornamento di ERDAS IMAGINE 2020: l’Update 2, release
Ci sono diverse novità interessanti che possono rendere più semplice e performante il tuo lavoro con le immagini satellitari, da aereo o da drone:
- IMAGINE DSM Extractor: Questo nuovo modulo dispone di algoritmi SGM (Semi-Global Matching) che permettono di generare, in modo più rapido, modelli 3D della superficie terrestre molto accurati e dettagliati. Sostituisce i precedenti algoritmi presenti in AutoDTM e permette di generare modelli 3D da stereocoppie satellitari (ad esempio dati Maxar Worldview-3 o OPSAT-3000) e da dati aerei.
- Nuovi sensori e formati supportati: questo update di ERDAS gestisce diversi nuovi sensori, tra i più importanti il sensore iperspettrale dell’Agenzia Spaziale Italiana PRISMA, i minisatelliti ottici della costellazione AIRBUS Pleiades Neo e della costellazione Planet, i minisatelliti SAR della costellazione ICEYE e i dati del satellite Sentinel 3 del programma Copernicus;
- Nuovi tool per il processamento di dati SAR Sentinel-1: tra cui il tool per la calibrazione radiometrica e quello per la correzione dei parametri orbitali;
- Possibilità di gestire in ERDAS IMAGINE dati SAR acquisiti da drone: grazie alla funzionalità In-Phase e Quadrature to/from Magnitude e Phase conversion;
- Diversi nuovi operatori dello Spatial Modeler: lo strumento di ERDAS che permette di automatizzare i flussi di lavoro si arricchisce di anno in anno di nuove funzionalità che permettono di processare grandi quantità di dati in modo automatico. Questo Update contiene nello specifico numerosi operatori per la fotogrammetria aerea;
- Altre nuove funzionalità che migliorano l’interfaccia e la user-experience (opzioni nel tool Image Chain, Layout Machine Learning, altri tool, ecc.).
Per una descrizione dettagliata delle nuove funzionalità ti invito a consultare il documento “Release Guide”, scaricabile dal seguente link.
Ti ricordo inoltre che, qualche mese fa, Planetek Italia ha rilasciato gratuitamente, per tutti gli utenti ERDAS italiani con un contratto di manutenzione attivo, il plugin “PRISMA for ERDAS IMAGINE”; questo plugin consente di processare i dati iperspettrali del sensore PRISMA della Agenzia Spaziale Italiana ottenendo automaticamente utili informazioni sulla zona di interesse. Se sei interessato al plugin, o a conoscere meglio le possibilità che offre il sensore PRISMA,
Per ricevere una licenza demo di ERDAS IMAGINE 2020 e/o del plugin gratuito per gestire i dati PRISMA contattaci all'indirizzo hexagon@planetek.it