23 aprile 2013

Massimizzare il valore dei Big Data con ERDAS APOLLO

Il ruolo e l'importanza della consapevolezza geografica come componente fondamentale dei processi decisionali e di business è un elemento riconosciuto da governi, agenzie e grandi organizzazioni a livello mondiale. L'innovazione tecnologica in questi ultimi anni ha reso disponibile differenti fonti di dati geospaziali: immagini satellitari e foro aeree, dati ottici, radar e nuvole di punti, modelli altimetrici, dati acquisiti da droni e sitemi UAV, video acquisiti da sistemi di telecamere e sensori, dati acquisiti da smartphone e dispositivi mobile dotati di tecnologia GPS, ecc.

La disponibilità di dati geospaziali è davvero ampia tanto che si parla di Big Data anche in ambito geospaziale, volendo indicare grandi aggregazioni di dati, la cui grandezza e complessità richiede strumenti più avanzati rispetto a quelli tradizionali, in tutte le fasi del processo (dalla gestione, all'aggiornamento, passando per condivisione, analisi e visualizzazione).
Il paradigma dei Big Data si basa sulle tre "V": volume, velocità e varietà, cioè dimensioni dei dati prodotti, velocità con cui vengono acquisiti o aggiornati e varietà delle fonti. Traducendo in ambito geospaziale, possiamo affermare che il paradigma è valido se pensiamo all'enorme volume di dati ormai disponibili a livello globale, all'alta frequenza con cui questi vengono aggiornati attraverso nuove acquisizioni e alla varietà delle piattaforme e dei sensori impiegati. Alcune considerazioni e stime in questa interessante infografica
I Big Data aprono un nuovo scenario fatto di sfide ma anche di opportunità
Se guardiamo alle sfide, i Big Data pongono dei problemi legati alla loro complessità.
Oltre alle dimensioni, la sfida principale nell'utilizzo dei Big Data è legata alle difficoltà di integrare ed elaborare correttamente dati provenienti da fonti completamente differenti e diversi per tipologia, caratteristiche, risoluzione, formato, ecc. 
Le opportunità che, invece, i Big Data offrono sono legate al loro enorme valore informativo intrinseco. Un simile approccio consente di ottenere informazioni di maggior qualità e valore perchè basate su analisi più complete e integrate.
Per vincere le sfide e cogliere le opportunità legate all'utilizzo dei Big Data, Intergraph ha nel suo portfolio soluzioni specifiche come ERDAS APOLLO.  
ERDAS APOLLO è un sistema completo, basato sugli standard interoperabili OGC/ISO, che consente facilmente di catalogare, ricercare, scoprire, elaborare e diffondere, in maniera controllata e sicura, grosse banche dati e servizi web (immagini, dati vettoriali, LiDAR, modelli altimetrici, servizi web, foto, video e documenti). 
ERDAS APOLLO fornisce un ambiente interconnesso per la gestione di dati geospaziali, metadati, utenti e strumenti di elaborazione, configurandosi come una solida Infrastruttura di Dati Territoriali (SDI).
Come sottolineato da Mladen Stojic -Vice President, Geospatial at Intergraph SG&I - in un suo post su GISCafé, nelle grandi organizzazioni i Big Data sono spesso archiviati su dispositivi non centralizzati e disseminati in maniera caotica tra diversi uffici e dipartimenti. Anche quando centralizzati in un unico database, i dati non sempre vengono utilizzati in modo utile ed efficiente.
A queste problematiche, ERDAS APOLLO risponde con funzionalità specifiche:
  • Rintracciare nella rete aziendale, attraverso data crawlers intelligenti ed automatizzati, immagini e webservices geografici; in questo modo l'archivio dei dati si aggiorna automaticamente risolvendo i problemi legati alla gestione di terabyte di dati;
  • Estrarre con gli harvester le informazioni importanti dai dati e dai servizi rintracciati (metadati, caratterisitche del sensore, ecc.) in maniera automatica, garantendo un grande risparmio di tempo e la fedeltà delle informazioni reperite; i metadati di ERDAS APOLLO vengono pubblicati in maniera conforme allo standard ISO 19115, garantendo la piena compatibilità con quanto richiesto dall'Agenzia per l'Italia Digitale per l'aggiornamento del Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali (RNDT);
  • Catalogare le immagini e i servizi web, indicizzandone i dati ovunque essi si trovino all'interno dell'azienda, evitando perdite di tempo e consentendone l'uso immediato all'occorrenza;
  • Servire i dati così organizzati, anche sotto forma di mosaici orto-corretti o di prodotti geografici a valore aggiunto, sia per le applicazioni desktop o con client Web; ERDAS APOLLO implementa i protocolli di comunicazione e condivisione di dati geospaziali previsti dall'OGC (WMS, WMTS, WCS, WFS, WMC, WFS-T e CS-W); inoltre consente di rendere disponibili via web grandi volumi di dati raster grazie ai protocolli ECW-P, OTDF, JPIP, ecc. 
Volendo riassumere, con ERDAS APOLLO il database viene aggiornato automaticamente con i nuovi dati acquisiti e il catalogo dei dati e metadati viene ugualmente aggiormato in maniera consistente.

Un'interessante opportunità

Per scoprire le novità di ERDAS APOLLO 2013 partecipa all'Intergraph Geospatial World Tour 2013 Italy.
Noi di Planetek Italia,insieme ai nostri colleghi di Intergraph Italia, dal 7 al 21 Maggio 2013 saremo in giro per tutto il territorio nazionale, da Cagliari a Roma, da Venezia a Milano e Genova e, infine, a Catania.
In totale 6 tappe per raccontare tutte le novità e le potenzialità del nuovo portfolio Intergraph Geospatial Portfolio 2013, la nuova suite 2013 di prodotti unificati Intergraph e ERDAS.
Scopri i dettagli, l'agenda e le modalità di iscrizione sul sito di Planetek Italia.

15 aprile 2013

GeoXperience Webinar: Le novità della suite Intergraph GeoMedia 2013

Domani siamo nuovamente on line con il prossimo GeoXperience Webinar:

Martedì 16 Aprile - ore 12,00 

Le novità della suite Intergraph GeoMedia 2013 

Iscriviti al webinar dal sito di Planetek Italia    


Hai bisogno di un software GIS potente ma allo stesso tempo facile da utilizzare? Desideri strumenti di analisi raster/vector integrati in un'unica soluzione? Hai bisogno di performance di visualizzazione e analisi dei dati avanzate?
 
Il mercato della geomatica richiede sempre più soluzioni software capaci di gestire qualsiasi tipo di dato geospaziale con strumenti di elaborazione automatici e semplici da utilizzare. La nuova release Intergraph GeoMedia 2013 offre all’utente il pieno supporto a dati di qualsiasi natura e una grande facilità d’uso per estrarre dai dati l’informazione desiderata. Le principali novità della nuova release 2013 includono:
  • Nuova interfaccia grafica, un nuovo design dell’interfaccia utente organizzata per Ribbon;
  • Aumentate performance, un intelligente sistema di caching rende l’accesso alle banche dati estremamente veloce;
  • Integrazione con ERDAS, oltre a strumenti di analisi raster anche la connessione diretta al catalogo di ERDAS APOLLO.
Intergraph GeoMedia 2013 consolida ulteriormente il forte processo di integrazione con le soluzioni ERDAS, rafforzando i suoi strumenti di analisi GIS con i potenti strumenti di analisi raster di IMAGINE. Oltre all’interfaccia grafica organizzata per Ribbon, nuovi strumenti per l’inserimento di annotazioni ed etichette rendono GeoMedia 2013 estremamente facile da usare.
Durante il webinar saranno illustrate tutte le caratteristiche della nuova versione 2013 e i benefici che ne derivano dalla sua adozione attraverso casi d’uso.


Il webinar darà un'anteprima di alcuni degli argomenti che saranno trattati e approfonditi durante l'Intergraph Geospatial World Tour 2013  Italy.

Dal 7 al 21 Maggio 2013 saremo in giro per l'Italia, da Cagliari a Roma, da Venezia a Milano e Genova e, infine, a Catania. In totale 6 tappe per raccontare tutte le novità e le potenzialità del nuovo portfolio Intergraph Geospatial Portfolio 2013, la nuova suite 2013 di prodotti unificati Intergraph e ERDAS.
Scopri i dettagli, l'agenda e le modalità di iscrizione sul sito di Planetek Italia.

05 aprile 2013

GeoXperience Webinar: le novità della suite Intergraph ERDAS 2013

La prossima settimana siamo nuovamente on line con il prossimo GeoXperience Webinar:

Martedì 09 Aprile - ore 12,00 

Le novità della suite Intergraph ERDAS 2013 

Iscriviti al webinar dal sito di Planetek Italia    

Ecco le domande a cui daremo risposta:
Vuoi analizzare nuvole di punti LiDAR integrandole ai tuoi dati raster e vector? Desideri un unico ambiente per analisi di remote sensing, GIS e fotogrammetria? Hai bisogno di strumenti automatici per l’analisi dei tuoi dati radar SAR?

Il mercato della geomatica richiede sempre più soluzioni software capaci di gestire qualsiasi tipo di dato geospaziale con strumenti di elaborazione automatici e semplici da utilizzare.
La nuova release della suite ERDAS IMAGINE 2013 offre all’utente il pieno supporto a dati di qualsiasi natura e processi automatizzati per estrarre dai dati l’informazione desiderata. Le principali novità della nuova release 2013 includono:
  • Point Cloud Toolbar, una nuova barra di funzioni sviluppata specificatamente per l’analisi delle nuvole di punti LiDAR;
  • Radar Analyst Workstation, un nuovo set di strumenti per il riconoscimento automatico di feature su immagini radar SAR;
  • Spatial Modeler, un nuovo ambiente di creazione di workflow personalizzati che integra nativamente operatori di IMAGINE, di GeoMedia ed LPS, oltre a supportare script in linguaggio Python.
ERDAS IMAGINE 2013 consolida ulteriormente il forte processo di integrazione con le soluzioni Intergraph, rafforzando i suoi strumenti di analisi raster con i potenti strumenti di analisi GIS di GeoMedia. In particolare, lo Spatial Modeler rappresenta il punto di massima unione e convergenza di queste soluzioni, offrendo funzionalità specifiche di remote sensing, di GIS e di fotogrammetria per creare modelli di analisi spaziale personalizzati.

Il webinar darà un'anteprima di alcuni degli argomenti che saranno trattati e approfonditi durante l'Intergraph Geospatial World Tour 2013  Italy.
Dal 7 al 21 Maggio 2013 saremo in giro per l'Italia, da Cagliari a Roma, da Venezia a Milano e Genova e, infine, a Catania. In totale 6 tappe per raccontare tutte le novità e le potenzialità del nuovo portfolio Intergraph Geospatial Portfolio 2013, la nuova suite 2013 di prodotti unificati Intergraph e ERDAS.
Scopri i dettagli, l'agenda e le modalità di iscrizione sul sito di Planetek Italia.
 

29 marzo 2013

Intergraph Geospatial World Tour 2013 Italy


Ecco la nuova equazione dedicata agli utenti del mondo della geomatica:

3 + 3 = 6
3 risorse: fotogrammetria, telerilevamento e GIS in un'unica piattaforma per trasformare i tuoi dati in conoscenza geografica.
3 applicazioni: analisi e utilizzo di big data, servizi geografici per le smartcities e utilizzo di open data per politiche di trasparenza e buon governo.
6 tappe in tutta Italia: raccontiamo le nostre soluzioni e condividiamo le nostre esperienze.


Anche quest'anno approda in Italia:
Intergraph Geospatial World Tour 2013  Italy

Dal 7 al 21 Maggio 2013 saremo in giro per l'Italia, da Cagliari a Roma, da Venezia a Milano e Genova e, infine, a Catania. In totale 6 tappe per raccontare tutte le novità e le potenzialità del nuovo portfolio Intergraph Geospatial Portfolio 2013, la nuova suite 2013 di prodotti unificati Intergraph e ERDAS.

Organizzato direttamente da noi di Planetek Italia e da nostri colleghi di Intergraph Italia, con il supporto dei partner locali, il Tour è un evento gratuito itinerante che si pone l'obiettivo di presentare le soluzioni del nuovo portfolio prodotti 2013. La filosofia perseguita dagli sviluppatori della case madre è stata quella di offrire strumenti efficaci per rendere più SMART i processi decisionali in tutti i contesti: Pubblica Amministrazione, Difesa, Protezione Civile, Trasporti, ecc. 
Infatti, il nuovo approccio di Intergraph all'informazione geografica si basa sull'integrazione in un’unica suite di applicazioni specifiche per la fotogrammetria, il telerilevamento e il GIS, valorizzando appieno l'ampio patrimonio di tecnologie geospaziali in dotazione: le suite software ERDAS e GeoMedia.   
Combinando tool di analisi avanzate con soluzioni efficienti per la gestione di grandi banche dati, la nuova suite 2013 semplifica l’aggiornamento e la condivisione di informazioni geospaziali e flussi di lavoro. Nuovi strumenti per esplorare le nuove frontiere dell’informazione territoriale: analisi e utilizzo di big data, implementazione di servizi geografici per le smartcities, utilizzo di open data e open linked data a supporto di politiche di trasparenza e di buon governo.
 
Per il calendario delle tappe, l'agenda dell'evento e le istruzioni su come pre-iscriversi, consulta la pagina qui in alto Geospatial Tour 2013: le tappe italiane oppure il sito di Planetek Italia.

27 febbraio 2013

GeoMedia Smart Client: uno sguardo da vicino

Con il GeoXperience Webinar del 20 Novembre scorso

Semplice come un App, potente come un GIS: Intergraph GeoMedia Smart Client 2013

abbiamo presentato la soluzione GeoMedia Smart Client di casa Intergraph per condividere via web workflow di analisi GIS e offrire avanzate capacità di editing dei dati.

GeoMedia Smart Client è una soluzione basata su web, che si colloca tra le applicazioni desktop GIS e le piattaforme di Web mapping, ideale per sviluppare e condividere workflow personalizzabili di analisi GIS, facili da usare anche per utenti non esperti
GeoMedia Smart Client soddisfa le necessità dei professionisti più esigenti, che sono soliti lavorare con soluzioni GIS desktop performanti, ma con il vantaggio d’essere una soluzione più agile e snella, basata su Web.
Ricordo a tutti che è disponibile la registrazione video del webinar nel nostro archivio. Durante il webinar mi sono state rivolte alcune domande che voglio qui riprendere e integrare con altri quesiti che ci chiedono solitamete i nostri clienti.
Ecco un report utilissimo per capire meglio tutte le funzionalità e le caratteristiche di GeoMedia Smart Client:
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  • Cosa deve essere installato lato client e lato server per poter accedere all'applicazione? Sono necessari dei requisiti particolari? La tecnologia di GeoMedia Smart Client è un framework per realizzare applicazioni Web GIS con un client basato su Java, che consente di supportare funzionalità GIS avanzate. Lato client, quindi, è previsto come unico prerequisito l'installazione della Java Virtual Machine e all'applicazione ci si collega tramite un qualsiasi browser web. La scelta della tecnologia Java rende GeoMedia Smart Client una soluzione multipiattaforma, supportata da tutti i sistemi operativi (Windows, LINUX, Mac, ecc.), e priva di dipendenze da componenti di terze parti, non affetta quindi da problemi di versioni o compatibilità. Lato server occorre installare il modulo Workflow Manager e l'Administration Console, entrambi web-based e basati su tecnologia .NET di Microsoft, ed è richiesto Windows Server come sistema operativo, dalla versione 2003 alla 2012 (sia a 32 che a 64 bit). Nella configurazione server più semplice, è possibile installare i moduli Workflow Manager e Administration Console assieme all'istanza di database. In alternativa, si possono installare i moduli e i database su server differenti (database server - application server), in modo da distribuire il carico di lavoro. I database supportati nativamente sono ORACLE (è sufficiente la versione SE, non è richiesto necessariamente la versione Spatial) e Microsoft SQL Server 2008, mentre per i formati raster sono supportati TIFF, GeoTIFF, JPG e PNG. L'ambiente server può essere ottimizzato e integrato con GeoMedia WebMap o con ERDAS Apollo per estendere i formati supportati sia per i dati vettoriali (shapefiles, MS Access, MapInfo, DWG, DXF, DGN) che raster (COT, ECW), supportando pienamente anche servizi web OGC (WMS e WFS). L'integrazione con GeoMedia WebMap consente anche la trasformazione dei sistemi di coordinate on-the-fly.  Le comunicazioni client/server sono interamente basate su web services, con protocollo SOAP (Simple Object Access Protocol) sia http che https, gestiti attraverso IIS (Internet Information Services) di Microsoft.
  • Come funziona il caching dei dati? GeoMedia Smart Client è caratterizzato da un servizio di caching “intelligente” dei dati geografici vettoriali e/o raster. È possibile settare una cache a livello server, a livello di LAN (su NAS o SUN) e a livello di client. Ciò vuol dire che i dati consultati, cioè generati dall'application server, se richiesti una seconda volta, vengono forniti direttamente dalla cache, incrementando la velocità di accesso ai dati e riducendo drasticamente la quantità di informazioni trasferita tra server e client. Il caching “intelligente” consente anche di usare il client in modalità offline, cioè senza connessione con il server, garantendo il funzionamento anche in presenza di cadute di connettività. La modalità offline è molto utile ad es. per effettuare editing disconnesso quando si utilizza un dispositivo mobile per operazioni di rilievo in campo in zone non coperte dalla rete dati. Una volta ristabilita la connessione al server, la sincronizzazione della cache lato client con la cache a livello server avviene automaticamente (è consentita anche una sincronizzazione manuale). L'accesso ai dati può avvenire anche in modalità "Live", caricando gli stessi direttamente dal database. Le varie opzioni di accesso ai dati (caching o live) vengono definite a livello di amministrazione per ogni singola feature class. E' possibile definire anche un servizio di tiling per ottimizzare l'accesso e la consultazione dei dati. Con il tiling l'intero dataset da pubblicare viene suddiviso, con coerenza spaziale rispetto alle feature class che lo compongono, in elementi fisici secondo una griglia spaziale a maglia quadrata, con il vantaggio che solo i dati effettivamente visualizzati alla scala con la quale opera il client saranno trasferiti sulla rete.
  • In concreto, come è possibile digitalizzare una nuova feature o editarne una pre-esistente? L'editing dei dati passsa attraverso la definizione di un workflow specifico che definisce quali operazioni sono consentite, su quali feature, ecc. E' possibile editare o digitalizzare una nuova feature appartenente ad una feature class già esistente. Lato client, l'utente che ha i relativi diritti, accede all'applicazione e lancia il workflow di editing sfruttando tutte le funzioni tipo CAD disponibili: 
    • strumenti di redline (cattura ed editing) per l'inserimento di geometrie, annotazioni e markups sulla mappa, che possono essere salvati direttamente sul database o nella directory di cache locale;
    • strumenti di snapping (configurabili per ogni feature class) per il controllo topologico;
    • strumenti di query spaziale/alfanumerica per filtrare le feature sulla base delle informazioni relative agli attributi o di constraints spaziali;
    • strumenti di selezione delle feature (basati anche su oggetti geometrici quali poligoni, circonferenze, ecc.).
Terminata la digitalizzazione, è possibile salvare le modifiche direttamente sul database. Sono inoltre disponibili funzioni di measure (misure di distanze, perimetri, aree, ecc. che vengono perse alla chiusura della sessione) e dimensioning dei dati (le misure vengono salvate direttamente nel database o nel profilo utente, che le ritrova in mappa all'accesso successivo). Le funzioni di redline, measure e dimensioning sono efficacemente assistite da operatori di Construction Aid, che consentono di imporre dei constraint (ampiezza, altezza, lunghezza, ecc) alle geometrie da disegnare. Altra funzione molto utile è la quella di printing, che consente di stampare la mappa creata, inserendo reportistica, definendo i layout e i formati (dal formato A4 ad A0) e potendo visualizzare anche l'anteprima. A livello di interfaccia client, tutte queste funzioni sono agevolmente organizzate per tab. A livello di amministrazione, i diversi tab sono configurabili  per ogni profilo utente, in modo da abilitare o meno determinate funzioni a determinati utenti.
  • Che cosa è esattamente un workflow e come si crea? Un workflow è un flusso di lavoro che l'analista o esperto GIS, lato back-end, crea con il Workflow Manager e che rende poi disponibile, lato front-end, attraverso la piattaforma di GeoMedia Smart Client. I workflow servono per eseguire specifiche analisi o azioni sui dati ai quali si ha accesso. Un esempio può essere la definizione di uno specifico workflow che consenta a determinati utenti di editare o digitalizzare una nuova feature all'interno di una feature class, definendo anche delle regole di validazione automatica per ogni nodo del workflow. Altri esempi possono essere: effettuare il merge di particelle catastali; creazione/modifica di una particella catastale e salvataggio in un altra tabella, con invio automatico di una mail per richiedere la validazione della modifica, ecc. Il Workflow Manager genera dei file .xml che posssono essere anche editati per customizzare in maniera molto verticale le azioni consentite (queries, analysis, editing, reports, ecc.).
  • E' possibile intergrare altri applicativi in GeoMedia Smart Client? All'interno di un workflow è possibile integrare applicazioni web pre-esistenti (es. anagrafica) e dati provenienti da fonti esterne (es. spreadsheet di excel) utilizzando la tecnologia SOAP.
  • GeoMedia Smart Client è supportato su dispositivi mobile? Come detto in precedenza, l'unico prerequisito lato client richiesto è l'installazione della Java Virtual Machine, per cui tutti i tablet e i dispositivi mobile che soddisfano tale prerequisito supportano l'applicazione. Avere acccesso all'applicazione su tali dispositivi è molto utile nel caso di rilievi in campo e/o sopralluoghi in cui sia necessario l'aggiornamento dei dati tramite editing dell'operatore che esegue il rilievo.
  • Nella configurazione del progetto è possibile partire da un file .gws progettato in GeoMedia? I progetti vengono creati in area di amministrazione, definendo tutti i parametri necessari quali nome progetto, modalità di connessione ai database, feature class associate, sistema di riferimento, stilizzazione, ecc. Con GeoMedia è possibile predisporre tutto il progetto in ambiente desktop e poi importarlo nella piattaforma utilizzando le library di GeoMedia stesso. 
  • Come vengono gestiti i profili di accesso dei vari utenti al sistema? E' possibile definirli su base geografica? E' possibile definire differenti diritti di editing sui dati? L'amministratore dell'applicazione può definire una serie di ruoli/privilegi a cui legare i profili dei vari utenti per regolamentare l'accesso all'applicazione e le azioni consentite. Tali regole possono essere definite su base geografica (aree specifiche), su particolari feature assegnate o su specifici workflow di editing. Il tutto viene gestito attraverso la console di amministrazione.
  • Come viene gestito il conflitto di editing se due utenti lo fanno contemporaneamente su una stessa zona? La risposta si aggancia alla domanda precedente: si possono definire differenti ruoli con specifici diritti basati su particolari aree, feature o workflow di editing.
  • Che tipo di controlli topologici sono disponibili? Possono essere complessi e riferiti a molteplici strati cartografici (ad es. se voglio disegnare un edificio o modificarlo devo poter sovrapporre il poligono che ho tracciato con query spaziale al layer dei vincoli, al layer dell'idrografia e al layer del piano regolatore)? In fase di definizione del workflow di editing si può inserire Il controllo topologico in fase di editing dei dati viene svolto lato server con delle query complesse spaziali/alfanumeriche combinate, definite all'interno del workflow, che visualizzano la verifica a video. In questo caso, occorre avere un accesso “live” alla feature class da editare.
  • Come viene gestita la tematizzazione dei dati geografici all'interno di GeoMedia Smart Client? GeoMedia Smart Client supporta pienamente lo standard OGC SLD per la rappresentazione cartografica dei dati vettoriali.
  • Il nuovo thin client sostituirà anche quello di ERDAS APOLLO? Il nuovo thin client di GeoMedia Smart Client è quello di Geospatial Portal, unificato per tutti i prodotti server browser based di Intergraph. L'interfaccia, semplice da usare e intuitiva per la navigazione, è stata modernizzata con un look ottimizzato per PC, dispositivi mobile o tablet.
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Invito tutti ad accedere al nuovo Geospatial Server Demo Portal per testare GeoMedia Smart Client e tutti i prodotti server di Intergraph. E' un portale davvero interessante per testare le funzionalità dei vari prodotti e offre anche utili istruzioni per effetuare le proprie demo.

28 gennaio 2013

GeoXperience Webinar: ERDAS Radar Mapping Suite

Riprende domani il consueto appuntamento con i GeoXperience Webinar:
Martedì, 29 Gennaio ore 12,00

Utilizziamo i dati Cosmo-SkyMed nella suite Radar di ERDAS IMAGINE per la gestione delle emergenze


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Domani affronteremo il tema di come sfruttare i dati RADAR, in particolare quelli della missione italiana CosmoSky-Med, come supporto informativo prezioso ai processi decisionali, ad esempio in situazioni di emergenze. Sento sempre porre l'accento da tutti (esperti del settori, operatori, mass media, ecc.) sull'importanza di avere dati aggiornati in costanza di evento, cioè mentre l'evento calamitoso è ancora in atto (o nell'immediato post-evento). Quasi mai si sottolinea l'importanza di sapere elaborare correttamente questi dati nel minor tempo possibile per estrarre l'informazione ricercata e prendere le giuste decisioni. Gli strumenti che facilitano e automatizzano le elaborazioni dei dati sono fondamentali tanto quanto la disponibilità immediata dei dati stessi.
Per questo durante il webinar proveremo a rispondere alle seguenti domande:

Vuoi elaborare in maniera automatica i dati radar che acquisisci in situazioni di emergenza? Hai bisogno di mappare velocemente le aree inondate durante un alluvione? Vuoi monitorare i cambiamenti del territorio avvenuti dopo un terremoto?
Le tecnologie di RADAR Mapping sono uno strumento fondamentale come supporto alle operazioni di fast mapping e rapid response. La missione italiana COSMO-SkyMed fornisce immagini radar ad elevata risoluzione spaziale, sotto ogni condizione meteorologica e di illuminazione e con tempi di rivisita molto rapidi. Tuttavia, in situazioni di emergenza il vero elemento critico non è la disponibilità di dati ma di informazioni, cioè elaborare correttamente e in tempi brevi questi dati per dare prontamente risposte a chi deve prendere delle decisioni.
Grazie a strumenti automatici di elaborazione, la RADAR Mapping Suite di ERDAS IMAGINE semplifica l'approccio ai dati radar consentendo, anche ad operatori non esperti, di estrarre informazioni da questi dati per l'utilizzo in svariati ambiti applicativi.
Tra i  numerosi tool specifici per georeferenziare, orto rettificare e filtrare i dati SAR, la RADAR Mapping Suite consente di derivare informazioni altimetriche del territorio da coppie stereo o interferometriche. Inoltre, grazie all’analisi di coerenza di fase del segnale SAR, è possibile identificare i cambiamenti intervenuti sul territorio (change detection).
Durante il webinar saranno illustrate le caratteristiche di tali soluzioni e i benefici che ne derivano dalla sua adozione attraverso casi d’uso.

Prima di lasciarvi vi segnalo un interessante video sulla Radar Analyst Workstation di IMAGINE 2013, una nuova toolbar con una serie di strumenti automatici di individuazione e restituzione di feature quali presenza di acqua, sversamenti di petrolio o manufatti antropici sulle immagini RADAR.

11 gennaio 2013

GeoXperience Webinar: Utilizziamo i rilievi video nel GIS

Martedì prossimo è previsto il prossimo appuntamento con i GeoXperience Webinar:

Martedì 15 Gennaio - ore 12,00 

Utilizziamo i rilievi aerei in tempo reale nel GIS Motion Video Exploitation di Intergraph
 
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Affrontiamo il tema:
come analizzare e integrare i video ripresi da droni UAV in tempo reale nel GIS.

Le domande a cui daremo risposta sono: 
Come posso elaborare i video che acquisisco in near real-time? Posso georiferire i video per integrarli con altri dati in ambiente GIS? Posso confrontare differenti video per individuare i cambiamenti?

I video acquisiti con tecnologie di Full Motion Video (telecamere montate su piattaforma aerea quali droni, UAV - Unmanned Aerial Vehicles - o altri veivoli comandati a distanza) stanno assumendo un ruolo sempre più importante come fonte informativa di supporto alle politiche di controllo del territorio e alla gestione delle emergenze. I campi applicativi tradizionali di queste nuove tecnologie di ripresa sono quelli legati alla Difesa per attività di ricognizione e monitoraggio in aree calde, per supportare  le analisi di Intelligence e i processi di decision-making. Un'interessante estensione applicativa riguarda più recentemente i settori della Sicurezza e delle Infrastrutture. Dalle calamità naturali, come terremoti, uragani, alluvioni e incendi, alla prevenzione del terrorismo e dei crimini, dalla sorveglianza dei confini per l'immigrazione clandestina al monitoraggio di infrastrutture critiche. 


Il vantaggio operativo di un rilievo tramite drone si comprende subito se si pensa al risparmio in termini di tempo, per la loro maggiore flessibilità rispetto ad un aereo, e di vite umane, essendo veivoli radio comandati a distanza. Fino ad oggi però il loro utilizzo si è limitato ad una mera analisi visuale del flusso video. Identificare i cambiamenti in aree geografiche riprese con tecnologie di Full Motion Video ha richiesto laboriose attività di fotointerpretazione. Infatti a causa del cambiamento repentino del livello di zoom tipico di queste riprese, il fotointerprete è disorientato nel contestualizzare l'immagine e perde di vista il contesto geografico.

La vera potenzialità risiede nell'analisi integrata con altre  tipologie di dati geografici, come immagini, foto aeree, cartografie tecniche, modelli digitali altimetrici, dati vettoriali, mappe tematiche, ecc. Le soluzioni Motion Video Exploitation di Intergraph consentono di georiferire, in tempo reale, i flussi video e di "fonderli" con altri dati geospaziali per essere analizzati nell'ambiente GIS di GeoMedia. All'analsi 2D si può associare anche l'analisi 3D per una ricostruzione della ripresa video molto realistica e di grande efficacia.
Il vantaggio nell'adozione di tali tecnologie è certamente una maggiore consapevolezza situazionale, indispensabile per azioni di intervento in scenari ostili o a rischio.


Per un approfondimento e un dettaglio sulle funzionalità delle soluzioni Motion Video Exploitation di Intergraph potete consultare la pagina di prodotto dedicata.
Per vedere, invece, il software in azione occorre seguire il webinar.

Vi lascio ricordandovi il calendario dei prossimi GeoXperience Webinar dedicati alle tecnologie INTERGRAPH | ERDAS:

  • [29 gennaio 2013] La suite Radar di ERDAS per l'uso dei dati Cosmo-SkyMed per la difesa del rischio idrogeologico e la gestione delle emergenze
  • [19 febbraio 2013] Le novità della suite Intergraph ERDAS 2013
  • [26 febbraio 2013] Le novità della suite Intergraph Geomedia 2013
Non dimenticate, inoltre, di consultare il nostro archivio con le registrazioni video di tutti i GeoXperienxce Webinar che abbiamo già tenuto.