21 dicembre 2011

Ecco la nuova release ERDAS Desktop v. 11.0.4

INTERGRAPH ha annunciato il rilascio a breve della nuova versione della linea ERDAS Desktop.
Questa versione 11.0.4 include aggiornamenti per ERDAS IMAGINE, ER Mapper ed LPS ed anticipa già quello che sarà il tema chiave della versione 2012, prevista per l'anno prossimo, e in generale dello sviluppo futuro delle soluzioni ERDAS/INTERGRAPH: l'integrazione tra le piattaforme IMAGINE e Geomedia. 
Abbiamo già da tempo annunciato su questo blog la convergenza tra i due ambienti di lavoro, che beneficerà delle potenzialità di entrambe le piattaforme: le capacità di elaborazione raster di IMAGINE e i robusti strumenti di editing vettoriale di Geomedia.
Grazie a questa convergenza tecnologica, gli utenti potranno linkare in maniera interattiva i viewers di IMAGINE e di Geomedia, visualizzare Geomedia Warehouse Database all'interno di IMAGINE, editarne gli attributi ed utilizare la simbologia vettoriale IMAGINE EVS per la rappresentazione grafica degli oggetti.
Il video qui sotto mostra un breve esempio dei risultati raggiunti in questa integrazione.
 
Inoltre IMAGINE 11.0.4 supporterà anche le proiezioni geografiche di Geomedia.
Altre novità interessanti di questa release sono:
  • il supporto per nuvole di punti LiDAR (.LAS) in IMAGINE Objective per migliorare l'accuratezza delle classificazioni ottenute grazie all'utilizzo dell'informazione altimetrica come dato ancillare;
  • diversi miglioramenti in Mosaic Pro, il modulo incluso in IMAGINE per la creazione di mosaici seamless;
  • un miglioramento del supporto del formato compresso ECW in LPS.
Ma per avere delle anteprime dal vivo dell'interoperabilità tra IMAGINE e Geomedia basta dare un'occhiata ai numerosi webinar tenuti di recente all'interno della serie Synergy Series, studiata ad hoc per promuovere questa convergenza tecnologica, ora disponibili off line nella sezione archivio.
A tutti i nostri lettori segnalo anche il prossimo webinar del 25 Gennaio 2012 "Leveraging ERDAS IMAGINE within GeoMedia Workflows" che fornisce ulteriori approfondimenti sul tema.

INTERGRAPH ha annunciato anche il rilascio della nuova versione di:
  • ERDAS ECW Plugin for ArcGIS Desktop 2011.1;
  • ERDAS APOLLO Essentials - Image Web Server 2011 v. 11.0.1.
Le novità incluse in queste nuove release sono davvero tante e sicuramente troppe per essere riassunte in questo post. Nei prossimi post che seguiranno vi racconteremo anche gli sviluppi di questi prodotti.!!!

CONSIGLIO: se vuoi essere sempre aggiornato su tutte le novità del mondo ERDAS, iscriviti a questo blog inserendo il tuo indirizzo e-mail nell'area dedicata qui affianco. Così potrai ricevere tutte le news direttamente nella tua casella di posta.


30 novembre 2011

ECW Tree

E' possibile con ER Mapper convertire da TIFF a ECW i file che si trovano in percorsi collocati in varie sotto-cartelle, ed indirizzare l'output (in ECW) su una struttura di cartelle analoga a quella di partenza?
Si, e la soluzione si chiama ECW Tree, un'estensione gratuita per ER Mapper che si può scaricare cliccando qui .


L'approccio seguito da ER Mapper è sempre stato molto orientato alla creazione di mosaici compressi in formato ECW.
La procedura in batch proposta all'interno del software, infatti, consente di fare la compressione dei file TIFF contenuti in cartelle e sotto-cartelle, ma creando tutti i file compressi in ECW sotto un'unica cartella: il passaggio successivo, secondo ER Mapper , non deve essere altro che quello di lanciare il mosaic wizard, quello che prelude poi alla creazione del singolo file ECW compresso (per approfondimenti su questa procedura, potete guardarvi il Tutorial Mosaicatura di foto aeree dal sito web di Planetek Italia).

A volte tuttavia, la creazione dei file compressi in un'unica cartella può creare confusione e non essere utile. Al fine di non mescolare i files tra di loro, è necessario duplicare la struttura ad albero composta dalle cartelle e sotto-cartelle di partenza, e riempire poi ciascuna sotto-cartella con un file ECW che abbia lo stesso nome del TIFF di partenza contenuto nell'equivalente cartella di partenza.. ed ovviamente rappresenti la stessa immagine!

Per evitare di lanciare a mano la compressione delle varie sotto-cartelle, si può utilizzare ECW Tree per ER Mapper, uno strumento che fa tutto ciò in automatico. ECW Tree è sviluppato appositamente da Planetek Italia (ed un riconoscimento particolare va a Giulio Ceriola, che ha preso a cuore il problema ed ha affrontato la cosa con il sul solito entusiasmo), ed oltre ad eseguire la compressione ECW di file TIFF andando a creare le cartelle e sotto-cartelle di destinazione seguendo esattamente l'albero di cartelle originale, consente di gestire un'importante serie di parametri:
  • comprimere le immagini distinguendo tra immagini a singola banda in scala di grigi, file RGB (a colori) e immagini multibanda;
  • definire il fattore di compressione da raggiungere (da 1 - 99);
  • eseguire la rotazione delle immagini, in senso orario o antiorario, di un'angolazione definita a piacere.
Quest'ultima funzione è molto utile quando, per esempio, siano state acquisite a scanner numerose immagini ed i fogli sorgenti siano stati posizionati storti sul piano dello scanner. Grazie a questo strumento quindi non serve lanciare separatamente la procedura di rotazione delle immagini e poi quella di compressione, ma si può fare tutto in automatico, risparmiando così un sacco di tempo.

Esiste un wizard che effettua la rotazione e la compressione dei file con la stessa estensione presenti in una cartella (ma non nelle sottocartelle): si chiama “Rotate or Resample Images in batch”. Per raggiungerlo, dal menu "Toolbars" si attivi la toolbar “ESG Utilities”. Il tool che cito è il quarto da sinistra nella barra degli strumenti in basso.

Per usare ECW Tree bisogna aver installato ER Mapper Professional.


Un suggerimento pratico che vogliamo darvi è di effettuare prima la rotazione e poi la compressione. Questo sia per motivi di qualità visiva dell'immagine finale, che di velocità di esecuzione.

Buona compressione a tutti !!

21 novembre 2011

Da Intergraph | ERDAS, le soluzioni per i tuoi dati LiDAR


A seguito dell'acquisizione della Intergraph Corporation dello scorso anno, la Hexagon AB, società leader nelle tecnologie di misurazione globale, ha consolidato la sua posizione di leadership nel settore geospaziale ed ingegneristico. Intergraph si è andata ad affiancare alle altre società del gruppo, Leica Geosystems e la stessa ERDAS che è oggi confluita proprio nella divisione SG&I (Security, Government and Infrastructure) di Intergraph.


Un chiaro esempio di come le soluzioni Leica Geosystems, ERDAS ed Intergraph coprano tutta la catena del valore dei dati geospaziali si ha con i dati Lidar e le nuvole di punti in senso lato.
Dalla loro acquisizione all'elaborazione, per giungere alla diffusione su Web per produrre informazioni ad alto valore aggiunto, il gruppo Hexagon risponde a tutte le esigenze applicative. ERDAS ha realizzato una pagina web dedicata al LiDAR sul proprio sito Web, che rende accessibili tutte le risorse utili a sfruttare questa tecnologia sempre più importante nel mercato geospaziale. Vediamo allora quali sono tutte le possibilità offerte dal gruppo Hexagon.

Leica Geosystems mette a disposizione la linea ALS di sensori per il rilievo Lidar ad alta produttività ed accuratezza. Strumenti efficienti per numerose applicazioni, quali la produzione di DEM su aree vaste, le misurazioni volumetriche, il monitoraggio e la mappatura del territorio o delle alluvioni, la stima delle biomasse o applicazioni di tipo ingegneristico ad alta precisione.


Con ERDAS IMAGINE puoi:
  • Visualizzare direttamente nuvole di punti in formato LAS come scala di grigi, livelli di colore o come rilievo ombreggiato;
  • Volare attraverso tali superfici in 3D utilizzando VirtualGIS  per IMAGINE;
  • Creare prodotti derivati, quali rilievi con quote espresse in scala di colori, analisi intervisibilità, pendenza e aspetto;
  • Estrarre features come edifici e alberi;
  • Analizzare i cambiamenti tra due o più date di dati LiDAR, come per mappare i danni da eventi sismici o per identificare attività illegali nell'edilizia.

Numerose sono le funzionalità offerte dalla suite per la fotogrammetrica LPS. In LPS eATE è possibile:
  • Utilizzare l'elaborazione distribuita per generare nuvole di punti dense;
  • Codificare ogni punto con il valore RGB del pixel da cui è stato tratto, fornendo una nuvola di punti fotorealistica;
  • Classificare i punti di uscita come suolo nudo, edifici e vegetazione Snellire il file di output LAS per una più agevole manipolazione successiva
Con gli strumenti contenuti nel "Terrain Preparation Tool", è possibile:
  • Unire più fonti di dati di elevazione per creare una superficie continua;
  • Dividere file di grandi dimensioni LAS in aree di progetto o in file più gestibili;
  • Generare una superficie raster per numerose visualizzazioni e analisi;
  • Snellire e filtrare i dati LAS;
  • Creare curve di livello 

Anche gli strumenti Intergraph, che oggi possono essere utilizzati in sinergia con le soluzioni desktop ERDAS, offrono funzionalità importanti come in GeoMedia Grid:
  • Elaborare e analizzare grandi archivi di file in formato LAS;
  • Sfruttare gli attributi del dato LiDAR (come classificazione, direzione di scansione, linea di volo) per interrogare ed analizzare in modo interattivo i file LAS;
  • Creare Digital Elevation Models (DEM) ad alta risoluzione da usare come input per una vasta gamma di analisi successive;
  • Salvare facilmente e condividere flussi di lavoro di elaborazioni di dati LiDAR

Per rispondere alle esigenze di grandi enti ed aziende, infine, ERDAS APOLLO permette agli utenti di scoprire e servire grandi collezioni di dati LiDAR:
  • Catalogare automaticamente il proprio archivio di dati LAS ed effettuare ricerche nel catalogo Utilizzare le query in base ai metadati o all'estensione spaziale;
  • Visualizzare in anteprima i risultati delle query;
  • Modificare la tematizzazione dei dati utilizzando stili differenti;
  • Scaricare i dati sia nel formato originale LAS o come un DEM da utilizzare in applicazioni desktop;
  • Ritagliare ed inviare il DEM.

03 ottobre 2011

Potenzia il valore delle tecniche di Full Motion Video

Identificare i cambiamenti in aree geografiche riprese con tecnologie di Full Motion Video (telecamere video montate su piattaforma aerea quali droni, UAV o da altre sorgenti di ortoimmagini multitemporali) ha richiesto fino ad oggi laboriose attività di fotointerpretazione. Infatti a causa del cambiamento repentino del livello di zoom tipico di queste riprese, il fotointerprete è disorientato nel contestualizzare l'immagine.

L’uso combinato di ERDAS IMAGINE e Intergraph Motion Video Analyst consente di ottimizzare e automatizzare il processo di analisi e mappatura delle aree riprese dai sistemi di rilevamento montati a bordo di queste nuove piattaforme per l'intelligence geospaziale. Questa tecnologia innovativa permette di identificare anche differenti target preimpostati su flussi video, i cui singoli frame vengono ortorettificati al volo e proiettati sulle mappe già disponibili nell'ambiente di lavoro dell'analista.
Questi tool permettono di migliorare l’efficienza nella produzione ed aggiornamento di specifici layer GIS. La riduzione dei costi che ne deriva consente di massimizzare il ritorno di investimento.

Durante il webinar del 5 ottobre alle ore 17:00 (ora italiana) sarà presentato l’intero workflow che parte dalla visualizzazione delle immagini video all’interno di un ambiente di consultazione georeferenziato di dati raster e vettoriali fino alla identificazione e segmentazione dell’area di interesse nel video.
Per registrarti clicca qui.

26 settembre 2011

Con ERDAS alla scoperta di MARTE


Il pianeta Marte è stato oggetto di numerose missioni per la raccolta di dati finalizzati alla ricostruzione del profilo altimetrico superficiale, alla mappatura di acqua sotto la superficie e alla identificazione delle strutture geologiche. Le principali banche dati derivano rispettivamente dalle missioni Mars Reconnaissance Orbiter (sensore SHARAD), Mars Express (MARSIS) e Cassini-Huygens (sul satellite Titano di Saturno). Poiché i centri operativi che gestiscono le banche dati prodotte da ogni singola missione, rispettivamente SHOC (sensore Sharad), MOC (Marsis) e C-PAD (Cassini) consentono la gestione, elaborazione e distribuzione esclusivamente dei dati della singola missione, è emersa la necessità di consentire l’analisi congiunta dei dati delle diverse missioni per incrementare il contenuto informativo dei singoli archivi.

A tal fine l’ASI ha avviato il Planetary Radar Operation Center (PROC) che nasce con l’obiettivo di consentire la fruizione completa delle informazioni delle tre missioni attraverso un unico punto di accesso attraverso lo sviluppo di una Spatial Data Infrastructure (SDI). Il PROC implementa il set minimo di servizi che sono indispensabili nella implementazione di una SDI, come, ad esempio, servizi di ricerca, consultazione, download e di conversione. I dati, una volta processati nei singoli centri operativi SHOC, MOC e C-PAD, vengono catalogati, convertiti e archiviati nel sistema di dissemination del PROC. Successivamente l’amministratore decide se pubblicare tali dati su web, attivando, quindi, servizi OGC quali WMS, WFS, WCS, WMC e GeoRSS.

Il PROC è quindi strutturato ed opera come una vera SDI che consente di catalogare ed archiviare in maniera automatica prodotti in formato standard scientifico (formato PDS), trasformarli in formato JPEG2000 e renderli fruibili via Internet attraverso servizi di mappa OGC. Le tecnologie utilizzate sfruttano lo stato dell’arte sia di prodotti FOSS che commerciali come ERDAS APOLLO Essentials - Image Web Server.
Image Web Server è la soluzione ottimale per la distribuzione di immagini di grandi dimensioni via Internet: un application server specializzato per rendere disponibili on-line grandi volumi di dati raster e immagini geospaziali, sfruttando la tecnologia di compressione ECW e OTDF, senza costruire le piramidi delle immagini o seguire procedure complicate. Consente di effettuare zoom e pan in tempo reale su immagini di ogni genere, con un semplice browser internet, e di accedere a database grafici di dimensioni illimitate. ERDAS APOLLO Essentials - IWS è uno dei componenti di base della suite APOLLO di ERDAS e può essere utilizzato indipendentemente dagli altri moduli che compongono la suite. Per questo APOLLO Image Web Server risolve i problemi legati alla pubblicazione di grandi volumi di immagini (mosaici di ortofoto, immagini satellitari ad alta risoluzione, CTR raster ecc.) e per le sue prestazioni è stato scelto come motore cartografico raster all'interno dell'infrastruttura del PROC.

L’accesso al sito web del PROC può essere libero o autenticato. Il portale offre informazioni multimediali relativamente alle missioni e i sensori gestiti dal PROC e l’utente può usufruire dei servizi di community, come la registrazione e l’utilizzo delle diverse newsletter gestite dal sistema, delle mailing list (ad accesso pubblico o riservato) e dei forum di discussione. Tutte le informazioni (dati/documenti) consultabili sono scaricabili attraverso il servizio di Download.
Tra le sezioni alfanumeriche più interessanti del portale è il motore di ricerca GeoAlfanumerico che consente la ricerca di un documento indipendentemente dalla sua tipologia, sia essa un video, un pdf, un articolo, un servizio di mappa, un radargramma. Inserendo i termini da ricercare nell’unica casella di ricerca il motore fornisce la lista dei risultati che possono essere consultati. L’utente seleziona il documento di suo interesse e il client che si aprirà dipenderà dal tipo di dato selezionato: per i video un player Flash, per le mappe uno specifico client WebGIS, e per un radargramma si aprirà il client professionale SpaceGIS.

SpaceGIS è un prodotto del CMS Plone specificatamente sviluppato da Planetek Italia per la consultazione interattiva di dati geografici planetari, appositamente specializzato per una consultazione integrata di dati superficiali (mappe) con dati di sottosuolo (radargrammi) o altimetrici. Attraverso SpaceGIS è possibile gestire i sistemi di riferimento dei diversi pianeti o lune del nostro sistema solare che fanno riferimento non più al classico sistema EPSG, ma allo IAU2000. SpaceGIS sfrutta pienamente la potenza e la versatilità degli standard OGC (WMS, WFS, WCS, WMC e GeoRSS) che sono stati adottati sia per esporre i dati gestiti dal PROC che i servizi cartografici OGC messi a disposizione da enti esterni come, ad esempio, il JPL della NASA.

13 settembre 2011

Elaborare immagini: i primi passi con ERDAS

I primi passi sono quelli che noi tutti abbiamo fatto prima di imparare a camminare e a spostarci autonomamente. Ho voluto tradurre così il titolo del prossimo webinar della ERDAS "Getting Started with Image Analysis" perché si tratterà proprio di un'introduzione all'image processing di dati telerilevati. Questo webinar ha l'obiettivo infatti di fornire agli utenti le prime nozioni, i concetti fondamentali dell'elaborazione di immagini, sfruttando le avanzate capacità di ERDAS IMAGINE.
Il webinar mostrerà una overview delle principali funzionalità di IMAGINE, molto utile per chi ha solo una scarsa esperienza e familiarità col software, oltre ad una dimostrazione di come gestire i break points: un facile strumento per modificare e personalizzare l'apparenza di un'immagine attraverso il suo istogramma di frequenza. Il break point editor consente anche di salvare il particolare modello di stretching creato e richiamarlo in seguito per applicarlo ad un'altra immagine.
L'appuntamento è per domani pomeriggio, come sempre alle 17:00 (ora italiana).
Per seguire questo webinar è necessario registrarsi qui.

30 agosto 2011

IMAGINE e Geomedia interattivi e sincronizzati

In un mio recente post ho già parlato dell'integrazione tra le piattaforme ERDAS (IMAGINE) e Integraph (Geomedia) dopo che la softwarehouse ERDAS Inc. è confluita nella divisione SG&I (Security, Government and Infrastructure) di Intergraph Corporation.

L'integrazione tecnologica tra IMAGINE e Geomedia è già iniziata con un approccio che mira all'interoperabilità tra le due soluzioni.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, la ERDAS Inc. ha pensato di tenere una serie di webinar, a partire da Agosto fino alla fine dell'anno, che consentiranno agli utenti di conoscere e sperimentare dal vivo le novità tecnologiche by ERDAS-Intergraph.
Il calendario di tutti i webinar previsti è consultabile qui.

Il prossimo webinar è previsto per domani pomeriggio, come sempre alle 17:00 (ora italiana).
"Live Link: Uniting ERDAS IMAGINE & GeoMedia to Enrich Your Workflows" è il suo titolo.
Durante le sessione dimostrativa, i tecnici della ERDAS mostreranno la nuova funzionalità Live Link (link sincronizzato e interattivo) che consente di connettere Geomedia e ERDAS IMAGINE.
In questo modo è possibile usufruire dei tool vettoriali di Geomedia con le capacità di processing raster di IMAGINE per supportare operazioni di sharing, viewing, editing, update ed analysis di dati in maniera sincronizzata tra i due software.

Per seguire questo webinar è necessario registrarsi qui.

10 agosto 2011

...e adesso lavoriamo con i dati LiDAR!


Con l'aumentare della densità delle nuvola di punti e della quantità di dati disponibili, è necessario dotarsi di strumenti che consentano di archiviare, elaborare e condividerre in maniera efficiente i dati.

Vediamo quali soluzioni ci mette a disposizione il mondo ERDAS.

 1. Archiviare Nuvole di Punti
Abbiamo già visto in un post precedente che il formato LAS è probabilmente allo stato attuale il modello migliore per l'archiviazione efficiente dei dati LiDAR, perché si tratta di un formato binario che consente di archiviare i metadati e tutte le altre informazioni relative alla nuvola di punti ottenuta con il rilievo LiDAR in maniera abbastanza compatta.
Archiviare nuvole di punti in maniera efficiente significa poterli rintracciare facilmente quando si fa una ricerca di tipo spaziale ("voglio sapere dove sono i dati acquisiti sul mio sito archeologico") o temporale ("mi serve recuperare il rilievo fatto la scorsa estate") o alfanumerica ("trovami tutti i dati su Canicattì").

Conosciamo già ERDAS APOLLO, la soluzione per catalogare le informazioni geospaziali distribuite all'interno di un'organizzazione e renderle facilmente accessibili ovunque. Nativamente conforme agli standard dell'OGC, APOLLO è progettato per distribuire enormi quantità di dati rendendoli accessibili sia come webservices che in download, e permette di catalogare potenzialmente qualsiasi "oggetto" in formato digitale.
Essendo capace di leggere ed archiviare direttamente i dati in formato LAS, APOLLO risponde a tutte le esigenze su elencate: appena rintracciato un dato LAS tra quelli presenti negli archivi grazie ai sui crawler, APOLLO crea automaticamente un rilievo ombreggiato in background.
Questo layer raster consente di riconoscere l'area interessata dal rilievo LiDAR e rappresentare la nuvola di punti in una forma facilmente intellegibile dagli utenti al momento della ricerca e della visualizzazione, preservano al tempo stesso il dato originale nel formato LAS per ogni successivo utilizzo.
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ERDAS APOLLO di default produce automaticamente
una versione grafica del dato LAS sotto forma di rilievo ombreggiato

2. Processare Nuvole di Punti
Una volta che, grazie ai potenti strumenti di indicizzazione e catalogazione di APOLLO, abbiamo facilmente rintracciato il dato che ci interessa, possiamo usare ERDAS Imagine per elaborare la nostra nuvola di punti.
Le funzionalità che Imagine ci mette a disposizione sono tante:

a) leggere direttamente o importare nuvole di punti in formato LAS
Le nuvole di punti possono essere usate per generare direttamente prodotti geoinformativi (ad esempio un DEM), o supportare attività che richiedono l'utilizzo di modelli di superfici o informazioni sulla terza dimensione (come nel caso in cui si vogliano migliorare i risultati di una classificazione ad oggetti).
In numerosi casi può essere opportuno convertire la nuvola di punti in un dato raster per supportare queste attività. Dalla versione 2011 ERDAS Imagine è in grado di leggere file .LAS direttamente, senza bisogno di importarli o effettuare noiose conversioni di formato. Imagine produce un layer raster ad alta densità, partendo dal primo ritorno contenuto nel file LAS, utile per svariate applicazioni che richiedono l'uso di modelli altimetrici. Le funzionalità di import dei dati LAS sono comunque molto flessibili, e consentono di sfruttare diversi ritorni o attributi del dato LAS e creare file .img multi-layer per altre elaborazioni.

b) visualizzare i dati in 3D
Il rilievo LiDAR può essere visualizzato in 3D, utilizzando tutti gli strumenti che ERDAS Imagine mette a disposizione dell'utente per la visione prospettica e l'analisi tridimensionale.  Per saperne di più sull'utilizzo degli strumenti 3D di ERDAS puoi seguire il nostro videocorso in italiano

c) produrre un rilievo ombreggiato o colorato
La rappresentazione di un dato tridimensionale sotto forma di rilievo colorato, laddove le diverse superfici hanno colorazioni diverse in base al valore di elevazione presente nel dato, permette di ottenere interessanti informazioni ai fini dell'analisi di tipo ambientale, geomorfologico o strutturale. Com'è facile immaginare, il livello di dettaglio che si può ottenere usando una nuvola di punti è molto elevato, ed è possibile utilizzare svariate LUT (Look Up Table) per migliorare la rappresentatività del dato.

d) analisi di visibilità
Con nuvole di punti ad alta densità si possono effettuare analisi di visibilità con accuratezza molto superiore rispetto a quello che si ottiene normalmente con un DEM, ed ERDAS Imagine mette a disposizione strumenti sofisticati come quello che, nella figura a fianco (clicca per ingrandirla!) evidenzia in verde le aree visibili dalla strada al centro, mentre le zone in rosso non sono visibili. Questo tipo di analisi, detto di Intervisibilità, fornisce informazioni estremamente importanti sia per la pianificazione urbanistica che per la sicurezza.

Simile all'Intervisibilità, un'analisi di tipo sferico (viewshed) ci indica le aree visibili e quelle non visibili all'interno di un certo raggio partendo da un punto di vista.

e) estrazione del suolo nudo
Accendendo o spegnendo tutti i punti che non sono "suolo" in un file LAS possiamo ottenere un'istantanea rappresentazione della superficie del suolo nudo.
Questo è possibile grazie alle informazioni contenute nel file LAS e la classificazione dei diversi segnali di ritorno ottenuti durante la scansione laser effettuata sulla nostra porzione di territorio.

f) estrazione automatica degli edifici
Le nuvole di punti LiDAR si possono usare per modelli 3D degli edifici usando algoritmi specifici che lavorano in maniera molto automatica. Questa tecnologia presenta alcuni ovvi limiti, perché non sempre si riescono ad identificare proprio tutti gli edifici o a riconoscere i dettagli più spinti, e funziona ovviamente meglio nelle aree più moderne delle città con costruzioni di forma regolare. Tuttavia, proprio perché consente di modellare molto rapidamente aree urbane in 3D con poco sforzo, è estremamente utile in tutti gli scenari in cui non serve il 100% di accuratezza o un elevatissimo dettaglio.

g) estrazione della vegetazione
Il LiDAR serve anche ad estrarre informazioni relative alle aree vegetate, ed in particolare dove ci sono alberi. Addirittura in molti casi si possono ottenere informazioni riguardo ai singoli alberi, persino sul loro stato di salute. Questo è uno degli ambiti in cui l'analisi delle forme d'onda laser trova la sua migliore applicazione, perché consente di investigare anche da remoto lo stato di salute di boschi e foreste o delle coperture arboree in ambito urbano.


3. Condividere Nuvole di Punti
Come sappiamo ERDAS APOLLO, oltre alle ottime funzionalità di archiviazione e catalogazione dei dati che abbiamo visto prima, è un'applicazione server di tipo enterprise, progettata per gestire e diffondere dati su Web o all'interno di grandi organizzazioni.
I dati archiviati nel catalogo di APOLLO possono essere resi disponibili per gli utenti finali sotto forma di webservices conformi agli standard OGC, servizi di tile caching, o mendiante i protocolli di streaming ECWP e JPIP.
I dati LAS vengono archiviati da APOLLO senza alterarne formato né qualità. L'accesso a questi dati può avvenire anche da remoto e l'utente finale ha un'ampio ventaglio di opzioni possibili:
  • cercare e rintracciare i dati nel catalogo, e visualizzarli come webservice WMS
    Come abbiamo visto prima, appena i crawler di APOLLO riconoscono il dato LAS viene automaticamente creato un rilievo ombreggiato che mostra in maniera grafica ed intuitiva che aspetto ha la nuvola di punti e quale area ricopre;

  • lanciare algoritmi di analisi spaziale o di image processing da remoto sfruttando i WPS (Web Processing Services) di APOLLO
    ERDAS APOLLO permette infatti di pubblicare su Web un modello spaziale di elaborazione di dati, con i relativi metadati (p.e. una change detection), usufruibile da tutti gli utenti autorizzati sulla rete.
    L'utente finale, semplicemente collegandosi con un qualsiasi browser, può lanciare uno dei processi di elaborazione tra quelli offerti da APOLLO, sfruttando tutti i dati presenti nel catalogo e disponibili sull'area di interesse, inclusi i dati altimetrici derivati dalla nuvola di punti; potrà poi scaricare il risultato dell'elaborazione o utilizzarlo come webservice in client 2D e 3D


  • utilizzare il servizio WCS generato da APOLLO per analizzare o processare il dato
    A differenza del servizio WMS, che restituisce solo un'immagine, il WCS restituisce il dato con la relativa semantica di origine in modo da essere interpretato, estrapolato, e non solo disegnato. Un WCS supporta quindi richieste complesse per questi dati, li rende utilizzabili nei WPS o semplicemente permette di utilizzare i diversi stili disponibili in APOLLO per cambiarne la rappresentazione grafica

  • scaricare tutto o una porzione del layer raster prodotto da APOLLO dal dato LAS
    Il download può essere fatto sfruttando sia il servizio WCS che la funzione Clip, Zip & Ship offerta dal client web di APOLLO, che prima dello scaricamento permette di scegliere formato, proiezione e risoluzione del dato desiderato

  • ottenere il path del file LAS originale
    Il dato di origine è sempre disponibile sul server e può essere recuperato in qualsiasi momento, per consentire all'utente le elaborazioni più complesse o la produzione di nuovi dati a più alto valore aggiunto mediante i sofisticati algoritmi disponibili negli strumenti desktop di ERDAS Imagine

...e adesso usiamoli, questi dati LiDAR!

    02 agosto 2011

    L'uso del formato LAS in ERDAS Imagine

    Giovedì pomeriggio 4 agosto alle 17,00 si terrà il Webinar "Getting Data under Control: Managing & Exploiting Your Imagery & Point Clouds" che mostrerà come gestire efficacemente i dati LiDAR e le nuvole di punti sfruttando ERDAS Imagine e Geomedia GRID di Intergraph per l'analisi ed il processamento dei dati, ed ERDAS APOLLO per la loro archiviazione e pubblicazione su Web.

    Il LiDAR si è evoluto rapidamente e da essere una tecnologia di nicchia ha acquisito la dignità di fonte informativa primaria per la generazione di superfici 3D con scopi commerciali o militari e per l'estrazione di features.
    Il formato LAS nel frattempo è diventato lo standard de facto per l'archiviazione di nuvole di punti acquisite da LiDAR (o estratte mediante analisi stereoscopica di fotogrammi digitali). Questo formato si è affermato come la prima vera soluzione per l’archiviazione efficiente e compatta delle nuvole di punti, ed utile a garantire l’interoperabilità dei dati stessi.

    In origine, come sempre accade con queste nuove tecnologie, i fornitori di dati e le aziende di software utilizzavano formati proprietari diversi per memorizzare i dati, con la conseguenza che il formato di un fornitore non era sempre compatibile con tutti i pacchetti software utilizzati dai potenziali clienti. Un'alternativa all’utilizzo dei formati proprietari è stata (ma c’è chi lo usa ancora oggi!!) quella di memorizzare i dati in un file di testo ASCII, con le informazioni scritte come una serie di valori separati da virgole. I file ASCII sono un po' più interoperabili rispetto ai formati proprietari, ma ancora non sono perfetti per tutte le applicazioni, a meno che non si definisca chiaramente ed a priori il modo in cui le informazioni devono essere archiviate all'interno del file.
    A causa della ricchezza di informazioni contenute nella maggior parte dei dati LiDAR, questi file ASCII possono diventare molto grandi, e di conseguenza pesanti e lenti da aprire, anche quando si memorizza solo una quantità relativamente piccola di informazioni.

    Ecco quindi che arriva il formato LAS. Si tratta di un formato binario che memorizza i metadati LiDAR e tutte le informazioni contenute in una nuvola di punti 3D in una forma relativamente compatta. E' stato inoltre progettato in modo che tutti i dati originali possano essere conservati all’interno di questo simpatico contenitore.

    I vantaggi nell’utilizzo del formato LAS sono quindi relative alla dimensione più piccola dei file, alla facilità di utilizzo dei dati ed in generale una grande versatilità.

    Il formato LAS permette infatti di assegnare ogni punto della nuvola ad una classe, come ad esempio il suolo, la vegetazione bassa, la vegetazione alta o gli edifici. Ciò consente di archiviare tutta la nuvola di punti conservando l’integrità dell’informazione geospaziale acquisita, e di creare prodotti derivati a più alto valore aggiunto dal dataset stesso, senza alterare la consistenza della nuvola di punti stessa. Per esempio, software in grado di gestire i file LAS sono in grado di sopprimere i punti classificati come vegetazione o edifici e concentrarsi esclusivamente sul punti al suolo per produrre un modello nudo di elevazione terrestre (DEM o DTM).

    Oppure lo stesso file con tutti gli stessi dati può essere utilizzato per creare modelli di superficie tridimensionali (DSM) della strutture che insistono sul territorio, assieme al terreno visibile.
    Inoltre i sensori LiDAR, grazie alla loro sensibilità, sono in grado di rilevare oggetti volanti o sospesi quali uccelli, polveri o altro. Il formato LAS permette di contrassegnare questi punti come rumore sospetto, in modo che possano essere ignorati quando i prodotti a valore aggiunto vengono generati, ma senza eliminarli dal file!

    Infine, e questo è molto importante, la nuvola di punti LiDAR può essere fusa con le immagini ottiche a colori (infatti in genere assieme al rilievo LiDAR viene effettuato contemporaneamente l’acquisizione delle ortofoto digitali ad alta risoluzione) in modo che i valori RGB del pixel dell'immagine vengano anch’essi codificati nel file LAS. Ciò consente di ottenere visualizzazioni fotorealistiche in 3D come quella nella figura al lato.

    26 luglio 2011

    ERDAS e Intergraph ora lavorano insieme

    La Hexagon AB, società leader nella tecnologia di misurazione globale, ha formalmente completato a luglio 2011 le procedure di acquisizione della Intergraph Corporation, leader mondiale nella fornitura di software per il settore ingegneristico e geospaziale.
    La Hexagon AB ha ulteriormente rafforzato, grazie a questa acquisizione, la sua posizione di leadership nel settore geospaziale ed ingegneristico grazie alle sinergie che si andranno ad attivare con le altre società del gruppo, ERDAS Inc e Leica Geosystem.
    Secondo l'accordo, la softwarehouse ERDAS Inc., già da anni nel gruppo Hexagon AB, è confluita nella divisione SG&I (Security, Government and Infrastructure) di Intergraph, integrando e potenziando, con le proprie tecnologie, le soluzioni geospaziali di Intergraph specifiche per i mercati della sicurezza, delle Pubbliche Amministrazioni e delle infrastrutture.
    Alcuni esempi di interoperabilità tra le soluzioni ERDAS (IMAGINE) e quelle Intergraph (Geomedia) sono già stati sviluppati.
    Questa interoperabilità è stata chiamata
    Dynamic GIS= GIS + Remote Sensing + Photogrammetry.
    Un primo sguardo a queste novità è possibile darlo grazie ad un paio di video interessanti presenti sul sito della ERDAS.
    Il primo mostra come con il Model Maker di IMAGINE si possa calcolare e aggiornare in tempo reale i valori di permeabilità di un dato vettoriale all’interno di una Geomedia Warehouse Database. Il video mostra bene il Live Link tra il viewer di IMAGINE e quello di Geomedia (oltre a quello che già c’è con Google Earth).
    Il secondo video mostra proprio come il Model Maker integri alcuni operatori vettoriali derivati da Geomedia Objects.

    L'integrazione di ERDAS e Intergraph offrirà agli utenti soluzioni software complete e intelligenti per gestire l'intero ciclo dell'informazione geospaziale, dall'ambiente desktop ai sistemi complessi enterprise: gestire, elaborare e condividere dati geospaziali tra diversi dipartimenti\divisioni e fornire prodotti geospaziali integrati di supporto alle decisioni.

    Per far conoscere meglio agli utenti i risultati di questa integrazione tecnologica, ERDAS e Intergraph hanno pensato al "Synergy Series".
    Si tratta di una serie di webinar, a partire da Agosto fino alla fine dell'anno, che consentiranno all'utente di conoscere e sperimentare dal vivo le novità tecnologiche by ERDAS-Intergraph.
    Di seguito il calendario dei webinar:Inserisci link
    • 04 Agosto 2011: "Getting Data under Control: Managing & Exploiting Your Imagery & Point Clouds";
    • 30 Agosto 2011: "Live Link: Uniting ERDAS IMAGINE & GeoMedia to Enrich Your Workflows";
    • 21 Settembre 2011: "SDI Interoperability and Data Management";
    • 05 Ottobre 2011: "Unlock the Value of Full Motion Video";
    • 02 Novembre 2011: "Getting Data under Control: Managing & Exploiting Your Imagery & Point Clouds";
    • 07 Dicembre 2011: "Automated Feature Extraction with DigitalGlobe's WorldView-2 Data".
    Per approfondimenti e dettagli sui singoli webinar consultate la pagina dedicata.
    Come sempre, occorre registrarsi per poter partecipare ai webinar.
    Nel caso in cui perdete uno o più webinar, non preoccupatevi: è possibile vederli off-line consultando l'archivio.

    11 luglio 2011

    La classificazione supervisionata in ERDAS

    Come si fa la classificazione supervisionata di una immagine satellitare o una foto aerea?
    Quali sono gli step che devo seguire per un corretto workflow?
    Quali strumenti posso usare per facilitare il mio lavoro?
    Come posso verificarne l'attendibilità?

    Il prossimo 13 Luglio, alle 17.00 (ora italiana), un tecnico della ERDAS, collegandosi in diretta da Atlanta in Georgia (USA), mostrerà dal vivo come rispondere concretamente a queste domande con gli strumenti messi a disposizione da IMAGINE.
    Per seguire questo webinar basta registrarsi cliccando qui.

    Approfondendo i contenuti già mostrati nel webinar "Getting Started with ERDAS IMAGINE" dello scorso 15 Giugno (già disponibile off-line nell'archivio consultabile), questa volta l'appuntamento con la formazione targata ERDAS è sulla classificazione di immagni e dati telerilevati per derivarne mappe tematiche. Sarà mostrato come eseguire una classificazione supervisionata di un dato attraverso la scelta di un set di aree training (aree campione), utili al software per identificare automaticamente la stessa tipologia di copertura sul resto dell'immagine. Inoltre, saranno approfondite alcune operazioni di terrain analysis e di visualizzazione in ERDAS IMAGINE.

    Continuate a seguire questo blog per rimanere aggiornati sui prossimi webinar in programma!!!

    04 luglio 2011

    Come migliorare l'affidabilità e l'efficacia del tuo GIS

    Qualsiasi utente GIS sa che l'affidabilità di un sistema informativo territoriale dipende dall'accuratezza dei dati di base, delle immagini e delle mappe di supporto. Gli strumenti di processing raster di ERDAS IMAGINE assicurano la qualità e l'accuratezza dei dati (spesso disomogenei, derivati da fonti diverse, ecc.) da integrare in ambiente GIS.
    Il prossimo webinar della ERDAS Inc. mostra come usare ERDAS IMAGINE per migliorare e preparare accuratamente i dati prima di essere importati in un GIS e integrati con altri layer e dati geospaziali.

    In particolar modo il webinar mostrerà:

    • come ortorettificare immagini raster per un loro congruo allineamento con dati vettoriali;
    • come mosaicare facilmente e velocemente i dati;
    • come identificare e digitalizzare cambiamenti, aggiornando direttamente un geodatabase connesso ad ArcMap;
    • come aggiornare i propri dati GIS con frequenza e facilità, utilizzando operazioni di feature extraction automatiche e basate su classificazioni object-oriented.

    L'appuntamento è fissato per mercoledì 6 Luglio alle 17.00 (ora italiana).

    Rimanete connessi ;-)

    27 giugno 2011

    Come installare ERDAS 2011

    Con una cadenza di ben due volte all'anno, la ERDAS Inc. rilascia aggiornamenti e nuove versioni dei suoi prodotti software, come ERDAS 2011, l'ultima versione della suite rilasciata alla fine dell'anno scorso
    Ci capita spesso di ricevere da parte dei nostri clienti richieste di supporto sull'installazione della nuova versione di ERDAS 2011. Approfitto allora di questo spazio per riassumere i passagi fondamentali per eseguire l'installazione e l'attivazione della nuova versione di ERDAS IMAGINE su di una macchina in cui è già presente una vecchia release del prodotto.

    Ecco i sei passaggi fondamentali:
    1. Disinstallare la vecchia versione dell'ERDAS-Net Licensing dal server/client (non occorre disinstallare IMAGINE 2010 dalla macchina prima di installare la nuova versione);
    2. Installare innanzitutto il nuovo ERDAS-Net Licensing 2011 dal Wizard di installazione. Accertarsi di settare un percorso di installazione diverso da quello dove era stata precedentemente installata la vecchia versione.
    3. Installare quindi ERDAS Foundation 2011. ERDAS Foundation è un'utility che serve da pre-requisito all'installazione successiva del software. Anche in questo caso, accertarsi di settare un percorso di installazione diverso da quello dove era stata precedentemente installata la vecchia versione.
    4. Installare quindi ERDAS IMAGINE 2011. Anche in questo caso, accertarsi di settare un percorso di installazione diverso da quello dove è stata precedentemente installata lavecchia versione.
    5. Installare infine la patch version 11.0.2.
    6. Avviare il tool di Licensing (Menu Avvio/Programmi/ERDAS 2011/ERDAS Net-Licensing 2011 /License Administration) cliccare su File/Load License File ed inserire il percorso che punta al file di licenza. Nel caso di una macchina server sarà probabilmente una cartella locale, per una macchina client occorre inserire il path corretto che punta alla cartella dove risiede fisicamente il file di licenza sul server.
    I sei step sopra elencati sono validi non solo per l'installazione di IMAGINE, ma anche per gli altri prodotti desktop come LPS, ER Mapper, ecc.
    In caso di ulteriori dubbi su come procedere, potete consultare direttamente la guida di installazione.
    Per sapere i Sistemi Operativi supportati e le specifiche hardware richieste dalla suite ERDAS consultate il documento di System Specification.

    13 giugno 2011

    Come funziona ERDAS IMAGINE 2011

    Nei precedenti post abbiamo parlato di tutte le risorse disponibili in italiano sull'utilizzo della suite ERDAS. In aggiunta a tutto quello che potete imparare consultando questo materiale, potete sfruttare un'importante occasione: il prossimo webinar della ERDAS.

    "Getting Started with ERDAS IMAGINE" è il titolo e si svolgerà mercoledì 15 Giugno p.v. come di consueto alle 17.00 ora italiana.

    Il webinar mostrerà come utilizzare e sfruttare la nuova interfaccia grafica di IMAGINE per massimizzare la produttività, le funzionalità importanti della Shoebox per il data sharing all'interno di organizzazioni complesse, come visualizzare i metadati e gli istogrammi di immagini raster ed esaminare gli attributi di dati vettoriali. Il webinar mostrerà, inoltre, la potenza e la flessibilità delle funzionalità di mosaicatura di ERDAS IMAGINE, come editare manulamente le seamlines e come bilanciare correttamente i colori del mosaico finale.
    Un appuntamento importante con la formazione targata ERDAS!
    Per partecipare al webinar occorre iscriversi.
    Clicca qui per iscriverti.

    06 giugno 2011

    Imparare ad usare ERDAS (seconda parte)

    Come promesso nel mio precedente post "Imparare ad usare ERDAS", eccomi di nuovo qui per presentarvi le altre risorse disponibili sulla suite ERDAS: una lunga serie di manuali e tutorial in italiano per imparare velocemente ad utilizzare il software ed essere subito produttivi.
    Noi di Planetek Italia sappiamo molto bene quanto sia importante la facilità d'uso di un prodotto, quando dobbiamo usare un nuovo software o una nuova versione di uno che già conosciamo, per non avere problemi di efficienza e/o produttività nei nostri progetti.
    E' questo il motivo che ci ha spinto a produrre tutti questi manuali per voi utenti:
    Se tutto questo ancora non vi basta, allora scoprite le tantissime altre risorse disponibili nell'area download del sito di Planetek Italia sull'utilizzo di ERDAS Er Mapper, Image Web Server, ecc...

    Buona formazione ;-)

    19 maggio 2011

    Imparare ad usare ERDAS

    Le cose complicate, anche se utili, alla fine non le utilizzo!!!
    Questa affermazione è particolarmente vera nel caso dei prodotti tecnologici, soggetti molto frequentemente ad aggiornamenti e novità, che spesso ci costringono a investire tempo per imparare come funzionano .
    Immaginate di aver comprato dall'IKEA un bellissimo armadio moderno che ora dovete montare da soli a casa vostra. Vi siete premuniti di martello, cacciaviti e tanta buona pazienza quando... all'improvviso vi accorgete che mancano le istruzioni!!! Ora vi sentite frustrati perché non sapete come usare ciò che avete acquistato.
    Questo piccolo aneddoto mi serve per sottolineare quanto sia importante la facilità d'uso degli strumenti che utilizziamo quotidianamente. Abbiamo sempre troppo poco tempo per imparare come utilizzare ciò che ci serve. Di conseguenza, la facilità d'uso diventa l'elemento decisivo, il vero valore aggiunto delle cose.
    Tenendo ben a mente questo, noi di Planetek Italia, insieme con la ERDAs Inc., abbiamo messo a disposizione dei nostri utenti una serie di risorse utili sull'utilizzo della suite software ERDAS. Queste risorse sono importantissime perché consentono di imparare velocemente ad utilizzare il software e quindi essere subito produttivi!!!
    Ecco qui le principali risorse:


    Il blog italiano ERDAS News Italia


    Questo blog (quello dove adesso siete) è curato direttamente da noi dello staff commerciale di Planetek Italia. I post che pubblichiamo sono utili per mantenersi aggiornati su tutte le novità del mondo ERDAS. Potete interagire con noi rivolgendoci domande, critiche e/o suggerimenti. http://erdasnews.planetek.it/


    Il canale ERDAS Video Tutorial


    Una serie di video lezioni in italiano che rappresentano un vero e proprio video corso on line sull'uso di ERDAS. Ciascuna lezione dura circa dieci minuti e permette di iniziare a lavorare subito con la suite ERDAS.
    http://www.youtube.com/user/ERDASvideotutorial



    ERDAS Webinars

    I seminari on line interattivi sull'uso di ERDAS, curati direttamente dai tecnici e dagli sviluppatori della casa madre che eseguono delle demo live del software. E' possibile anche interagire con loro porgendo delle domande di approfondimento sulla dimostrazione effettuata.
    www.erdas.com/Resources/Webinars



    Il sito istituzionale di Planetek Italia


    Il luogo dove recuperare informazioni e materiale su tutte le caratteristiche e le funzionalità della suite ERDAS, scaricare brochure, leggere le più significative case histories, ecc.
    http://www.planetek.it/prodotti/tutti_i_prodotti/erdas_imagine


    Le risorse non sono mica finite qui!!!
    Le altre le scoprirete a breve...

    09 maggio 2011

    Rapid Mapping e Consapevolezza Situazionale: ERDAS APOLLO nelle situazioni di emergenza


    In caso di calamità naturali, la rapidità di intervento è un elemento fondamentale per l'efficacia dei soccorsi.

    ERDAS APOLLO permette alle organizzazioni preposte alla sicurezza e gestione dell'emergenza di gestire e utilizzare rapidamente grandi volumi di dati geospaziali per disporre della consapevolezza situazionale sull'area interessata.

    Dopo un evento catastrofico i dati geospaziali devono essere disponibili nel più breve tempo possibile. Le organizzazioni possono successivamente accedere al catalogo e disporre dei dati e servizi web per tutte le applicazioni e dispositivi.

    Nel corso del webinar del 10 Maggio 2011 ore 17:00 (ora italiana), si mostrerà come attraverso ERDAS APOLLO è possibile gestire e utilizzare le mappe e i dati che ERDAS ha creato sulle aree interessate dai più recenti eventi catastrofici in seguito al recente terremoto e tsunami in Giappone e i devastanti terremoti dello scorso anno ad Haiti e in Cile.

    Saranno evidenziate le funzionalità di ERDAS APOLLO in particolare la possibilità per le organizzazioni di realizzare rapidamente le soluzioni di emergenza per il rapid mapping e la condivisione dei dati geospaziali.
    Iscriviti al webinar cliccando qui. Non mancare !

    02 maggio 2011

    I numeri del Tour ERDAS 2011 in Italia

    540
    gli iscritti on-line

    305
    i partecipanti

    178
    i gigabyte di dati e software scaricati nella prima settimana

    120
    le slide della presentazione

    49
    le volte in cui Mario ha detto "e via dicendo"

    9
    le persone di Planetek Italia direttamente coinvolte

    7
    le città del Tour

    1
    infortunio :-)

    Sono questi solo alcuni dei numeri delle tappe italiane del World Tour ERDAS 2011, l'evento itinerante che dal 29 marzo al 19 aprile ci ha fatto girare l'Italia.
    La soddisfazione professionale si accompagna ai ricordi più belli e più veri di questo girotondo, con cartoline dai colori vivi, più delle tante foto scattate: le barche nel porticciolo di Fiumicino alla vigilia della prima tappa, e la loro invidiabile tranquillità... le correzioni alla presentazione fatte in aereo... una cena a tarda sera sotto il ponte di Rialto tra le calli di Venezia... l'aperitivo alla fine di un'interminabile giornata milanese...
    Il tutto condito dall'accoglienza sempre affettuosa e sincera, ovunque andiamo, di colleghi diventati nel tempo nostri amici e che condividono la nostra stessa passione per questo lavoro.
    Guarda l'album fotografico del Tour sulla pagina Facebook di Planetek Italia!

    Grazie a tutti per essere stati con noi in quest'avventura. Non lo dimenticheremo :-)

    Massimo, Mario, Vincenzo, Valentina, Antonio, Eliana, Andrea, Mimmo e Francesca.

    26 aprile 2011

    I vantaggi di pubblicare i raster ECW

    Grande interesse ha suscitato la nuova estensione ERDAS per ARCGIS server che permette la gestione del formato ECW anche in ambiente ArcGis.


    Pubblicare su Web immagini raster compresse in formato ECW assicura un duplice vantaggio:
    • ridurre notevolmente l'occupazione di memoria di massa
    • velocizzare i tempi di pubblicazione ed accesso alle immagini su Web.
    Disponendo di un compressore ECW ( come ERMapper ) potresti comprimere in singoli mosaici ECW tutti i tuoi dati raster (ortofoto, immagini satellitari ecc.) con il vantaggio di ridurre i tempi di pubblicazione di questi dati su Web e di risparmiare lo spazio su disco necessario per l'archiviazione .

    Per poter pubblicare ECW si possono seguire le seguenti tre possibilità:

    1. Utilizzare il prodotto ERDAS APOLLO Essentials IWS , la soluzione per distribuire in modo efficiente e veloce, grandi quantità di immagini geospaziali a migliaia di utenti, utilizzando gli algoritmi più innovativi per la pubblicazione dei dati raster . In questo modo , con un server dedicato, si sfruttano le performance ottimali del prodotto esponendo le immagini come webservices standard OGC (WMS) oppure come servizi ArcXML ("imitando" un server ArcIMS). Questa opzione non ha vincoli di versioni per quanto riguarda il ArcIMS a tua disposizione.

    2. Utilizzare IWS come connettore, installandolo sullo stesso server su cui è presente ArcIMS . In questo caso disponendo di ArcIMS, si può installare IWS sulla stessa macchina in modo da permettere ad ArcIMS di accedere ai file ECW.

    3. Utilizzare ECW for ArcGis Server come connettore installandolo sullo stesso server su cui è presente ArcGIS Server. Questa estensione, essendo di recentissima realizzazione, è compatibile con ArcGis Server 10 e la sua caratteristica essenziale è permettere la pubblicazione di immagini compresse nel formato ECW.

    E' proprio per questo ti segnalo il seminario on-line del 28 aprile 2011 alle ore 17:00 (ora italiana) che fornisce ulteriori novità su questo argomento . Per iscriverti clicca qui .

    19 aprile 2011

    Come digitalizzare gli oggetti in ambiente 3D: il webinar della ERDAS.

    La visualizzazione stereoscopica di immagini acquisite in modalità stereo (stereocoppie aeree o satellitari) consente di vedere queste immagini in 3D.
    L'ambiente stereoscopico, oltre a permettere di apprezzare la profondità della scena, degli oggetti e comprendere meglio le loro relazioni spaziali, facilita la fotointerpretazione e le operazioni di fotorestituzione degli oggetti e delle feature con un'accuratezza maggiore della semplice digitalizzazione da ortofoto.
    Le operazioni di digitalizzazione vettoriale di feature in ambiente stereoscopico sono attività onerose in termini di tempo necessario per un output accurato, soprattutto se gli oggetti da restituire presentano geometrie complesse.

    ERDAS Stereo Analyst facilita le operazioni di fotorestituzione, ad esempio, con strumenti agili e automatici di riconoscimento delle geometrie degli oggetti (ERDAS Easy Trace).
    Stereo Analyst esiste sia come modulo aggiuntivo alla suite ERDAS LPS che come estensione di ArcGIS. In quest'ultimo caso, si ha anche il vantaggio di utilizzare direttamente gli strumenti dell'edit tool di ArcGIS per le operazioni di digitalizzazione, il tutto perfettamente integrato in ambiente ESRI.
    Inoltre ERDAS offre dei moduli aggiuntivi a Stereo Analyst che consentono di restituire velocemente strutture complesse, ad esempio tetti e cupole, come ESRI multipatch shapefiles.

    Se vuoi vedere dal vivo una demo su come funziona Stereo Analyst for ArcGIS, segui il prossimo webinar "Fast and Accurate Feature Collection with Stereo Visualization" il 26 Aprile alle ore 17.00 (ora italiana). Potrai apprezzare i benefici della fotorestituzione stereoscopica direttamente in ambiente ArcGIS.

    Clicca qui per registrarti al webinar.

    11 aprile 2011

    Pubblicare ECW con ArcGIS Server: seminario on-line e novità

    Vorresti poter sfruttare la disponibilità di dati in formato ECW anche in un'ambiente server basato su ArcGIS?

    Il portfolio software ERDAS si completa con una importantissima novità che riguarda la pubblicazione di immagini compresse in formato ECW in ambiente ArcGIS Server.

    La scorsa settimana è stato rilasciato ufficialmente il nuovo software ECW for ArcGIS Server , che permette ad ArcGIS Server 10 di pubblicare immagini in formato Enhanced Compression Wavelet (ECW) consentendo agli utenti di fruire via Web Coverage Service (WCS) e Web Map Service (WMS) delle immagini compresse in questo importante e diffuso formato.

    ECW for ArcGIS Server può essere installato su server ArcGIS, con o senza altri software ERDAS installati.

    Basato sulla tecnologia del SDK ECW/JP2 vers. 4.2 , ECW for ArcGIS Server, amplia il livello di utilizzo del formato ECW.
    Il formato ECW è già supportato in ambiente desktop GIS, CAD e remote sensing nella maggior parte dei software come ArcGIS ®, AutoCAD ®, ERDAS IMAGINE ®, ERDAS ER Mapper, FalconView ™, Bentley Microstation ®, ENVI ® e PCI Geomatica ®.

    Per saperne di più su questa importante novità ECW per ArcGIS Server, iscriviti al webinar gratuito di Mercoledì, 13 aprile 2011 alle ore 17:00 ora italiana.
    Per ulteriori informazioni consulta la pagina web di ECW for ArcGIS Server.